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Dentista pagato in nero: ho diritto al risarcimento?

La fattura del dentista non è solo un documento che certifica l'avvenuta prestazione, ma può essere fondamentale in caso di contenziosi legali. Ecco cosa puoi fare in sua assenza.

dentista pagato in nero
  • Al termine di un intervento, il dentista dovrebbe rilasciare la fattura.
  • Se non lo fa, la strada per ottenere un eventuale risarcimento si fa più lunga.
  • Tuttavia, esistono comunque dei rimedi legali, specialmente se ti rivolgi a un avvocato specializzato.

È prassi abbastanza diffusa, nel nostro Paese, da parte di tanti medici specialisti, quella di proporre al cliente uno sconto sul costo della prestazione sanitaria a fronte della mancata erogazione della fattura

Vi è mai capitato di andare, per esempio dall’oculista, e di sentirvi dire alla fine della visita «80 euro con fattura, 50 euro senza fattura?». Ecco, di casi simili che ne sono a bizzeffe e potrebbero riguardare anche un lavoro eseguito da un dentista

Cosa succede, però, se la prestazione non è stata eseguita correttamente e, dunque, il paziente ha subito un danno? Come può chiedere al dentista un risarcimento di quanto subito se lo stesso non ha dichiarato fiscalmente la prestazione? Vediamo cosa puoi fare per tutelarti.

Fattura dentista: perché è indispensabile

La fattura (in questo caso, quella del dentista) è un documento fondamentale per diversi motivi. In primo luogo, perché indica la tipologia di intervento effettuato sul paziente e il relativo costo della prestazione. 

In secondo luogo, perché può essere utilizzato dal paziente per avere accesso a eventuali deduzioni o detrazioni fiscali di tipo sanitario. Su questo, potresti essere interessato alla nostra guida sul bonus dentista

Infine, la fattura è un atto dovuto da parte di un professionista che eroga un servizio. Un dentista che non vuole farti la fattura sta commettendo un’evasione fiscale. Se non ti opponi alla sua richiesta, solo perché vuoi risparmiare, lo stai sostenendo a commettere tale reato. 

In aggiunta, semmai dovessi avere qualche problema dopo l’intervento eseguito dal dentista, avresti serie difficoltà a dimostrare di averlo effettuato presso il suo studio e ad avviare un’azione legale nei suoi confronti. La missione è sicuramente complessa, ma non impossibile.

LEGGI ANCHE Odontoiatria forense: cos’è e quale funzione svolge

risarcimento danni dentista pagato in nero
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Dentista pagato in nero: cosa posso fare?

Ottenere un risarcimento danni per un lavoro eseguito male da un dentista è molto difficile se il professionista non ti ha lasciato nessuna fattura. Come puoi dimostrare di avere effettivamente ricevuto un trattamento da un dato dentista?

La buona notizia è che ci sono altri rimedi. Per metterli in atto, dovresti rivolgerti a un avvocato – meglio se specializzato in malasanità o in responsabilità professionale – e raccontare quello che ti è successo dopo l’intervento dal dentista. 

Anche se non hai la fattura, potresti presentare:

  • la richiesta di preventivo, scritto e firmato;
  • una prescrizione medica;
  • una radiografia o una lastra ai denti. 

Come paziente avresti, inoltre, il diritto di chiedere al dentista la tua cartella clinica, nella quale viene specificata l’anamnesi e la tipologia di cura o intervento previsti dal professionista. 

Potrebbe interessarti il nostro approfondimento su Risarcimento danni dentista: richiesta, prescrizione, quando è possibile

Come può aiutarti l’avvocato

Se il dentista dovesse rifiutarsi di inviarti la documentazione mancante, allora potrebbe intervenire l’avvocato con una lettera di diffida formale ad adempiere. 

In questa lettera, si darà al professionista un termine entro il quale consegnarti i documenti richiesti, alla scadenza del quale, in caso di inadempimento, potrai intraprendere un’azione legale per ottenere il risarcimento del danno subito. 

Il possesso della documentazione fiscale facilita in genere questo genere di interventi, ma la raccolta di altre prove – o persino la presenza di eventuali testimoni che erano con te quando sei andati dal dentista – potrebbe essere sufficiente. 

Forse ti interessa trovare un Avvocato specializzato in responsabilità civile e risarcimento del danno

risarcimento danni dentista senza fattura

Perché richiedere un preventivo al dentista

Il preventivo è il documento che un dentista dovrebbe sempre rilasciare ai propri clienti, anche per ragioni di trasparenza economica e correttezza, prima di erogare qualsiasi prestazione. 

Grazie al preventivo, il paziente può:

  • avere un’idea chiara di quello che lo aspetta;
  • conoscere in anticipo i costi da sostenere e la durata temporale del trattamento. 

Come abbiamo visto, inoltre, il preventivo può diventare una prova da fornire all’avvocato nel caso in cui dovessero sorgere contenziosi di natura civile (o penale) con il professionista. 

Un buon consiglio per evitare di cadere in casi simili è quello di richiedere sempre un preventivo scritto, che dovrà essere firmato da medico e paziente, prima di procedere con una qualsiasi tipologia di intervento. 

LEGGI ANCHE Malasanità: casi in Italia, a chi rivolgersi e tempi del risarcimento

Pagamento in nero: chi rischia?

Quando si paga in nero, i rischi sono a carico non solo di chi si fa pagare senza emettere fattura – che può essere segnalato all’Agenzia delle entrate – ma anche di chi sceglie di pagare con questa modalità fraudolenta. 

Pertanto, se un dentista o qualsiasi altro professionista dovesse proporti un pagamento scontato in assenza di fattura, ti consigliamo comunque di richiederla. Potrebbe, sempre, tornare a tuo vantaggio, per i vari motivi che abbiamo elencato delle precedenti righe. 

Ricorda, poi, che puoi richiedere la fattura del dentista anche in un secondo momento: potresti, a questo proposito, inviargli una PEC, che ha valore legale e rappresenta una forma di tutela nei tuoi confronti. 

Scopri di più su Lettera di richiesta risarcimento danni dentista: cos’è e come si scrive

dentista non rilascia fattura

Cosa deve rilasciare il dentista oltre alla fattura? 

La fattura non è il solo documento che deve essere rilasciato da un dentista. Ci sono infatti anche:

  1. il modulo di consenso informato;
  2. la scheda anagrafica del paziente, che contiene anche eventuali problemi di salute o indicazioni importanti (es. allergia all’anestesia). 

In particolare, il modulo di consenso informato deve essere fatto leggere e firmare dal paziente per informarlo sulla tipologia di trattamento che si andrà ad eseguire, sia che si tratti di un impianto, sia un intervento meno invasivo. 

Per quanto riguarda, invece, la fattura, può essere utile verificarne la veridicità, quindi la presenza di informazioni quali il codice fiscale del dentista o l’importo dell’IVA applicata. In assenza di tali elementi, potrebbero sorgere dei sospetti. 

Il dentista potrebbe infatti operare senza essere regolarmente iscritto all’Albo degli odontoiatri. In caso di dubbi simili, ti consigliamo di rivolgerti a un avvocato per una consulenza legale

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Maria Vittoria Simoni
Esperta di diritto penale
Neo laureata in legge, sogna di diventare un giorno magistrato. Nel frattempo, scrive per la redazione di deQuo, condividendo le sue conoscenze giuridiche online.
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