Wokefishing: cos’è e come difendersi
Ultimamente, si sente spesso parlare di catfisher o wokefisher. Cosa significano questi termini? Che differenze ci sono tra i due concetti? Scopriamolo insieme, analizzando tutto quello che c'è da sapere sul wokefishing.
- Il wokefishing è una condotta fraudolenta da parte di un soggetto che finge di avere interessi, impegni ed idee che non corrispondono al vero. Tale soggetto si chiama wokefisher.
- Gli scopi del wokefisher possono essere di varia natura, come quello di ottenere denaro o altre utilità, economiche e non.
- La condotta in questione può integrare reati di varia natura, anche violando i limiti delle regole sul copyright.
Con wokefisher si intende un soggetto che pone in essere una condotta fraudolenta. È un’evoluzione del catfisher, cioè di quelle azioni finalizzate a conquistare l’attenzione di una vittima, per ottenere denaro o vantaggi sessuali.
In genere, tali condotte presuppongono anche la creazione di un profilo social falso, quindi implicano l’impiego di social network, come Tinder o Instagram, con foto o contenuti falsi. In pratica, avviene che il wokefisher si autoattribuisca ideologie politiche e sociali non corrispondenti al vero.
Nel presente articolo ti spieghiamo come agisce il wokefisher, quali possono essere gli scopi perseguiti e le possibili conseguenze penali (e non) della sua condotta.
Wokefisher: chi è
Negli ultimi anni sono molto in voga termini anglofoni, spesso non conosciuti alla popolazione, ma che sono molto utili a descrivere concetti: è, per esempio, il caso di wokefisher.
Questa parola viene impiegata per individuare un soggetto che si finge qualcun altro, grazie all’impiego dei social network e della rete. È un’evoluzione del catfisher, ovvero una forma di manipolazione tramite la quale il soggetto finge di condividere valori morali ed etici, allo scopo di adescare la vittima.
Tale termine è stato impiegato la prima volta dalla giornalista Serena Smith in un editoriale su Vice, ripreso poi dal New York Post.
Il Wokefisher è il soggetto che si finge qualcun altro, che manifesta idee progressiste, mangia la giusta quantità di macronutrienti, è attento ai diritti delle comunità LGBT, ma nella sostanza non crede a nulla di ciò che professa. Il suo unico obiettivo è di indurre la controparte ad una breve e fugace relazione, per poi darsela a gambe poco dopo.
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Wokefisher: significato
Il termine Wokefisher è un neogolgismo che combina le parole “woke” e “catfisher”:
- Woke è un termine che appartiene allo slang inglese afroamericano e, in genere, si riferisce a soggetti che sono molto attenti ad alcuni temi sociali sensibili, quindi che sono attivi nel sociale, interessati a questioni come il razzismo, il sessismo, l’omofobia e altre forme di discriminazione, oppure la tutela dell’ambiente e dell’ecosistema. Quindi, una persona Woke è un soggetto promotore di uguaglianze e diversità;
- Catfisher, deriva da catfish ed è un termine impiegato per descrivere una persona che crea un falso profilo online, con l’uso di foto e informazioni inventate, per ingannare altri utenti. Questo termine deriva da un documentario e da una serie televisiva intitolati Catfish, che raccontano le storie di persone che si sono fatte ingannare da altri individui tramite identità fittizie.
Dunque, in sintesi, il Wokefisher è un soggetto che finge di essere woke, quindi socialmente consapevole, ma in modo disonesto o ipocrita. Nei fatti adotta posizioni apparentemente progressiste per attirare gli altri, manipolarli, anche se non è automaticamente impegnato in attività per il sociale.
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Come opera un Wokefisher?
Un wokefisher, in genere, opera mediante app di dating, come Tinder o Bumble, o anche altri social network, ormai molto utilizzati per conoscere persone. Soprattutto su app come Instagram è possibile studiare il profilo della vittima, le idee, le attività che svolge quotidianamente, i valori ideologici e politici.
In tal modo, il wokefisher può approfondire il profilo della vittima e inquadrarla al meglio per stabilire quali siano i suoi interessi. Dopo questo primo studio, passa all’attacco: contatta la vittima, commenta Instagram stories, riempie di like ed attenzioni sui social.
La strategia è fingersi un soggetto molto interessato a queste tematiche, per carpirne l’interesse. Una volta avviata la frequentazione e ottenuto un tornaconto – molto probabilmente, un incontro sessuale, non necessariamente un vantaggio economico – decide di interrompere la frequentazione.
È un soggetto che adotta un vero e proprio inganno per indurre la vittima ad accettare eventuali proposte, senza preoccuparsi delle conseguenze. Un manipolatore a tutti gli effetti, che può presentare tratti di psicopatia, narcisismo, machiavellismo e sadismo.
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Quali comportamenti assume il Wokefisher?
Il wokefisher assume comportamenti spesso ripetuti. Per esempio, potrebbe fingere convinzioni sociali per attirare la vittima, mentire sulle proprie idee o di essere attivamente coinvolto in cause di giustizia sociale, per guadagnare l’interesse delle controparte.
Il wokefisher, quindi, è un soggetto che può strumentalizzare cause di giustizia e lotte per i diritti come parte della sua strategia. In tal modo, tenta di guadagnare popolarità, per ottenere benefici personali o vantaggi professionali e finanziari – o evitare anche solo critiche.
Molto spesso, chi fa wokefishing è incline a criticare gli altri, alla cosiddetta prassi del fingerpointing, puntare il dito. Il suo è un temperamento ipocrita e divisivo, messo in atto solo per suscitare interesse intorno alla proprie opinioni. Inoltre, potrebbe pure diffondere disinformazione, informazioni false o non corrette su questioni di giustizia sociale, allo scopo di creare una situazione a sé favorevole.
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Come difendersi da un wokefisher?
Come evidenziato, il wokefisher adotta meccanismi di manipolazione virtuale, che sono molto simili a quelli del catfisher. Anche in questo caso, infatti, viene utilizzato un profilo social falso, in genere molto sofisticato, da cui traspare una netta posizione ideologica o politica.
Non è sempre facile riconoscere un manipolatore di questa portata, però possiamo offrirti qualche consiglio per aiutarti a difenderti. Per esempio, è buona norma, quando conosci qualcuno online, ricercare informazioni su questa persona. Puoi procedere tramite rete di conoscenze o via Internet, per esempio cercando su LinkedIn, Facebook, Instagram e così via.
Ormai, chiunque ha una traccia online, in termini di attività professionale svolte, iscrizione all’Università, anno di laurea, ma anche, più semplicemente, hobby o foto di eventi a cui il soggetto ha partecipato. Spulciando un po’ sul web, potrai stabilire se quello che ti ha detto è una mera menzogna oppure no.
Inoltre, ti consigliamo di evitare di dare immediata confidenza a chi conosci in tal modo o anche ai soggetti con cui hai un flirt telematico. È buona prassi, poi, quella di non divulgare troppi dati personali online, come le attività che si svolgono, le frequentazioni, gli amici e gli eventi a cui si partecipa. Se si mantiene un po’ di mistero online, si può riuscire a prevenire possibili conseguenze negative.
Tali soggetti, poi, pescano tematiche sociali in modo, spesso, casuale, quindi potrebbero non avere l’adeguata preparazione sul tema che citano, sui diritti sociali, ambientali, ecc. Proprio per questa ragione, potresti smascherarlo facendo molte domande circa la loro posizione ideologia, idee, obiettivi. Chi mente, tende a cadere in contraddizione o in errore: ovviamente, più è un bravo manipolatore, più bisognerà prestare attenzione a ciò che dice e insistere sulle questioni che ti sembrano ambigue.
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Wokefishing: conseguenze sociali e penali
Le condotte che abbiamo descritto possono integrare anche dei reati, soprattutto dove finalizzate ad ottenere un beneficio di natura economica. Infatti, se la condotta fraudolenta è volta ad ottenere denaro o altri benefici, è possibile che sia integrato il reato di truffa.
Generalmente, tali soggetti pongono in essere anche vere e proprie campagne diffamatorie di organizzazioni e associazioni, nell’intento di manifestare interesse rispetto ad una determinata questione: potrebbero dunque essere soggetti a denuncia per diffamazione o calunnia.
Come dicevamo, spesso questi soggetti realizzano anche profili social falsi, utilizzando foto reperite in rete, video o altri contenuti. Tuttavia, tutto quello che è presente su un sito Internet, soprattutto se si tratta di associazioni, è, in genere, soggetto a copyright. Ciò significa che l’utilizzo senza autorizzazione costituisce una violazione dei diritti d’autore, potendo comportare un onere di risarcimento del danno.
Questa modalità di frode comporta anche l’acquisizione di una serie di notizie ed informazioni sul destinatario della truffa. Quindi, in tal caso, vi è anche una violazione della legge sulla privacy.
Inoltre, la condotta di chi finge avere qualità che non possiede può anche integrare il reato di sostituzione di persona: tale condotta vietata è infatti integrata sia quando qualcuno afferma di essere altro, sia quando dice di possedere qualità che in realtà non possiede.
I wokefisher, poi, potrebbero anche essere finalizzati a incitare l’odio verso una specifica categoria o determinati gruppi sociali. In questa ipotesi, oltre ad essere una condotta spiacevole, a seconda dei casi può degenerare in reati molto gravi, come l’istigazione.
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Wokefisher – Domande frequenti
Il wokefisher è un soggetto che finge di avere una certa ideologia, politica e non solo, sostenere categorie sociali, partecipare attivamente a battaglie culturali, pur non essendo vero.
Il wokefisher realizza un profilo Instagram, Tinder o Bumble con contenuti fittizi, spesso rubati da altri profili, che hanno il solo fine di indurre altri in errore, per ottenere denaro, utilità economiche o sessuali.
Il wokefisher può compiere molteplici reati, quali truffa, diffamazione, sostituzione di persona, calunnia. Talvolta compie anche illeciti civili, come per esempio la violazione dei diritti d’autore.
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