Come si scrive un’istanza
Forma scritta o orale? Quali elementi indicare sempre? Quale modello usare? Ecco una mini guida su come scrivere un'istanza, con esempi su cosa indicare se ti rivolgi al Comune, alla Pubblica amministrazione o al Tribunale.
- L’istanza è una richiesta che un privato cittadino indirizza a un’autorità specifica affinché adotti un provvedimento a vantaggio del richiedente.
- Deve avere sempre forma scritta.
- Elementi essenziali dell’istanza sono l’oggetto della richiesta e le motivazioni.
Nel mondo giuridico si sente spesso parlare di istanza, che in linea generale indica una richiesta indirizzata da un certo soggetto a precise autorità amministrative o giuridiche. Ma cos’è di preciso l’istanza? E sopratutto, come si scrive? Cosa contiene? Esiste un modello univoco da poter presentare? Cerchiamo di fare chiarezza rispondendo ai dubbi più frequenti su come scrivere un’istanza, presentando anche qualche esempio utile.
Che cos’è l’istanza?
Il termine istanza deriva dal latino instantia, che significa insistenza. Si tratta di una richiesta scritta rivolta ad un’autorità al fine di ottenere un provvedimento o una decisione a proprio vantaggio.
Per dirla in altri termini, l’istanza è una richiesta che si presenta all’autorità giudiziaria, in ambito civile, penale o amministrativo, o alla pubblica amministrazione, affinché la stessa intervenga o decida determinati provvedimenti.
Nel gergo giuridico, quando si deve presentare un’istanza accade che un determinato soggetto formalizzi a un giudice o altra autorità competente una richiesta ad hoc, affinché lo stesso adotti un provvedimento o decida su una causa specifica. Presentare un’istanza è un atto che segue precise regole procedurali.
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Chi può presentare un’istanza?
Soffermandoci sull’istanza da presentare al Tribunale, è bene sapere che questa può essere presentata da specifici soggetti che possiamo individuare di seguito:
- parti in causa: ossia coloro che sono direttamente coinvolti nel procedimento – cioè attore, convenuto, imputato o parte lesa;
- avvocati: in qualità di rappresentanti legali delle parti, sono spesso i professionisti incaricati di redigere e presentare le istanze;
- altri soggetti con interesse legittimo: trattasi di persone o enti che, pur non essendo parti dirette, hanno un interesse riconosciuto nella questione (per esempio, un creditore in un fallimento);
- curatori, tutori o amministratori di sostegno: intervengono quando la persona interessata è sotto tutela o amministrazione di sostegno.
Se hai bisogno di presentare un’istanza ma non sai come fare, ti consigliamo di rivolgerti ad un avvocato che possa aiutarti a non commettere errori.
Come si presenta un’istanza in tribunale?
Per presentare un’istanza in tribunale occorre rispettare una serie di regole procedurali ben definite. In primo luogo, l’istanza deve avere forma scritta, quindi deve essere redatta in modo chiaro, preciso e giuridicamente corretto.
Nell’istanza devono essere indicati alcuni elementi imprescindibili affinché la stessa sia considerata conforme alla normativa. Tali elementi sono:
- indicazione del tribunale competente;
- dati identificativi della parte che presenta l’istanza;
- descrizione della questione;
- motivazione della richiesta;
- riferimento normativo;
- richiesta specifica;
- allegazione di eventuali documenti a supporto.
Dopodiché, l’istanza può essere depositata presso la cancelleria del tribunale competente. Nei procedimenti digitalizzati, può essere necessario l’invio tramite il Processo Civile Telematico (PCT), utilizzando la PEC (Posta Elettronica Certificata); in alcuni casi, è richiesto il pagamento di un contributo unificato o di altre spese amministrative. Se necessario, poi, l’istanza deve essere notificata alle altre parti coinvolte nel procedimento per garantire il contraddittorio.
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Esempi di istanza alla PA, al Comune e al Giudice
Le istanze possono essere presentate non solo al Giudice, ma anche ad altri soggetti per diverse motivazioni. Per esempio, si può presentare un’istanza alla Pubblica Amministrazione, mediante la quale un cittadino, un’azienda o un ente richiede un intervento, un’autorizzazione, una modifica o un provvedimento amministrativo.
Per fare qualche esempio, si pensi:
- al permesso di costruire,
- alla richiesta di accesso agli atti ex Legge 241 del 1990;
- alla richiesta di un’indennità che richiede lo Stato.
Presentare un’istanza al Comune è una procedura formale che consente di richiedere interventi, permessi, autorizzazioni o l’accesso a documenti amministrativi. Così , si può avanzare istanza di autorizzazioni per attività commerciali (es. apertura di un esercizio) o interventi su questioni di interesse pubblico (es. manutenzione strade, gestione rifiuti).
L’istanza deve essere presentata all’U.R.P. – Ufficio per le Relazioni con il Pubblico – che la trasmette ai servizi competenti in base alla richiesta presentata. Sul sito del Comune di residenza sarà possibile trovare gli indirizzi PEC ai quali inviare la richiesta.
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Cosa deve contenere l’istanza?
L’istanza deve contenere una serie di elementi precisi. Rifacendoci agli esempi di istanza precedenti, possiamo individuare il contenuto di un’istanza da presentarsi alla PA, al Comune o al Giudice. In genere, le amministrazioni mettono a disposizione degli utenti alcuni modelli con cui è possibile presentare istanza di accesso agli atti.
Qualsiasi istanza deve terminare con l’indicazione del luogo, della data e deve essere debitamente firmata da chi la invia. Si può apporre firma autografa (fatta a mano) allegando copia del documento d’identità, ovvero firma digitale. Qualora vi siano allegati, anche questi devono essere firmati prima dell’inoltro all’autorità competente. Parte fondamentale di ogni istanza sono le motivazioni, in cui si dovrà indicare l’interesse da soddisfare per mezzo della stessa.
Pubblica amministrazione
L’istanza alla PA deve contenere:
- intestazione, ossia l’amministrazione competente (es. Comune, Regione, Ministero) e l’ufficio destinatario, se conosciuto (es. Ufficio Urbanistica, Ufficio Tributi);
- dati del richiedente, come nome, cognome o ragione sociale, nonché codice fiscale/Partita IVA, indirizzo di residenza o sede legale, recapiti (telefono, email, PEC);
- oggetto, inteso come una sintesi della richiesta (es. “Istanza per l’accesso agli atti relativi alla concessione edilizia”);
- motivazioni, ovvero come le ragioni della richiesta, che devono essere espresse in modo chiaro e dettagliato.
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Comune
L’istanza al Comune deve essere redatta in forma chiara e contenere i seguenti elementi:
- intestazione: il Comune di riferimento e, se noto, l’ufficio competente (es. Ufficio Tecnico, Ufficio Anagrafe, ecc.);
- dati del richiedente: nome, cognome o ragione sociale, nonché il codice fiscale/Partita IVA, l’indirizzo di residenza o sede legale e i recapiti (telefono, email, PEC);
- oggetto della richiesta;
- motivazione.
Può essere utile anche allegare eventuali documenti richiesti dal regolamento comunale o utili a supportare la propria istanza (es. copia del documento d’identità, visure catastali, planimetrie).
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Giudice
L’istanza da presentare al giudice deve contenere una serie di requisiti giuridici, come:
- intestazione: si deve indicare il tribunale a cui è indirizzata;
- dati delle parti: nome, cognome, codice fiscale e indirizzo della parte che presenta l’istanza, nonché i dati del destinatario;
- oggetto dell’istanza: una breve descrizione della richiesta;
- motivazioni: una spiegazione dettagliata e giustificata della richiesta, eventualmente con riferimento alle norme di legge pertinenti;
- indicazione del giudice.
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Come scrivere un’istanza – Domande frequenti
Il soggetto che presenta un’istanza è chiamato istante.
La presentazione di un’istanza al giudice può richiedere il pagamento del contributo unificato, che varia in base al tipo di procedimento e al valore della causa.
Il tempo che il giudice impiega per rispondere a un’istanza dipende dal tipo di procedimento.
Il costo di un’istanza redatta e presentata da un avvocato può variare dai 200/500 ai 1.000 euro e più, a seconda della complessità dell’atto.
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