Vai al contenuto

Cane che abbaia in continuazione in condominio: cosa fare e chi chiamare

Il padrone di un cane che abbaia di continuo, in condominio o in giardino privato (anche di notte) può essere denunciato da vicini o condomini. In che orari può abbaiare il cane? Ecco cosa fare se il rumore disturba troppo e cosa prevede la Legge.

cane che abbaia
  • Il cane che abbaia potrebbe rientrare in uno degli episodi riconducibili al disturbo della quiete pubblica.
  • Quando si hanno cani in appartamento, infatti, nel caso in cui l’abbaiare del cane dovesse superare la soglia di tollerabilità consentita per legge e arrecare disturbo a un numero elevato di persone negli orari destinati al riposo, si può incorrere nel reato di disturbo della quiete pubblica.

Quali sono gli orari nei quali il cane può abbaiare senza che si rischino sanzioni da parte degli altri condomini? Cosa bisogna fare nel caso di cane che abbaia? In questa guida troverai le informazioni in merito ai limiti dei rumori consentiti e a chi bisogna rivolgersi nel caso in cui ci si ritrovasse in una situazione come quella appena descritta.

Cane cha abbaia di notte: quali sono gli orari consentiti

Al momento non esiste una legge che stabilisca gli orari nei quali un cane può o non può abbaiare perché rischia di provocare un disturbo della quiete pubblica. La questione viene però trattata da specifici regolamenti.

Tra questi ricordiamo:

  • il regolamento di condominio, nel quale in genere vengono inseriti degli orari nei quali deve essere osservato il massimo silenzio;
  • i regolamenti comunali, nei quali invece vengono fissati i limiti e i divieti da rispettare per quel che riguarda i rumori molesti e gli orari nei quali non è consentito superare una certa soglia di accettabilità dei suoni.

Alcuni regolamenti, sia di tipo condominiale sia di tipo comunale, possono contenere, inoltre, al loro interno l’espresso divieto di poter tenere animali in casa, oppure nei cortili o in giardino. Spesso, per poterlo fare è necessario chiedere in anticipo un nulla osta che viene rilasciato dall’ufficio comunale competente, il quale avrà il compito di valutare, tra le altre cose, che gli animali non siano molesti nei confronti del vicinato.

A seconda della situazione, può essere il giudice a valutare i casi nei quali un cane che abbaia arreca disturbo alla quiete pubblica e agire a seconda del contesto: un cane che abbaia ogni tanto durante il giorno può essere fastidioso, ma a meno che non lo faccia sempre nella fascia oraria compresa fra le 13:00 e le 16:00, o dopo le 21:00, per tutta la notte, non rientra nel reato di disturbo della quiete pubblica. Di conseguenza, il suo padrone non può essere punito dalla legge.

LEGGI ANCHE Inquinamento acustico: legge, cause e rimedi

cane che abbaia sempre quando è reato
Consulenza Legale Online

Problemi condominiali? Chiedi Gratis ad un Avvocato

  • +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
  • Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
  • Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere

Richiedi una Consulenza

Cani che abbaiano in condominio: limiti da rispettare

Chi ha un cane che vive con sé in appartamento ha il dovere di farlo smettere di abbaiare in modo tale da non infastidire i vicini che vivono nello stesso stabile. Per esempio, è sconsigliato lasciare da solo il cane in casa, in balcone o in giardino perché il fastidio arrecato agli altri condomini durante la propria assenza potrebbe essere molto probabile. Il cane potrebbe infatti iniziare ad abbaiare perché si sente solo.

In caso di cane che abbaia, dunque, fino a quando il rumore provocato dall’animale rientra nella cosiddetta soglia di normale tollerabilità, allora non esiste modo di intervenire. Quando il baccano non è più sopportabile, può considerarsi denunciabile se si verifica in determinati orari. Non essendoci una legislazione in materia, l’intervento del giudice diventa fondamentale ed è sempre preceduto dall’analisi della singola situazione.

Hai bisogno di supporto legale perché i tuoi vicini urlano di continuo, disturbando tutto il condominio in cui vivi? Chiedi un parere online a un avvocato, contattandolo per una consulenza legale scritta.

Supponiamo che il cane del proprio vicino si metta a ululare in modo molesto nel cuore della notte, ogni notte, disturbando tutte le persone che vivono nello stesso condominio:

  1. in quel caso, non servirà necessariamente una verifica che dimostri tramite fonometri o il calcolo dei decibel l’effettiva non tollerabilità del rumore;
  2. sarà infatti sufficiente la testimonianza dei vicini che possano confermare il proprio disagio e l’impossibilità a dormire a causa dell’eccessivo rumore prodotto dall’animale;
  3. ricordiamo che il reato di disturbo della quiete pubblica ha luogo soltanto quando coinvolge più persone allo stesso tempo, e non un singolo soggetto.

Potrebbe interessarti anche Rischi legali feste rumorose in condominio

Cane che abbaia sempre: soglia di tollerabilità

Parlando dei decibel, la percezione dei rumori varia molto in relazione all’orario e ai rumori di fondo, così che un suono percepito di giorno, in una strada trafficata, non ha lo stesso impatto di uno sentito di notte, in una zona residenziale silenziosa.

Il DPCM 14/11/97 stabilisce, nel nostro Paese, quelli che devono essere considerati i limiti massimi per un rumore emesso nell’ambiente esterno e quelli per un rumore emesso in un contesto abitativo.

In particolare, l’articolo 4 stabilisce i limiti massimi di immissione per i rumori percepiti all’interno di una casa, che corrispondono a:

  • 5 decibel durante il giorno, nell’orario compreso tra le 6 del mattino e le 22;
  • 3 decibel durante la notte.

A tal proposito, quando si parla di inquinamento acustico, ci sono due criteri che possono essere adottati per verificare la liceità dei rumori che vengono emessi da un’abitazione:

  • il primo è quello dell’accettabilità, da far valere in sede amministrativa e pubblicistica: in questo caso si invoca l’intervento del Comune o dell’ARPA, che è l’Agenzia Regionale Protezione Ambiente;
  • il secondo criterio, invece, è quello della tollerabilità, il quale fa riferimento all’articolo 844 del Codice Civile.

LEGGI ANCHE Reato di abbandono di animali: come viene punito

cane che abbaia in condominio in continuazione

Cosa fare se un cane abbaia e disturba: la legge

Nel caso in cui un cane che abbai disturbi molte persone, si può parlare di reato di disturbo della quiete pubblica. In quel caso, il suo proprietario può andare incontro:

  • alla detenzione fino a 3 mesi;
  • a un’ammenda, che può raggiungere un valore massimo di 309 euro.

Nei casi più gravi, ovvero quelli nei quali nonostante le pene e le sanzioni il cane continuasse ad abbaiare, il proprietario potrà anche ricevere una diffida ad allontanare l’animale dalla propria abitazione e a trasferirlo in un ricovero specializzato.

La condanna penale per il reato di disturbo della quiete pubblica in caso di cane che abbaia arriva soltanto quando il disturbo colpisce tante persone allo stesso tempo:

  1. quando arreca danno a un singolo o a una sola famiglia, allora si parla di illecito civile;
  2. in questo caso specifico bisognerà rivolgersi a un avvocato e fare causa al proprietario del cane: durante la causa ordinaria si potrà chiedere il risarcimento, se si riesce a dimostrare il danno subito;
  3. si potrà anche ordinare al padrone del cane di mettere in atto le misure necessarie all’eliminazione del rumore molesto, come per esempio l’insonorizzazione dell’appartamento.

LEGGI ANCHE Detrazione spese veterinarie animali domestici: come funziona e domanda online

Cane che abbaia: denuncia e chi chiamare

Il reato di disturbo della quiete pubblica è un reato procedibile d’ufficio: basta anche solo una segnalazione ai carabinieri o alla polizia da parte di una sola persona tra tutti coloro i quali hanno subito un danno a causa del rumore molesto provocato dall’animale per attivare le Forze dell’Ordine.

Queste ultime, dopo essere state opportunamente autorizzate dal Tribunale, potranno procedere con il sequestro preventivo del cane nel caso in cui ci fosse il rischio di reiterazione del reato.

È bene ribadire che, qualora non si trattasse di reato di disturbo della quiete pubblica, sarà sufficiente rivolgersi a un giudice civile richiedendo la cessazione del rumore molesto. In questi casi:

  1. viene spesso richiesto un provvedimento d’urgenza necessario a far cessare i rumori provocati dal cane il prima possibile;
  2. il ricorso al provvedimento d’urgenza deve però essere motivato con prove e testimonianze;
  3. il giudice nominerà, sia per la causa ordinaria, sia per il provvedimento d’urgenza, un consulente tecnico d’ufficio che si occuperà di compiere le indagini del caso.

In caso di accertamento da parte del giudice di illegittimità dei rumori molesti prodotti dal cane che abbaia, il proprietario dell’animale potrà essere condannato a pagare danni quali:

  • danno di tipo morale;
  • danno biologico per ansia e stress provocati dal rumore, accertabili in sede medica.

Potrebbe interessarti anche Bonus animali domestici 2024: a chi spetta e come richiederlo

Cane che abbaia – Domande frequenti

Cosa fare se il cane del vicino abbaia in continuazione?

Nel caso in cui il cane che abbaia arrecasse disturbo a un numero illimitato di persone, negli orari normalmente destinati al riposo, si verificherà il reato di disturbo della quiete pubblica, per il quale sarà possibile rivolgersi alle Forze dell’Ordine.

Cosa dice la legge riguardo i cani che abbaiano?

Se il cane abbaia e arreca disturbo a tante persone negli orari destinati al riposo, si configura il reato di disturbo della quiete pubblica per il quale il proprietario può rischiare la detenzione fino a 3 mesi o un’ammenda fino a 309 euro. 

Quando si può denunciare cane che abbaia?

In caso di cane che abbaia creando fastidio a un numero illimitato di persone, si può chiedere l’intervento della polizia o dei carabinieri.

Consulenza Legale Online

Problemi condominiali? Chiedi Gratis ad un Avvocato

  • +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
  • Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
  • Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere

Richiedi una Consulenza

Argomenti
Immagine profilo autore
Maria Saia
Esperta di diritti delle donne
Ha respirato per più di 20 anni la stessa aria di Falcone e Borsellino e ne condivide, ancora oggi, il sogno utopico di un mondo senza mafie e ingiustizie. Non a caso, “È la giustizia, non la carità, che manca nel mondo” è una delle sue citazioni preferite. Su deQuo, scrive di bonus e agevolazioni statali e di diritti della persona - in particolare, di diritti delle donne.
Cerca
Effettua una ricerca all'interno del nostro blog, tra centinaia di articoli, guide e notizie
Ti serve il parere di un Avvocato sull'argomento?
Prova subito il nostro servizio di consulenza online. Più di 3000 avvocati pronti a rispondere alle tue richieste. Invia la tua richiesta.
Richiedi Consulenza

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter settimanale per ricevere informazioni e notizie dal mondo legal.

Decorazione
Hai altre domande sull'argomento?
Se hai qualche dubbio da risolvere, chiedi una consulenza online a uno dei nostri Avvocati
Richiedi Consulenza

Altro su Diritto Civile

Approfondimenti, novità e guide su Diritto Civile

Leggi tutti
successione d'azienda
29 Settembre 2025
In caso di morte di un imprenditore, l’azienda con la quale veniva esercitata l’attività economica passa agli eredi. Come gli altri beni del defunto, in caso di accettazione l’azienda entra a far parte della comunione ereditaria. A questo punto, gli eredi possono decidere di proseguire l’azienda, darla in affitto, cederla…
debiti del marito cadono sulla moglie
22 Settembre 2025
Non sempre i debiti del marito ricadono sulla moglie. Di fondamentale importanza è il regime patrimoniale instaurato tra i coniugi, che può essere comunione o separazione dei beni. Determinante è, altresì, la tipologia di debito e la data in cui esso è stato contratto Uno dei temi che più spesso…
affidamento condiviso distanza massima
19 Settembre 2025
Non esiste una distanza massima prevista dalla legge per l’affidamento condiviso. Ogni caso viene valutato dal Giudice in base all’interesse del minore. Se i genitori vivono in città o in Regioni diverse, l’affidamento condiviso rimane la regola ma, in situazioni di distanza molto rilevante, le condizioni di affido possono essere…
sanzioni tributarie eredità
18 Settembre 2025
A differenza della maggior parte dei debiti contratti dalla persona defunta, le sanzioni che conseguono al mancato pagamento non si trasmettono agli eredi. Non sono dovute le sanzioni amministrative, penali, tributarie. In caso di richiesta dal creditore, l’erede potrà fare opposizione. Quando una persona viene a mancare, i suoi eredi…
prelazione ereditaria
11 Settembre 2025
Nel caso in cui un coerede voglia vendere la propria quota ad un terzo deve notificare la proposta di vendita agli altri coeredi. I coeredi possono accettare la proposta che sia fatta alle stesse condizioni di prezzo. In mancanza di notifica dell’intenzione di vendere hanno facoltà di avvalersi del retratto…
eredità fratello morto senza figli e coniuge
25 Agosto 2025
Se muore un fratello senza lasciare figli o coniuge, l’eredità va ai genitori, se vivi, e ad altri eventuali fratelli. Ai genitori va il 50% del patrimonio, mentre i fratelli devono dividersi il resto dell’eredità. In mancanza di fratelli o genitori, l’eredità passa ad altri parenti prossimi. Nel momento in…