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Cosa si intende per stato civile?

Non è sempre molto chiaro cosa significhi stato civile e fare confusione è davvero semplice. Per tale ragione, nel seguente articolo, vogliamo individuare i concetti essenziali per definire il ruolo, la funzione e il significato dello stato civile.

certificati anagrafici
  • Con Stato civile si intendono due concetti: lo stato giuridico di taluno e la funzione amministrativa dell’ufficio preposto allo Stato civile.
  • Lo stato civile riguarda ogni status giuridico della persona, come nascita, cittadinanza, ecc.
  • Gli uffici dello Stato civile sono preposti a una serie di servizi, tra cui rilasciare certificati inerenti lo status della persona.

Molto spesso si sente parlare di stato civile, ma cosa significa di preciso? Con questa espressione si fa riferimento a molteplici significati, tra cui lo status giuridico delle persone e le funzioni espletate da alcune amministrazioni.

Nel seguente articolo, vogliamo spiegarti le due accezioni di stato civile: in particolare, ti indicheremo le funzioni e i certificati che possono essere rilasciati dall’Ufficio di Stato civile e faremo anche le opportune differenze con i certificati anagrafici.

Stato civile: cos’è?

Con stato civile si intende l’insieme di status amministrativi di un cittadino, ossia quelli relativi a:

  • la nascita;
  • la cittadinanza;
  • l’eventuale matrimonio o unione civile;
  • il decesso.

Il concetto di stato giuridico assume anche un’altra accezione: infatti per stato civile si intende anche la funzione amministrativa che consiste nell’accertare e pubblicizzare fatti giuridici. Con fatti giuridici ci si riferisce a ogni fattispecie che costituisce, modifica o estingue le condizioni e situazioni personali connesse mediante appositi atti di stato civile.

Per approfondire l’argomento ti consigliamo di leggere la nostra guida su: Che cos’è la querela di falso

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Ufficiali dello stato civile

In base al disposto dell’art. 450 del Codice Civile, gli ufficiali dello stato civile possono rilasciare copie, estratti e certificati degli atti alla persona a cui ineriscono.

Ecco quali sono le differenze tra questi atti:

  • con la copia, si fa riferimento alla copia integrale di un atto dello stato civile;
  • l’estratto è un atto che riproduce il contenuto integrale o per riassunto dell’atto e delle annotazioni in esso presenti;
  • il certificato prova eventi e fatti inerenti una persona, come risultanti dai registri di stato civile.

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Certificati anagrafici e dello stato civile: differenze

La burocrazia in Italia, si sa, è molto complessa: tale circostanza è evidente anche dalla disciplina dei certificati dello stato civile. Per esempio, è davvero semplice fare confusione tra certificati dello Stato civile e anagrafici. L’errore diventa particolarmente rischioso se il certificato ci serve per uno specifico utilizzo.

Proprio per questa ragione vogliamo indicarti quali sono le differenze tra certificati anagrafici e certificati dello stato civile. Il certificato anagrafico può attestare alcune informazioni specifiche, che possono essere ricavate dall’ufficio comunale. Le informazioni riportata nel certificato anagrafico sono:

  • residenza;
  • stato di famiglia;
  • stato libero;
  • esistenza in vita;
  • cittadinanza;
  • iscrizione all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero);
  • iscrizione alle liste elettorali;
  • godimento dei diritti politici.

Il certificato di stato civile, invece, attesta alcune informazioni che sono ricavate dall’ufficio di stato civile. L’ufficio è competente a rilasciare:

  • il certificato di nascita;
  • il certificato di matrimonio o di unione civile;
  • il certificato di morte.

La differenza ta le due tipologie di certificato è abbastanza evidente:

  1. il certificato di stato civile attesta una qualità personale o un fatto che non è soggetto a modificazioni;
  2. il certificato anagrafico attesta condizioni estrinseche e mutevoli.

I certificati di stato civile possono presentare delle annotazioni, come la data e il luogo di nascita, oppure il decesso, o il regime patrimoniale degli sposi, la sentenza di separazione o divorzio. Queste informazioni sono comunicate se viene richiesto un estratto per riassunto dei vari certificati.

Il certificato di stato civile può essere utilizzato solo nei rapporti tra privati, mentre nei rapporti con la Pubblica Amministrazione basta un’autocertificazione sottoscritta dall’interessato.

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certificati di stato civile

Informazioni certificato stato civile: quali sono

Determinate informazioni devono essere indicate anche nei certificati di stato civile: tra queste informazioni anche lo status personale e relazionale.

Fino al 13 settembre 1996, gli status da segnalare erano:

  • celibe/nubile;
  • divorziato/a;
  • coniugato/a;
  • vedovo/a.

Recentemente, sono state modificate le regole per indicare le informazioni nello stato civile. Tali regole si sono conformate anche alle esigenze storiche, all’evoluzione sociale e all’opinione pubblica, che mal vede l’eccessiva definizione e invasione della sfera privata del cittadino. Alcune differenze sono state eliminate, come quella tra nubile e celibe, o vedovo e divorziato, ecc.

Nella previsione attuale, lo status personale è indicato con le definizioni:

  • coniugato/a;
  • libero/a.

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Cosa fare se cambia lo stato civile?

Nel corso del tempo, è naturale che lo Stato civile cambi: cosa bisogna fare? Il cittadino non è obbligato ad aggiornare il medesimo come risultante dalla carta d’identità, rilasciata dall’Ufficio Anagrafe del Comune.

Il cambiamento, come evidenziato dal Ministero dell’Interno, non riguarda la documentazione personale. La carta di identità deve essere modificata solo ove sia modificato l’indirizzo: in tal modo si consente alla pubblica amministrazione di rintracciare la persona. Lo status di persona libera o coniugata, invece, non ha particolare rilevanza applicativa.

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quanto costa avere un certificato di stato civile

Come si ottiene il certificato di stato civile?

Se hai bisogno di un certificato di Stato civile, cosa dovresti fare? A quale ufficio dovesti chiedere? Il cittadino deve presentare istanza all’ufficio preposto al servizio del proprio Comune di residenza.

La domanda per il certificato deve essere presentata mediante un modello che viene rilasciato dal Comune stesso, o dagli altri siti degli enti locali. Una volta ottenuto, il documento deve essere presentato al Comune, stampato e compilato, esibendo un documento di identità in corso di validità.

Molti Comuni, ad oggi, consentono di scaricare dal sito dell’ente il certificato online, accedendo al servizio online mediante SPID o CIE, cioè la carta di identità elettronica.

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Validità certificato stato civile

Il certificato di stato civile è valido per sei mesi dal momento del rilascio. Il cittadino può dichiarare in calce alcune modifiche alle informazioni intervenute dopo la scadenza. In tal modo, il dichiarante non deve recarsi nuovamente presso gli uffici comunali per ottenere un nuovo certificato.

Il rilascio del certificato è immediato. Il cittadino dovrà procedere al pagamento dei diritti comunali e di una marca da bollo di 16 euro, salvo esenzioni previste dalla legge. Le esenzioni devono essere specificate dal dichiarante. Ad ogni modo, il costo dei diritti comunali dipende dalle tariffe dei singoli enti locali e bisogna sostenerlo anche in caso di esenzione.

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Stato civile – Domande frequenti

Che cosa significa stato civile?

Con stato civile si intende sia l’insieme di status del cittadino che una funzione amministrativa svolta, in genere, dagli uffici comunali.

Quali sono gli status giuridici che identificano lo stato civile?

Quando si fa riferimento a stato civile, inteso come status giuridico, si richiamano alcune qualità della persona, come nascita, decesso, status matrimoniale, ecc.

Quando costa chiedere un certificato di stato civile?

La richiesta del certificato di stato civile presuppone il pagamento dei diritti comunali e di una marca da bollo di 16 euro, salvo esenzioni previste dalla legge.

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Avv. Clelia Tesone
Avvocato civilista
Laureatasi in Giurisprudenza con la votazione di 110 e Lode presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e con approfondita conoscenza delle materie del Diritto Civile e del Diritto Amministrativo. Ha brillantemente conseguito l’abilitazione alla professione di avvocato, a seguito dell’espletamento della pratica forense in diritto civile e il tirocinio ex art. 73 d.l. 69/2013 presso la Procura della Repubblica di Napoli Nord.
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