Vai al contenuto

Pignoramento conto corrente del coniuge in comunione dei beni

Quali sono i casi nei quali è possibile pignorare i beni del coniuge in caso di debiti da parte dell'altro e cosa succede al conto corrente, in particolare nel caso in cui fosse cointestato.

pignoramento conto corrente coniuge

Nel momento in cui due persone decidono di sposarsi possono scegliere tra il regime di separazione e quello di comunione dei beni: la loro scelta avrà delle conseguenze sul futuro, soprattutto nel caso di un pignoramento per debiti contratti dal coniuge.

In caso di separazione dei beni, il pignoramento dello stipendio del coniuge del debitore non si verifica in quanto i debiti contratti singolarmente dai due coniugi non si trasferiscono sull’altro.

In questa guida esamineremo la questione nel dettaglio, evidenziando le eccezioni presenti nel caso di separazione dei beni e come funziona invece il pignoramento del conto corrente del coniuge in regime di comunione dei beni.

Pignoramento conto corrente del coniuge in separazione dei beni

Il pignoramento del conto corrente del coniuge non debitore non è possibile qualora si fosse in separazione dei beni. Questa condizione vale anche nel caso in cui si abbiano debiti con il fisco, quindi quando si tratta di evasione fiscale.

Il discorso cambia di fronte a una dichiarazione dei redditi congiunta, nella quale la responsabilità dei pagamenti delle imposte è a carico di entrambi i coniugi e, di conseguenza, gli immobili di proprietà di entrambi i coniugi potrebbero essere a rischio.

Se ci si riferisce al pignoramento mobiliare, la legge stabilisce che il fisco ha il diritto di pignorare i beni di qualsiasi parente entro il terzo grado che stia ospitando il soggetto debitore. Si tratta quindi di genitori, figli, fratelli, sorelle, nonni, zii, nipoti.

LEGGI ANCORE Comunione dei beni e debiti: cosa potrebbe rischiare il coniuge

pignoramento conto corrente del coniuge
Consulenza Legale Online

Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato

  • +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
  • Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
  • Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere

Richiedi una Consulenza

Pignoramento conto corrente del coniuge in comunione dei beni

Con l’espressione comunione dei beni si fa riferimento al fatto che i beni acquistati dopo il matrimonio, singolarmente o insieme, e le aziende costituite dopo il matrimonio e gestite da entrambi i coniugi, compresi gli utili che ne derivano, appartengano a entrambi. Ne consegue che, in questa evenienza, esiste la possibilità, in caso di debiti contratti da uno dei due, di pignorare la casa di proprietà fino al 50%.

Una situazione diversa è quella che riguarda il pignoramento dello stipendio: nel regime di comunione dei beni rientrano anche i proventi che vengono guadagnati singolarmente dai coniugi. Nonostante questo, il reddito prodotto non è un bene che entra subito a far parte della comunione e dovrà essere diviso, se non consumato in precedenza, nel caso in cui i coniugi decidano di separarsi.

In altri termini, lo stipendio del coniuge è escluso della comunione e non può essere oggetto di pignoramento nel caso in cui l’altro coniuge dovesse avere dei debiti. Inoltre, i beni che fanno parte della comunione possono essere pignorati da un creditore solo quando il debito contratto deriva da spese che sono state sostenute per il mantenimento e l’interesse generale della famiglia, come per esempio quelle legati all’istruzione e all’educazione dei figli.

Lo stipendio non può dunque essere toccato, ma nell’ipotesi in cui i beni della comunione non fossero sufficienti, i creditori possono rivalersi sui beni personali dei due coniugi.

Cosa succede nel caso di debito che riguardi un bene personale oppure di uno derivante da un atto compiuto senza il consenso del coniuge? In questa ipotesi, il creditore:

  1. potrà pignorare unicamente i beni personali del soggetto debitore;
  2. in via sussidiaria, potrà agire sulla quota in comunione;
  3. solo ed esclusivamente nel caso in cui i beni della comunione non fossero sufficienti, allora potrà agire sui beni personali dell’altro coniuge, ma solo per coprire il 50% del credito.

Potrebbe interessarti anche Come si può sbloccare un conto corrente pignorato?

Pignoramento conto corrente del coniuge in comunione dei beni: Codice Civile

A proposito dei beni che rientrano nella comunione e che potrebbero essere pignorati dai debitori, è utile fare riferimento ad alcuni articoli del Codice Civile, in modo particolare all’articolo 179, che delinea quali sono i beni facenti parte della comunione, e all’articolo 189, che regola quali sono le obbligazioni contratte separatamente dai coniugi.

Nell’articolo 179 si legge che Non costituiscono oggetto della comunione e sono beni personali del coniuge:

  • a) i beni di cui, prima del matrimonio, il coniuge era proprietario o rispetto ai quali era titolare di un diritto reale di godimento;
  • b) i beni acquisiti successivamente al matrimonio per effetto di donazione o successione, quando nell’atto di liberalità o nel testamento non è specificato che essi sono attribuiti alla comunione;
  • c) i beni di uso strettamente personale di ciascun coniuge ed i loro accessori.

Nell’articolo 189 si legge invece che I beni della comunione, fino al valore corrispondente alla quota del coniuge obbligato (50%), rispondono, quando i creditori non possono soddisfarsi sui beni personali, delle obbligazioni contratte, dopo il matrimonio, da uno dei coniugi per il compimento di atti eccedenti l’ordinaria amministrazione senza il necessario consenso dell’altro.

I creditori particolari di uno dei coniugi, anche se il credito è sorto anteriormente al matrimonio, possono soddisfarsi in via sussidiaria sui beni della comunione, fino al valore corrispondente alla quota del coniuge obbligato. Ad essi, se chirografari, sono preferiti i creditori della comunione.

Approfondisci leggendo anche Chi può chiudere il conto corrente di un defunto?

pignoramento conto corrente

Come funziona il pignoramento di un conto corrente cointestato?

Quando si ha a che fare con un conto corrente cointestato, il creditore ha la possibilità di pignorare fino al 50% delle somme versate al suo interno, mentre le restanti rimarranno bloccate. A partire dal momento in cui sarà effettuato il pignoramento sul conto, le somme che saranno successivamente versate potranno nuovamente essere pignorate al 50%.

In questo caso, potrebbe verificarsi quello che prende il nome di doppio pignoramento. Come anticipato, se il creditore ha effettuato un primo pignoramento pari al 50% della somma depositata su un conto, ciò non esclude la possibilità di poter effettuare un secondo pignoramento.

In questo caso, però:

  • così facendo il creditore arriverebbe a pignorare il 75% del conto corrente;
  • si tratta di un procedimento non vietato, ma che potrebbe essere considerato un abuso del diritto e dunque portare all’annullamento dell’azione di pignoramento.

LEGGI ANCHE Conto corrente cointestato in caso di separazione e divorzio

Pignoramento di un conto corrente cointestato: esempi

Facciamo qualche esempio per capire meglio come funziona la procedura del pignoramento su un conto cointestato:

  1. se si ha un debito di 10.000 euro, ma sul conto ci sono soltanto 5.000 euro, il pignoramento sarà di massimo 2.500 euro e non si riuscirà a coprire il debito da saldare;
  2. se si ha un debito di 10.000 euro e sul conto ce ne sono 20.000, allora si potrà pignorare la somma di 10.000 euro ed estinguere così il debito;
  3. se si ha un debito di 10.000 euro e sul conto cointestato ce ne sono 40.000, il creditore ha la possibilità di pignorare fino a un massimo di 15.000 euro. Questo perché, in questo caso, oltre al debito vengono coperte anche le spese della procedura che sono di tipo forfettario: qualora si dovesse pagare di più, si riceverà un rimborso.

In seguito al pignoramento, i due correntisti hanno la possibilità di disporre liberamente della quota che non è stata pignorata: non ci sono quindi vincoli nella gestione da parte del soggetto debitore.

Approfondisci leggendo anche Cosa succede a un conto corrente cointestato in caso di morte?

pignoramento conto corrente separazione e comunione dei beni cosa cambia

Cosa succede quando il creditore è l’Agenzia delle Entrate

Se il creditore per un debito contratto dovesse essere lo Stato, sarà l’Agenzia delle Entrate a occuparsi della riscossione del debito. La legge prevede che l’Agenzia delle Entrate possa pignorare il conto corrente senza che debba prima svolgersi necessariamente un’udienza in tribunale, dinanzi al giudice dell’esecuzione.

L’Agenzia delle entrate si rivolge, dunque, direttamente al debitore e alla sua banca, facendo richiesta di ricevere la somma pignorabile dal conto corrente, nel rispetto del limite del 50%, entro 60 giorni dalla notifica del pignoramento.

Ciò può verificarsi solo nel caso di conto corrente con un solo intestatario: per il conto corrente cointestato sarà invece necessario seguire il classico iter, che prevede la citazione in giudizio e il controllo da parte del giudice, che verificherà che il pignoramento si sia effettivamente limitato al 50% delle somme depositate.

Scopri di più su Conto corrente cointestato e accertamento bancario: come funzionano i controlli

Pignoramento conto corrente del coniuge – Domande frequenti

Possono pignorare i beni di mia moglie?

La risposta dipende dalla tipologia di regime scelto al momento del matrimonio. In caso di separazione dei beni, non è possibile toccare il conto corrente del coniuge, ma è possibile pignorare il 50% della proprietà condivisa in caso di dichiarazione dei redditi congiunta. Nel caso di regime di comunione dei beni, è possibile pignorare la casa di proprietà fino al 50%.

Si può pignorare il conto corrente del coniuge non debitore in comunione dei beni?

Nel caso di separazione dei beni, è possibile pignorare unicamente il 50% di un conto cointestato. Nel caso di comunione dei beni, invece, si può agire sia nel caso di conto cointestato sia in caso di conto singolo: possono essere pignorate le somme limite previste dalla legge, che corrispondono al 50%.

È possibile pignorare lo stipendio dell’altro coniuge in caso di debiti?

No, in quanto anche nel caso in cui due coniugi si trovino in comunione dei beni, il reddito derivante dallo stipendio non rientra nella comunione e dovrà essere diviso solo nel caso in cui si verifichi lo scioglimento del matrimonio.

Consulenza Legale Online

Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato

  • +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
  • Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
  • Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere

Richiedi una Consulenza

Immagine profilo autore
Maria Saia
Esperta di diritti delle donne
Ha respirato per più di 20 anni la stessa aria di Falcone e Borsellino e ne condivide, ancora oggi, il sogno utopico di un mondo senza mafie e ingiustizie. Non a caso, “È la giustizia, non la carità, che manca nel mondo” è una delle sue citazioni preferite. Su deQuo, scrive di bonus e agevolazioni statali e di diritti della persona - in particolare, di diritti delle donne.
Cerca
Effettua una ricerca all'interno del nostro blog, tra centinaia di articoli, guide e notizie
Ti serve il parere di un Avvocato sull'argomento?
Prova subito il nostro servizio di consulenza online. Più di 3000 avvocati pronti a rispondere alle tue richieste. Invia la tua richiesta.
Richiedi Consulenza

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter settimanale per ricevere informazioni e notizie dal mondo legal.

Decorazione
Hai altre domande sull'argomento?
Se hai qualche dubbio da risolvere, chiedi una consulenza online a uno dei nostri Avvocati
Richiedi Consulenza

Altro su Esecuzione forzata

Approfondimenti, novità e guide su Esecuzione forzata

Leggi tutti
vendita forzata
18 Luglio 2025
In caso di inadempimento di un’obbligazione, il debitore risponde con tutto il suo patrimonio. Per soddisfare il suo credito, il creditore può aggredire un bene del debitore mediante la procedura di esecuzione forzata. Al pignoramento segue la vendita all’asta che consente di recuperare il credito tramite il ricavato della vendita.…
quali sono i beni che non possono essere pignorati
06 Agosto 2024
Conoscere il significato del termine impignorabilità di un bene mobile o immobile è possibile se si risponde prima alla domanda “Cosa è un atto di pignoramento?”. Per definizione il pignoramento è “l'atto col quale si dà inizio al processo esecutivo di espropriazione forzata dei beni del debitore”. La legge italiana…
sfratto esecutivo come avviene
13 Giugno 2024
Lo sfratto esecutivo è il provvedimento che viene messo in atto da parte del Giudice. Viene messo in atto in caso di morosità nei pagamenti di un affitto o per la fine di un contratto di locazione.  Consiste nel rilascio forzoso dell’immobile e rappresenta il culmine della fase giudiziale.  Lo sfratto…
pignoramento immobiliare
10 Giugno 2024
Il pignoramento immobiliare è una procedura esecutiva che consente al creditore di rivalersi su un bene immobile del debitore. Per procedere ad esecuzione forzata dovrai seguire un'apposita procedura e munirti di titolo esecutivo. Il pignoramento immobiliare è stato di recente modificato dalla Riforma Cartabia. Il pignoramento immobiliare è un atto…
decreto ingiuntivo quando si fa ricorso
21 Maggio 2024
Il decreto ingiuntivo, chiamato anche ingiunzione di pagamento, è una procedura attraverso la quale un creditore può riuscire a recuperare un credito che gli spetta, attraverso quello che prende il nome di titolo esecutivo.  Tale strumento di recupero crediti viene emesso senza che debba essere sentita la controparte, la quale…
pignoramento presso terzi
13 Settembre 2023
Il pignoramento presso terzi è una procedura prevista ai sensi dell’art. 543 del Codice di procedura civile. Permette al creditore di recuperare i crediti maturati da un soggetto debitore. Rappresenta un titolo esecutivo, in quanto attesta il diritto del creditore di ottenere il pagamento di determinate cifre. Il pignoramento presso terzi è quella particolare forma…