Quanto costa il notaio per l’acquisto della prima casa con mutuo?
La compravendita di un immobile prevede la stipula dell'atto di rogito dal notaio, ma in presenza di mutuo si deve aggiungere anche un altro costo: quello dell'atto di mutuo. Vediamo meglio a quanto ammonta.
- La maggior parte delle case, oggi, si comprano accendendo un mutuo.
- Per questo, quando si va dal notaio, al costo dell’atto di vendita si deve aggiungere quello dell’atto di mutuo.
- Il compenso richiesto dal notaio è variabile e dipende anche dal valore dell’immobile e dall’ammontare del mutuo.
L’acquisto della prima casa, oltre a essere un momento di estrema importanza per ogni acquirente, è in genere caratterizzato da una serie di dubbi e domande, che riguardano principalmente i documenti da presentare, i professionisti da contattare e i soldi da versare.
Oggi è sempre più difficile che qualcuno disponga di tutto il denaro necessario per comprare un immobile: questo è il motivo per il quale, la maggior parte delle persone, chiede prima un mutuo alla banca.
Quando si procede con l’acquisto di una casa, è sempre richiesto:
- l’atto di compravendita immobiliare;
- un notaio, che si occuperà della sua redazione, oltre che dell’eventuale atto di mutuo e/o del contratto preliminare di compravendita;
- sapere in anticipo quali saranno le spese da sostenere, in modo tale da poterle preventivare.
In questa guida prenderemo in esame i costi del notaio, che sono diversi a seconda che l’acquisto della prima (o seconda) casa avvenga con o senza mutuo.
Perché serve il notaio per comprare casa?
Il contratto di compravendita di un immobile è un atto pubblico, così come lo è il contratto di mutuo. Di conseguenza, è sempre necessaria la presenza di un notaio, altrimenti non avrà nessuna validità. Il professionista permette, quindi, di attribuire pubblica fede all’atto notarile.
Il notaio, poi, non mette semplicemente delle firme. Il suo ruolo è, infatti, quello di verificare che non ci siano impedimenti alla vendita di una specifica proprietà, e di comprovare quelle che siano le intenzioni effettive delle parti.
Tra gli ostacoli alla conclusione delle trattativa tra le parti, ci potrebbero essere, per esempio:
- scoprire che la persona che vende non è il vero proprietario dell’immobile, quindi sventare il pericolo di ritrovarsi alle prese con una truffa e di perdere gli eventuali soldi versati durante il preliminare di compravendita;
- rendersi conto che l’immobile non può essere venduto, per la presenza di un pignoramento o di un’ipoteca, o per abusi edilizi non sanati.
È buona prassi, prima ancora di andare alla ricerca di un notaio al quale rivolgersi, quella di farsi un’idea dei costi da sostenere.
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Esiste un “listino prezzi notaio”?
Parlare di listino prezzi del notaio è inappropriato. Facendo riferimento ai costi del notaio, infatti, bisogna distinguere tra:
- l’onorario o parcella del professionista, che è relativo all’atto di acquisto e al mutuo: anche il mutuo, infatti, è un atto, quindi deve essere sottoscritto alla presenza del notaio;
- le spese forfettarie di rimborso per le attività sostenute, come la ricerca di documenti necessari alla vendita o le cosiddette ispezioni ipocatastali.
Nel caso della compravendita, l’onorario del notaio per acquisto di prima o seconda casa dipenderà dal valore dell’immobile. In rete si possono trovare diverse tabelle in cui viene indicato il compenso minimo e massimo che può essere richiesto dal professionista.
Quello che, però, vi invitiamo a fare è consultare la tabella A relativa agli atti immobiliari contenuta nel D.M. Giustizia n. 106 del 2 agosto 2013. Le percentuali si possono applicare al valore catastale dell’immobile, oppure al prezzo di mercato (che in genere è più alto). Si tratta di importi che possono essere soggetti a maggiorazioni o riduzioni a seconda del professionista scelto e del singolo caso.
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Oneri notarili
Tra gli oneri del notaio, che rientrano nel costo dell’atto notarile, troviamo anche la tassa di archivio, ovvero quella relativa alla registrazione del documento nel registro degli atti notarili.
Bisogna poi ricordare che l’onorario del notaio, le spese forfettarie e il contributo per la Cassa Nazionale del Notariato sono soggetti a IVA al 22%.
Se cercate un calcolatore di spese per acquisto prima casa, ci sono diversi strumenti online, ma il calcolo si può fare anche a mano, volendo.
Per ottenere una simulazione del costo dell’atto notarile, invece, è sempre bene chiedere un preventivo al notaio. In questo senso, è molto utile fare un’analisi comparativa e rivolgersi a diversi professionisti per conoscere in anticipo il prezzo della parcella e delle altre spese aggiuntive, oltre che il modo in cui opera la persona individuata.
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Quali sono le imposte sull’immobile?
Alle spese citate, si aggiungono anche le imposte relative all’acquisto dell’immobile, che saranno versate dal notaio. Si tratta di:
- imposta di registro;
- imposta catastale;
- imposta ipotecaria.
Gli importi da sostenere variano a secondo che la casa sia comprata da un privato o dal costruttore, come riportato nella tabella di seguito. Ci sono anche delle differenze di costo tra la prima e la seconda casa.
Imposta | Costo notaio prima casa da privato | Costo seconda casa da privato | Acquisto prima casa da costruttore | Spese acquisto seconda casa da costruttore |
di registro | 2% del valore catastale | 9% del valore catastale | 200 euro | 200 euro |
catastale | 50 euro | 50 euro | 200 euro | 200 euro |
ipotecaria | 50 euro | 50 euro | 200 euro | 200 euro |
iVA | non dovuta | non dovuta | 4% del prezzo di vendita | 10% del prezzo di vendita (o 22% per gli immobili di lusso) |
Facciamo qualche esempio. Supponiamo di comprare una casa da un privato. L’imposta di registro si calcola sul cosiddetto “prezzo-valore”, dato alla moltiplicazione della rendita catastale dell’immobile per il coefficiente 115,2. Se l’immobile ha una rendita di 800 euro, l’imponibile tassabile è pari a 92.160 euro. L’imposta di registro sarà quindi il 2% di 92.160 euro, ovvero 1843,2 euro.
Prendiamo, invece, una prima casa comprata dal costruttore. In questo caso, è previsto il pagamento dell’IVA pari al 4%. Se la casa viene venduta a 200.000 euro, l’importo da versare sarà pari a 8.000 euro.
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Bonus prima casa under 36: esiste ancora?
Esiste, almeno fino al 31 dicembre 2024, la possibilità di non pagare le imposte di registro, ipotecaria e catastale, per gli acquisti della prima casa, riservata non solo agli acquisti esenti da IVA, ma anche a quelli soggetti a IVA (in questo caso, viene riconosciuto un credito d’imposta pari all’IVA corrisposta al venditore).
Si tratta del cosiddetto “bonus prima casa under 36”, il quale si rivolge a chi:
- non ha ancora compiuto 36 anni;
- ha un reddito inferiore a 40.000 euro.
Per saperne di più, leggi la nostra guida Agevolazioni prima casa under 36
Costo atto notarile prima casa con mutuo
Se volete fare un calcolo di quello che spenderete per comprare una casa, al costo effettivo dell’immobile dovete aggiungere tutte le voci di costo che abbiamo elencato, compresa quella dell’eventuale atto di mutuo.
Dopo che il mutuo viene concesso dalla banca, per rendere valido l’accordo tra le parti, ovvero il mutuante e il mutuatario, è necessario che lo stesso venga validato dal notaio, nella forma di un atto pubblico.
L’atto di mutuo è disciplinato dall’art. 1813 del Codice civile, nel quale si legge che:
Il mutuo è il contratto col quale una parte consegna all’altra una determinata quantità di danaro o di altre cose fungibili e l’altra si obbliga a restituire altrettante cose della stessa specie e qualità
Il notaio, dunque, aggiungerà al costo della parcella anche l’importo relativo a questo secondo atto, che è variabile in base al valore del mutuo e a quello dell’iscrizione dell’ipoteca nel caso di mutuo ipotecario. Stesso principio si applica anche per calcolare il costo dell’atto notarile di una seconda casa con mutuo.
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Imposte sul mutuo: quali sono?
Nel caso di acquisto di casa con mutuo, è previsto il pagamento di un’imposta sostitutiva, pari allo 0,25% della somma mutuata, che viene pagata dalla Banca e suddivisa poi all’interno della rate da versare, oppure detratta dalla somma erogata. Nel caso di una seconda casa, tale imposta ha un’aliquota del 2%.
Costo atto notarile prima casa con mutuo – Domande frequenti
No, il bonus prima casa under 36 non annulla il costo del notaio, ma il pagamento delle imposte di registro, ipotecaria e catastale.
L’acquisto della prima casa non dà diritto all’esenzione delle spese notarili, che sono necessarie per la stipula dell’atto di compravendita.
Sì, il mutuo per l’acquisto di un immobile deve essere nella forma di un atto pubblico, da sottoscrivere alla presenza di un notaio.
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