Avvocato di famiglia: chi è e di cosa si occupa
Cosa si intende con il termine “avvocato” di famiglia? Che attività legali potrebbe svolgere per te? Ecco di cosa si occupa e come sceglierne uno.
Il termine “avvocato di famiglia” viene utilizzato con una duplice accezione. Da un lato, infatti, gli avvocati di famiglia sono quelli di fiducia, ovvero persone che si conoscono e alle quali ci si rivolge per risolvere i propri problemi con la legge.
Un avvocato di famiglia potrebbe così essere un amico, un conoscente di lunga data o l’avvocato di paese, ovvero una delle poche persone laureate in giurisprudenza che vivono nel posto in cui si abita e che fa questo di mestiere.
Al contempo, un avvocato viene detto di famiglia quando si occupa di questioni riguardanti il diritto di famiglia: in questo senso, è dunque sinonimo di avvocato familiarista, divorzista o matrimonialista.
Trattandosi di un professionista impegnato nella gestione della crisi familiare, può intervenire in tante circostanze, anche molto diverse tra loro. Vediamo alcune delle principali e cosa prendere in considerazione qualora si fosse alla ricerca di questo specifico avvocato.
Quali sono le competenze dell’avvocato di famiglia
Un avvocato di famiglia è un professionista in grado di districarsi in situazioni abbastanza diverse l’una dall’altra, ma che sono accomunate da un comune denominatore: trovarsi alle prese con una famiglia sta attraversando un momento di sofferenza, piccola o grande che sia.
L’avvocato può dunque dover gestire situazioni particolarmente delicate, nelle quali deve emergere non tanto (e non solo) la sua conoscenza delle leggi, ma specialmente la sua empatia e la capacità di sapersi interfacciare con persone che vivono una condizione di fragilità emotiva.
Come tutti i professionisti del diritto, anche l’avvocato di famiglia deve operare nel rispetto del Codice deontologico forense. Per esempio:
- ai sensi dell’art. 14 non deve accettare incarichi che non può svolgere con adeguata competenza, ovvero con conoscenze legali approfondite e un’etica impeccabile;
- al contempo, deve rispettare la sua indipendenza nell’esercizio dell’attività professionale (art. 9), senza lasciarsi coinvolgere dai bisogni emotivi del cliente, e, al contempo, tenere conto dell’arti. 10, che disciplina il suo dovere di fedeltà al cliente.
In generale, l’avvocato di famiglia deve evitare di alimentare il conflitto e la rabbia che il suo cliente potrebbe avere nei confronti di un familiare, e trasformare il suo desiderio di vendetta in bisogno legittimo di giustizia.
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Cosa fa l’avvocato di famiglia?
Una crisi familiare può avvenire in tanti contesti differenti. Potrebbe trattarsi di una crisi di coppia oppure di un caso che coinvolge la presenza di minori, o ancora un conflitto riguardante l’eredità.
Nel primo caso, il legale si potrebbe occupare, per esempio, della procedura di separazione e divorzio tra due coniugi, che può essere più complessa nell’ipotesi in cui fossero presenti figli minori. In questa ipotesi, infatti, la conflittualità tra gli ex coniugi potrebbe essere acuita dall’affidamento della prole, la nomina di un genitore collocatario o l’assegnazione della casa familiare.
Un’ipotesi in cui potrebbe risultare determinante il ruolo di un avvocato familiarista è quella in cui ci siano casi di maltrattamenti in famiglia nei confronti dei figli da parte di uno dei genitori, oppure quello in cui il minore si trova in stato di abbandono e sia necessaria l’adozione.
La tutela legale da parte di questo professionista può riguardare anche casi in cui:
- ci siano delle controversie tra gli eredi (es. tra fratelli) in merito al lascito ereditario, perché per esempio è stata lesa una quota di legittima;
- sia necessario offrire sostegno alle cosiddette persone fragili, come quelle affette da infermità, e si debba procedere con la nomina di un amministratore di sostegno.
Approfondisci leggendo Come scegliere un avvocato divorzista
Quanto costa un avvocato familiare?
In realtà, non c’è una risposta univoca alla domanda su quanto si debba spendere per ricevere assistenza legale da parte di un avvocato familiarista o divorzista. La risposta dipende da un gran numero di fattori.
A influire sul costo finale ci sono, per esempio:
- la complessità del caso da affrontare;
- il numero di parti da difendere;
- il prestigio del professionista (es. quelli che lavorano in uno studio internazionale di un certo livello richiedono di solito compensi professionali maggiori);
- gli anni di esperienza dell’avvocato.
Come si può ben intuire, il costo di una singola consulenza legale sarà ben diverso rispetto a un’attività di assistenza giudiziaria che deve essere portata avanti per mesi e che preveda incontri, telefonate, la lettura e l’interpretazione di documenti tecnici e una presenza costante nel tempo.
Scopri di più su Quanto costa una consulenza legale online?
Cosa valutare
La paura più grande – specialmente per chi non ha mai avuto a che fare con un avvocato – rimane quella di essere fregati nella determinazione dei costi. Tuttavia, è bene ricordare che:
- gli avvocati hanno un codice deontologico da rispettare, che rappresenta una bussola per il loro lavoro;
- tra gli obblighi degli avvocati, troviamo anche quello di presentare sempre un preventivo scritto al cliente, nel quale devono essere specificate le diverse attività delle quali il professionista si dovrà occupare.
Quest’ultimo punto è estremamente importante in quanto, soprattutto nei casi in cui non si conosce l’avvocato in prima persona o su consiglio di amici/parenti, il preventivo è il primo elemento per effettuare una comparazione tra diversi professionisti e scegliere al meglio quello al quale conferire l’incarico.
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Consigli per trovare un buon avvocato di famiglia
Il fattore costo è indubbiamente importante, in particolare nei casi in cui non si disponga di budget ingenti e il bisogno di rivolgersi all’avvocato sia improvviso e urgente. Tuttavia, non è il solo elemento da considerare.
Un buon avvocato di famiglia o matrimonialista ha infatti, prima di ogni altra cosa, delle skill non indifferenti dal punto di vista umano: è un professionista attento, umile, molto bravo nell’ascolto del cliente oltre che, ovviamente, competente dal punto di vista giuridico.
La scelta dell’avvocato deve mettere insieme tutti questi elementi, ai quali si potrebbero aggiungere anche:
- il suo curriculum: non solo il percorso di studi, ma anche e soprattutto i vari casi che sono stati affrontati nel tempo (se ce n’è uno simile al proprio, è già un punto di forza per il legale);
- la partecipazione a corsi di aggiornamento: come qualsiasi altra branca del diritto, anche quello di famiglia è in continua evoluzione, quindi tra i doveri di un bravo professionista troviamo anche quello di essere perennemente al passo con gli avanzamenti della legge;
- l’anzianità, ma questo non significa che un avvocato più giovane possa essere meno adatto a questo ruolo;
- la territorialità, in particolare se si vuole avere un rapporto più diretto con l’avvocato.
Se sei alla ricerca di un avvocato esperto in diritto di famiglia e vuoi conoscere in anticipo il costo della sua prestazione, scrivi a uno degli avvocati presenti su deQuo direttamente da casa e ricevi in chat un preventivo gratuito.
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