Poliziotto penitenziario: chi è, cosa fa, che funzioni svolge
Qual è il ruolo della polizia penitenziaria? Quando e dove opera? Nel seguente articolo, ti offriremo un quadro esaustivo delle funzioni di questo corpo di polizia e ti spiegheremo cosa si fa per diventare agenti.
- La polizia penitenziaria è soprattutto nota per svolgere attività di assistenza e controllo nelle carceri.
- In realtà, la polizia penitenziaria svolge tantissime attività, anche diverse dal servizio di piantonamento dei detenuti.
- Per accedere alla polizia penitenziaria, è necessario partecipare a un concorso molto complesso, che prevede diverse prove.
La polizia penitenziaria è un settore della Polizia di Stato che svolge molteplici funzioni, principalmente quella di piantonamento, assistenza alla magistratura di sorveglianza o al pubblico ministero.
Diventare poliziotto della polizia penitenziaria non è così semplice: sono infatti richieste prove fisiche complesse e faticose. Nel seguente articolo, ti spiegheremo quali sono le funzioni del poliziotto penitenziario, i requisiti per accedere al concorso e le prove per diventare agente di polizia penitenziaria.
Cosa fa l’agente di guardia penitenziaria?
Il Corpo di Polizia penitenziaria è un corpo civile ed è amministrato dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del Ministero della giustizia. Fa parte delle Forze di polizia.
La funzione principale dell’agente di Polizia Penitenziaria è quello di gestione delle persone sottoposte a provvedimenti di restrizione o limitazione della libertà personale, oltre che di garantire l’ordine e la sicurezza all’interno di un istituto di prevenzione.
Le mansioni degli agenti di Polizia Penitenziaria sono analiticamente descritti dall’art. 5 della Legge n. 395/1990. La norma stabilisce che gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria hanno l’obbligo di:
- assicurare l’esecuzione dei provvedimenti restrittivi della libertà personale;
- garantire l’ordine e tutelare la sicurezza all’interno degli istituti penitenziari e delle strutture del Ministero della giustizia;
- partecipare, anche nell’ambito di gruppi di lavoro, alle attività di osservazione e di trattamento rieducativo dei detenuti e degli internati;
- espletare il servizio di traduzione dei detenuti e degli internati e il servizio di piantonamento dei detenuti e degli internati ricoverati in luoghi esterni di cura;
- contribuire a verificare il rispetto delle prescrizioni previste dai provvedimenti della magistratura di sorveglianza;
- collaborare con la magistratura di sorveglianza operando presso ogni Tribunale e Ufficio di sorveglianza;
- assistere il magistrato del pubblico ministero presso gli uffici di esecuzione istituiti nell’ambito delle Procure della Repubblica, presso il Tribunale del capoluogo del distretto, nonché delle Procure generali presso le Corti di appello.
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Quali sono le altre mansioni di un poliziotto penitenziario
L’agente di Polizia Penitenziaria si occupa di identificare e immatricolare il detenuto al suo ingresso nel carcere. Un agente di Polizia Penitenziaria deve anche vigilare sul corretto svolgimento delle attività lavorative e ricreative organizzate all’interno dell’istituto e, in caso di infrazioni, ha il dovere segnalare ai superiori ogni atteggiamento sospetto e accadimento degno di nota.
Ha poi il compito di prevenire disordini e la commissione di crimini all’interno del carcere, danni nei confronti dei detenuti e verso le persone che operano nella struttura carceraria (colleghi, psicologi, educatori, ecc.). Un agente di Polizia Penitenziaria può sorvegliare tutti gli spazi occupati dai detenuti, comprese le celle, ed esaminare i pacchi ad essi destinati e provenienti dall’esterno.
Sono sempre gli agenti di Polizia Penitenziaria che accompagno i detenuti fuori dal carcere, quando devono presenziare ad un processo, sostenere delle visite mediche o rendere un interrogatorio, oltre ad assiste ai colloqui dei visitatori con i detenuti.
Il ruolo dell’agente di Polizia Penitenziaria è anche quello di svolgere delle ronde all’esterno dell’istituto carcerario, per impedire le fughe dei detenuti sia a piedi che in auto. Qualora un soggetto esterno alla struttura intendesse accedervi, viene identificato dall’agente, che lo perquisisce ed eventualmente confisca quegli oggetti che non possono entrare in carcere.
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Polizia penitenziaria: stipendio
Lo stipendio medio di un agente di polizia penitenziaria è di circa 1.350€, a cui vanno aggiunti eventuali straordinari e indennità per i festivi e i piantonamenti, che fanno salire il salario fino a 1.800€.
Come si diventa agente di polizia penitenziaria?
Il bando che dispone il reclutamento di nuovi agenti di polizia penitenziaria prevede i requisiti e le caratteristiche che i candidati devono possedere. Una parte dei posti a concorso è riservata ai volontari in ferma prefissata (VFP1 o VFP4), mentre gli altri posti sono destinati ai civili. I posti destinati ai volontari delle Forze Armate che non vengono coperti saranno comunque aperti ai civili.
Per esempio, nel bando del mese di marzo 2024 era previsto il reclutamento di un numero complessivo di 2568 allievi agenti del Corpo di polizia penitenziaria, di cui 1541 posti riservati ai volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1) e ai volontari in ferma prefissata quadriennale (VFP4) in servizio o in congedo. 1027 posti erano invece aperto ai comuni cittadini italiani.
Oltre a questa distinzione basata sullo status, il bando prevede che la suddivisione dei posti a concorso tra uomini e donne, quindi, il bando specifica quanti dei posti totali saranno assegnati a uomini e quanti a donne. Per esempio, nel bando di marzo 2024, i 1541 posti riservati ai volontari in ferma prefissata (VFP1 o VFP4) erano così distribuiti: 1156 per gli uomini e 385 per le donne.
La domanda per partecipare al concorso deve essere compilata e trasmessa esclusivamente con modalità telematiche, compilando l’apposito modulo, tramite il link contenuto nel bando. Va ricordato che, per effettuare l’iscrizione, il candidato dovrà munirsi di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC), a lui personalmente intestata.
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Requisiti per diventare poliziotto penitenziario
Per diventare agente di Polizia Penitenziaria sono richiesti i seguenti requisiti:
- cittadinanza italiana;
- godimento dei diritti civili e politici;
- aver compiuto gli anni diciotto e non aver compiuto e quindi superato gli anni ventotto. Per i candidati volontari in ferma prefissata (VFP1 o VFP4), il limite di età è elevato di un periodo pari all’effettivo servizio militare prestato e comunque non superiore a tre anni, ai sensi dell’art. 2049 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66;
- il diploma di scuola secondaria di secondo grado, che consente l’iscrizione ai corsi per il conseguimento del diploma universitario, fatta salva la possibilità di conseguirlo entro la data di svolgimento della prova di esame;
- il possesso di qualità morali e di condotta;
- efficienza fisica e idoneità fisica, psichica e attitudinale al servizio di polizia penitenziaria.
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Polizia penitenziaria: come funziona l’esame
Una volta presentata la domanda, il candidato dovrà superare 4 prove:
- prova scritta d’esame;
- prove di efficienza fisica;
- accertamenti psico-fisici;
- accertamenti attitudinali.
La prova scritta d’esame verte su una serie di domande a risposta sintetica o a scelta multipla, relative ad argomenti di cultura generale e a materie oggetto dei programmi della scuola dell’obbligo, individuate dalla Commissione esaminatrice.
Prove fisiche
Coloro che superano la prova scritta, potranno sostenere le prove di efficienza fisica. Le prove fisiche sono 3:
- corsa di 1000 metri, che deve essere conclusa, per gli uomini, in un tempo massimo di 3 minuti e 55 secondi, per le donne in 4 minuti e 44 secondi. Ogni candidato ha un unico tentativo a sua disposizione per realizzare il tempo minimo richiesto;
- salto in alto, che per gli uomini deve essere di 1,20 m e per le donne di 1 m. Ogni candidato ha 3 tentativi per superare la prova;
- piegamenti sulle braccia: gli uomini devono completare almeno 15 piegamenti, le donne almeno 10. Il tempo massimo a disposizione di ogni candidato per ultimare le ripetizioni è di 2 minuti.
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Accertamenti psico-fisici
I candidati che superano le prove di efficienza fisica saranno poi sottoposti agli accertamenti psico-fisici, ovvero a un esame clinico generale e a prove strumentali e di laboratorio.
Questa ulteriore fase del concorso è finalizzata ad accertate che il candidato possegga i seguenti requisiti:
- sana e robusta costituzione fisica;
- composizione corporea: percentuale di massa grassa nell’organismo non inferiore al sette per cento e non superiore al ventidue per cento per i candidati di sesso maschile, e non inferiore al dodici per cento e non superiore al trenta per cento per le candidate di sesso femminile;
- forza muscolare: non inferiore a quaranta kg per i candidati di sesso maschile, e non inferiore a venti kg per le candidate di sesso femminile;
- massa metabolicamente attiva: percentuale di massa magra teorica presente nell’organismo non inferiore al quaranta per cento per i candidati di sesso maschile e non inferiore al ventotto per cento per le candidate di sesso femminile;
- senso cromatico e luminoso normale, campo visivo normale, visione notturna sufficiente, visione binoculare e stereoscopica sufficiente. Visus naturale non inferiore a 12/10 complessivi quale somma del visus dei due occhi con non meno di 5/10 nell’occhio che vede meno e un visus corretto di 10/10 per ciascun occhio, per una correzione massima complessiva di una diottria quale somma dei singoli vizi di rifrazione;
- funzione uditiva con soglia audiometria media sulle frequenze 500 – 1000 – 2000 – 4000 Hz, all’esame audiometrico in cabina silente non inferiore a 30 decibel all’orecchio che sente di meno e a 15 decibel all’altro (perdita percentuale totale biauricolare entro il 20%);
- l’apparato dentario deve essere tale da assicurare la funzione masticatoria e, comunque, devono essere presenti dodici denti frontali superiori e inferiori; è ammessa la presenza di non più di sei elementi sostituiti con protesi fissa (almeno due coppie contrapposte per ogni semiarcata tra i venti denti posteriori);
- gli elementi delle coppie possono essere sostituiti da protesi efficienti; il totale dei denti mancanti o sostituiti da protesi non può però essere superiore a sedici elementi.
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Test psico-attitudinali
Coloro che supereranno anche questa fase potranno accedere all’ultimo step, quello degli accertamenti psico-attitudinali. Questa prova è svolta da parte di una commissione:
- presieduta da un primo dirigente di polizia penitenziaria;
- composta da due appartenenti ai funzionari del Corpo di polizia penitenziaria in possesso del titolo di perito selettore e da due psicologi o medici specializzati in psicologia.
Per il superamento degli accertamenti psico-attitudinali il candidato dovrà mostrare:
- un certo livello di maturazione, di esperienza di vita e un senso di responsabilità;
- un controllo emotivo contraddistinto dalla capacità di contenere i propri atti impulsivi e che implichi l’orientamento dell’umore, la coordinazione motoria e la sintonia delle reazioni;
- una capacità intellettiva che consenta di far fronte alle situazioni nuove con soluzioni appropriate, sintomatica di una intelligenza dinamico-pratica, di capacità di percezione e di esecuzione e di qualità attentive;
- una adattabilità che scaturisce dal grado di socievolezza, dalla predisposizione al gruppo, ai compiti e all’ambiente di lavoro.
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Corso di formazione agente di polizia penitenziaria
Dopo aver vinto il concorso, gli agenti di polizia penitenziaria dovranno sostenere obbligatoriamente un corso di formazione, della durata di 9 mesi, ridotti a 6 recentemente per far fronte al turnover.
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Cause di esclusione
È opportuno precisare che esistono alcune cause di esclusione che impediscono a qualsiasi cittadino di diventare agente di Polizia Penitenziaria.
Non possono essere ammessi a questo concorso:
- coloro che siano stati destituiti dall’impiego presso una pubblica amministrazione;
- che abbiano riportato condanna a pena detentiva per delitto non colposo o siano stati sottoposti a misura di prevenzione;
- o che siano che siano stati dichiarati decaduti da altro impiego presso una pubblica amministrazione, per i motivi di cui alla lettera d) dell’articolo 127 del decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3.
Va anche ricordato che per diventare agente di Polizia Penitenziaria è necessario non avere nessuna alterazione volontaria dell’aspetto esteriore, quindi non avere tatuaggi e altre alterazioni permanenti dell’aspetto fisico, se visibili, in tutto o in parte, con l’uniforme indossata, ad eccezione di quelle conseguenti a interventi di natura comunque sanitaria.
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Polizia penitenziaria – Domande frequenti
La principale funzione della polizia penitenziaria è quella di piantonamento ai detenuti, assistenza al pubblico ministero, assistenza al magistrato di sorveglianza.
Possono accedere al concorso per diventare membro della polizia penitenziaria solo coloro che non hanno ancora compiuto 28 anni di età.
Gli agenti di polizia penitenziaria guadagnano tra i 1.300 e i 1.800 euro netti.
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