Potere di veto ONU: cosa significa e come funziona
In seno alle Nazioni Unite, il Consiglio di Sicurezza svolge una funzione di controllo e garantisce la pace tra gli Stati. Le risoluzioni sono assunte all'unanimità dai membri, dunque, si attribuisce a ciascuno un potere di veto. Di cosa si tratta?
- Il Potere di veto è un’espressione che identifica il dovere di deliberare all’unanimità in seno al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
- L’organo è composto da membri permanenti: Cina, Stati Uniti, Russia, Francia, Regno Unito. Inoltre, partecipano anche altri Stati a turno, i c.d. membri non permanenti.
- Il potere di veto è stato di recente esercitato, con riferimento a due risoluzioni concernenti la crisi israelo-palestinese.
Negli ultimi mesi, si sente spesso parlare dell’esercizio del potere di veto in seno alle Nazioni Unite. I recenti eventi sullo scenario internazionale, infatti, hanno determinato non pochi scontri, anche meramente teorici, tra le potenze mondiali.
Prendere una posizione non è sembrato sempre agevole innanzi ai fatti che hanno riguardato i rapporti tra palestinesi e israeliani o con riferimento alla guerra in Ucraina, per esempio.
Nel seguente articolo, ti spiegheremo come e quando si esercita il potere di veto, dopo aver, in via preliminare, chiarito qual è la funzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Ti indicheremo, poi, anche quali sono stati i principali interventi e casi in cui è stato esercitato il potere di veto negli scorsi mesi.
Che cos’è il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite?
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è l’organo dell’ONU deputato a garantire la pace e la sicurezza tra gli Stati ONU.
Le principali funzioni sono:
- indagare su qualsiasi controversia o situazione suscettibile di portare ad attriti internazionali;
- raccomandare metodi di soluzione di tali controversie o i termini per un possibile accordo;
- formulare piani per l’istituzione di un sistema di regolamentazione degli armamenti;
- determinare l’esistenza di una minaccia alla pace o di un atto di aggressione e raccomandare le azioni che dovrebbero essere intraprese;
- invitare i deputati ad applicare sanzioni economiche e altre misure che non implicano l’uso della forza per prevenire o fermare l’aggressione;
- intraprendere azioni militari contro un possibile aggressore;
- raccomandare l’ammissione di nuovi membri;
- esercitare le funzioni di amministrazione fiduciaria delle Nazioni Unite in “aree strategiche”;
- raccomandare all’Assemblea Generale la nomina del Segretario Generale e, insieme all’Assemblea, eleggere i giudici della Corte internazionale di giustizia.
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Membri permanenti e non permanenti
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è composto da membri permanenti, che sono le maggiori potenze al mondo: Cina, Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Russia.
Oltre i membri permanenti, ogni anno, partecipano a turno altri Stati ONU. Di seguito, ti indichiamo i membri permanenti dell’ultimo biennio:
- 2023 e 2024: Ecuador, Giappone, Malta, Mozambico, Svizzera
- 2024 e 2025: Algeria, Guyana, Corea del Sud, Sierra Leone, Slovenia.
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Cosa significa veto ONU
Il potere di veto è attribuito al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Consiste nel potere riconosciuto ai cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni unite di bloccare eventuali risoluzioni.
Il potere è esercitabile a fronte di risoluzioni sostanziali, mentre è escluso rispetto alla risoluzioni procedurali. Può essere esercitato anche in assenza di uno dei membri permanenti, che non impedisce l’adozione di un progetto di risoluzione.
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Potere di Veto: cos’è
Cosa significa avere il potere di veto? Il potere di veto in seno al Consiglio di sicurezza è disciplinato dall’art. 27 dello Statuto delle Nazioni Unite.
La norma prevede che ogni Membro del Consiglio di Sicurezza dispone di un voto. In particolare, si afferma che:
- le decisioni del Consiglio di Sicurezza su questioni di procedura sono prese con un voto favorevole di nove Membri;
- le decisioni del Consiglio di Sicurezza su ogni altra questione sono prese con un voto favorevole di nove Membri, nel quale siano compresi i voti dei Membri permanenti; tuttavia nelle decisioni previste dal capitolo VI e dal paragrafo 3 dell’articolo 52, un Membro che sia parte di una controversia deve astenersi dal voto.
Se uno degli Stati membri vota in senso negativo, può bloccare il progetto di risoluzione oggetto di votazione. Non rileva in alcun modo l’assenza di un membro permanente o la sua astensione dal voto.
Il potere di veto, come abbiamo visto, è richiamato dall’art. 27 e si evince dal momento che si richiede ai fini dell’adozione della risoluzione l’unanimità dei voti. Per tale ragione, il potere di veto spesso è definito come “unanimità delle grandi potenze” e lo stesso veto è talvolta indicato come il “grande potere di veto”.
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Origine storica potere di veto
Il potere di veto è un istituto, in realtà, quasi originario, che nasce con la Società delle Nazioni. Già a partire dal 1945, ciascun membro del Consiglio della Società delle Nazioni aveva il c.d. diritto di veto, il quale poteva essere esercitato sempre solo con riferimento alla risoluzioni sostanziali.
Il diritto in esame è stato introdotto all’esito di un’ampia discussione, che ha coinvolto quelli che sono gli attuali Stati Permanenti del Consiglio. Nel 1944, a Dumbarton Oaks (agosto-ottobre 1944) e Yalta (febbraio 1945, Stati Uniti, Cina, Regno Unito e Unione Sovietica hanno promosso l’introduzione del voto all’unanimità.
In tal modo si intendeva:
- garantire che l’azione della Società delle Nazioni fosse espressione di una scelta condivisa;
- proteggere i propri diritti sovrani e interessi nazionali.
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Recenti casi di esercizio del potere di veto
Il Consiglio di Sicurezza lo scorso anno ha esercitato ben due volte il potere di veto, rispetto a questioni che potremmo definire spinose. In particolare, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, la posizione della Russia nell’ONU è divenuta sempre più critica, senza dimenticare che le varie questioni di politica internazionale interferiscono in modo significativo.
Con la guerra tra palestinesi e israeliani sono, infatti, fioccati i primi veti. A tal proposito ricordiamo che il 17 ottobre 2023, il Consiglio di Sicurezza non ha adottato la risoluzione presentata dalla Russia per voto contrario degli altri quattro membri permanenti. Il progetto di risoluzione chiedeva unilateralmente il cessate il fuoco per Israele. Si è detto che la risoluzione non condannasse in modo chiaro e univoco la posizione di Hamas.
Mentre, il 19 ottobre 2023 il Consiglio di Sicurezza non ha adottato la risoluzione presentata dal Brasile per il voto contrario degli Stati Uniti. La risoluzione, sebbene condannasse apertamente i movimenti terroristici, avrebbe colpevolmente taciuto invece sul diritto di legittima difesa internazionale di Israele.
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Potere di veto ONU – Domande frequenti
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è un organo delle Nazione Unite che si occupa di garantire e vigilare sulla pace tra gli Stati.
I membri permanenti fanno parte del Consiglio di Sicurezza ONU in via stabile e sono Cina, Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Russia.
Il potere di veto costituisce il potere di ciascuno stato membro del Consiglio di Sicurezza di bloccare l’adozione di un progetto di risoluzione dell’ONU.
Il potere di veto è stato esercitato di recente lo scorso ottobre 2023, rispetto a due risoluzioni concernenti la crisi israelo-palestinese.
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