Danni estetici: cosa sono e come si valutano per ottenere un risarcimento
Il danno estetico in ambito legale, assicurativo e medico-legale indica un pregiudizio permanente all'aspetto fisico di una persona, derivante da un incidente o un evento lesivo.
- Il danno estetico è una lesione o alterazione dell’aspetto fisico di un soggetto a seguito di un incidente o di un intervento non riuscito.
- La valutazione del danno estetico e la possibilità di ottenere o meno un risarcimento è demandata a un medico legale.
- Chi ritiene di aver subito un danno estetico, per far valere i suoi diritti, deve necessariamente farsi assistere da un avvocato specializzato.
Non è infrequente che quando ci si rivolge a un chirurgo estetico si possano verificare danni e il risultato che si ottiene non è quello sperato. O ancora, quando si è vittime di un incidente, si possano subire danni estetici.
Quando un intervento non va come previsto, le conseguenze non si limitano solo all’aspetto fisico, ma possono influenzare profondamente la sfera emotiva e psicologica del paziente.
Nel caso di danno estetico, la legge prevede la possibilità di chiedere il risarcimento, ma la procedura è complessa e deve essere seguita da un avvocato esperto. Vediamo cosa puoi fare se ti ritrovi in questa situazione.
Cos’è il danno estetico
Il “danno estetico” si riferisce a una lesione o alterazione dell’aspetto fisico di una persona, risultante da un evento dannoso, come un incidente. Questo tipo di danno può includere cicatrici, deformazioni, oppure altre modifiche permanenti o temporanee che influenzano l’immagine e la percezione estetica del proprio corpo.
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Come si valuta il danno estetico
A valutare il danno estetico è il medico-legale, che viene interpellato al fine di determinare eventuali risarcimenti per il disagio fisico e psicologico causato dall’eventuale danno estetico subito.
La valutazione del danno estetico riguarda diversi fattori, come:
- in primo luogo, la gravità della lesione, ossia l’entità del danno fisico subito, come la profondità e la visibilità delle cicatrici o deformazioni;
- poi, nella valutazione del danno estetico si deve tener conto anche dell’impatto psico-emotivo, della reversibilità, intesa come la possibilità di miglioramento attraverso trattamenti medici o estetici.
- infine, anche l’età e l’attività lavorativa del paziente hanno un peso nella fase valutativa del danno. Una modella che ha subito una lesione di questo tipo, per esempio, avrà un impatto molto più incisivo a livello lavorativo rispetto a una persona che non utilizza la sua immagine per vivere.
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Danni estetici: quali possono essere risarciti
Nel concetto di danno estetico è compresa non solo la lesione causata al corpo della vittima, ma anche un’altra serie di danni. che possiamo distinguere in patrimoniali e non patrimoniali.
Nei primi. rientrano:
- le spese mediche, intese come i costi sostenuti per i trattamenti delle lesioni estetiche subite (chirurgie, terapie, farmaci);
- il risarcimento per l’impossibilità di lavorare o guadagnare come prima;
- i danni ai beni materiali della vittima.
Tra i danni non patrimoniali, invece, rientrano le perdite fisiche e le limitazioni derivate dalle lesioni, i danni psichici intesi come gli impatti negativi sul benessere mentale (ansia, depressione, PTSD), fino alla sofferenza psicologica ed emotiva causata dalle lesioni e ai cambiamenti negativi nella qualità della vita e nelle attività quotidiane.
A stabilire la sussistenza di tali danni è una perizia medico-legale, la quale valuta il nesso di causalità e la gravità del danno.
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Danni estetici da chirurgia: giurisprudenza
Sono frequenti i danni estetici che derivano da un intervento eseguito male. Pensiamo ad una rinoplastica non eseguita alla perfezione o ad una liposuzione.
La giurisprudenza è intervenuta in varie occasioni per parlare di danno estetico in diverse pronunce. Per esempio, il Tribunale di Vicenza, con la sentenza n. 481 del 2018, ha riconosciuto il danno estetico come forma di invalidità permanente, e dunque risarcibile come se fosse un danno biologico.
O ancora. la Corte di Cassazione, con ordinanza n. 26584 del 2024, ha sancito, in una controversia riguardante il risarcimento dei danni subiti da un uomo a seguito di un sinistro stradale, che il danno estetico rappresenta una componente del danno biologico e, pertanto, deve essere liquidato con quest’ultimo.
Se hai subito un danno estetico e vuoi ottenere un risarcimento, ti consigliamo di rivolgerti ad un avvocato specializzato per far valere il tuo diritto.
Danno estetico – Domande frequenti
Il danno estetico è una lesione o alterazione dell’aspetto fisico che peggiora l’immagine esteriore di una persona e può derivare da incidenti, interventi chirurgici mal riusciti, o altre cause che compromettono l’estetica del corpo.
La valutazione del danno estetico è complessa e si basa sulla visibilità della lesione e la sua gravità, sulle conseguenze psicologiche e emotive, oltre che sull’età e il lavoro svolto dalla vittima.
Se si ritiene di aver subito un danno estetico, è necessario rivolgersi ad un avvocato specializzato, esperto in danni estetici o malasanità, che può guidarti nel processo di richiesta del risarcimento.
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