Vai al contenuto

Il reato di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso

Il Codice Rosso ha inserito nel nostro ordinamento il reato previsto e disciplinato dall’art. 583 quinquies del codice penale. Questo intervento normativo rappresenta una svolta significativa nel trattamento delle lesioni permanenti al viso, trasformando quella che era una semplice circostanza aggravante in una autonoma fattispecie di reato.

reato di deformazione
  • Il Codice Rosso deve il suo nome alla misura che prevede l’introduzione di una corsia veloce per le denunce e le indagini riguardanti i casi di violenza.
  • L’art. 583 quinquies c.p. è stato introdotto nel codice penale italiano, insieme ad altri tre nuovi delitti, proprio dalla Legge 19 luglio 2019, n. 69, c.d. Codice rosso.
  • La Deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso non è più solo una circostanza aggravante del reato di lesioni personali, ma una fattispecie autonoma di delitto.

Il 19 luglio del 2019, il Parlamento approvava la legge n. 69 (entrata in vigore il 9 agosto del 2019), volta a rafforzare la tutela delle vittime dei reati di violenza domestica e di genere tramite interventi sul codice penale e sul codice di procedura penale.

Il provvedimento scaturisce dall’esame parlamentare del disegno di legge del Governo relativo al c.d. codice rosso; deve il suo nome alla corsia preferenziale prevista per le denunce e le indagini in materia di violenza domestica e di genere, simile a quella riservata ai casi gravi nei pronto soccorso.

La legge introduce nel codice penale quattro nuovi delitti, ovvero:

  • l’art. 583 quinquies: deformazione dell’aspetto mediante lesioni permanenti al viso;
  • l’art. 612-ter: c.d. revenge porn;
  • l’art. 558 bis: costrizione o induzione al matrimonio;
  • l’art. 387 bis: violazione del divieto di avvicinamento alla persona offesa.

Sono state inoltre introdotte modifiche rilevanti ad altri articoli riguardanti i reati sessuali. In questo articolo, ci occupiamo di analizzare il reato previsto all’art. 583 quinquies cp.


Cosa dice l’articolo 583 quinquies del codice penale?

L’art. 583 quinquies c.p. stabilisce che:

Chiunque cagiona ad alcuno lesione personale dalla quale derivano la deformazione o lo sfregio
permanente del viso
è punito con la reclusione da otto a quattordici anni. La condanna ovvero
l’applicazione della pena su richiesta delle parti a norma dell’articolo 444 del Codice di procedura penale
per il reato di cui al presente articolo comporta l’interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente alla
tutela, alla curatela e all’amministrazione di sostegno
.

In pratica, il reato di deformazione permanente richiede una lesione personale da cui derivi una deformazione o sfregio permanente al viso. Il soggetto attivo e la vittima possono essere chiunque (nessun vincolo familiare richiesto).

Ti consigliamo di leggere anche Ddl Roccella: cos’è e come cambia il Codice Rosso

pena reato di deformazione
Consulenza Legale Online

Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato

  • +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
  • Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
  • Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere

Richiedi una Consulenza

Definizione di “deformazione permanente”

Secondo la giurisprudenza, la deformazione deve lasciare segni apprezzabili e irreversibili che alterano l’armonia del viso, con un effetto sgradevole e impattante sull’aspetto estetico. È irrilevante la possibilità di ricorrere alla chirurgia estetica.

L’intento legislativo, con la previsione del codice rosso, era certamente quello di predisporre una più ampia tutela per le vittime di “violenza domestica o di genere”, il reato de quo, infatti, fa parte di un progetto di legge molto ampio.

Tuttavia, pur prevedendo una maggiore tutela per dette categorie di persone, il Legislatore non ha voluto limitarne la portata. Infatti, non definisce il soggetto agente e la parte offesa quali persone legate da un vincolo familiare o di convivenza, ma l’art. 583 quinquies usa rispettivamente il termine chiunque ed alcuno.

Pertanto, la norma è applicabile in tutte quelle situazioni in cui un soggetto, con la propria condotta criminosa, provochi delle lesioni personali a un’altra persona, dalle quali derivano la deformazione permanente del viso o addirittura la morte.

LEGGI ANCHE Reato di costrizione o induzione al matrimonio: cos’è, pena, procedibilità

Da circostanza aggravante a reato autonomo

Oggi il delitto di Deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso è una nuova fattispecie criminosa autonoma, che il c.d. Codice rosso ha trasformato da circostanza aggravante.

La distinzione assume un rilievo di non poco conto non solo ai fini della pena: la nuova fattispecie di reato è infatti punita con la reclusione da 8 a 14 anni, mentre se fosse rimasta una circostanza aggravante, ai fini della dosimetria della pena vi sarebbe sempre stato il rischio di bilanciare le circostanze aggravati e attenuanti del reato e non giungere mai ad un punizione di tale portata.

Elemento psicologico del reato di deformazione

Non avendo il legislatore previsto una fattispecie colposa del delitto de quo, il nuovo art. 583 quinquies prevede che il reato si configura solo ed esclusivamente se vi è stata la volontà di commettere una determinata azione, e quindi l’elemento soggettivo del reato è il dolo generico.

Essendo stato abrogato il numero 4 del comma 2 dell’art. 583 del c.p., è rimasto un vuoto normativo perché resterà impunito il reato colposo di deformazione del volto – si pensi al caso di un errore da parte di un chirurgo durante un intervento medico: l’unica imputazione possibile sarà quella di lesioni gravissime.

LEGGI pure Lesioni macropermanenti: cosa sono e come si calcolano

reato di deformazione spiegazione

Reato di deformazione: circostanze aggravanti

Sono applicabili le aggravanti previste dagli articoli:

  • 585 c.p.;
  • 576 c.p. (circostanze aggravanti. Ergastolo);

L’art. 585 c.p., prevede che, nei casi previsti dagli articoli 582, 583, 583 bis, 583 quinquies e 584, la pena è aumentata da un terzo alla metà, se concorre qualcuna delle circostanze aggravanti previste dall’articolo 576, ed è aumentata fino a un terzo, se concorre qualcuna delle circostanze aggravanti previste dall’articolo 577, ovvero se il fatto è commesso con armi o con sostanze corrosive, da persona travisata o da più persone riunite.

Il dispositivo dell’art. 576 del c.p., prevede che si applichi la pena dell’ergastolo se il reato di omicidio è commesso in occasione della commissione del delitto previsto dall’articolo 583 quinquies.

Gli effetti della legge n. 69/2019 (codice rosso)

Uno degli aspetti più innovativi della legge n. 69/2019 è quello procedurale. In caso di reati di violenza domestica o di
genere:

  • la polizia giudiziaria riferisce immediatamente la notizia di reato al pubblico ministero;
  • il pubblico ministero, entro 3 giorni, deve sentire la persona offesa o chi ha denunciato il fatto;
  • è prevista l’applicazione del braccialetto elettronico come misura cautelare maggiormente
    restrittiva in caso di divieto di avvicinamento.

Ti consigliamo di leggere pure Reato di atti persecutori (articolo 612 bis codice penale): quando si configura, esempi, procedibilità

deformazione lesioni permanenti

Art. 583 quinquies c.p. e questione di legittimità

La Corte costituzionale si è pronunciata su questioni sollevate da vari tribunali (Taranto, Catania, Bergamo) circa la pena eccessiva prevista dall’art. 583 quinquies c.p.

In particolare, con la sentenza n. 83/2025, la Corte ha dichiarato:

  1. l’illegittimità costituzionale del primo comma nella parte in cui non consente una riduzione di pena in misura non eccedente un terzo, quando per la natura, la specie, i mezzi, le modalità o circostanze dell’azione, ovvero per la particolare tenuità del danno o del pericolo, il fatto risulti di lieve entità;
  2. l’illegittimità costituzionale del secondo comma nella parte in cui impone automaticamente l’interdizione perpetua, anziché lasciarla come facoltà discrezionale del giudice in base agli ordinari criteri e nel rispetto del limite legale di durata massima di dieci anni.

La Corte ha riscontrato la violazione degli articoli 3 e 27, commi primo e terzo, della Costituzione, per il carattere eccessivamente rigido del trattamento sanzionatorio disposto dalla norma. Ha, però, dichiarato che la trasformazione dello sfregio e della deformazione del viso da circostanze aggravanti del reato di lesione ad autonoma fattispecie delittuosa corrisponde a una valida ratio di tutela della persona, attesa la dimensione identitaria del volto di ciascuno.

Approfondisci con Il nuovo reato di femminicidio in Italia: cosa prevede la nuova legge

Consulenza Legale Online

Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato

  • +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
  • Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
  • Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere

Richiedi una Consulenza

Immagine profilo autore
Avv. Silvia Leto
Avvocato penalista
Sono un avvocato penalista iscritta all’Albo di Crotone dal 2011, con studio a Milano e a Crotone.Mi occupo di diritto penale con esperienza consolidata in procedimenti relativi a reati di associazione mafiosa, truffa, riciclaggio, falsa fatturazione, incidente di esecuzione. Mi sono laureata alla “Sapienza” Università di Roma, con una laurea in diritto penale, sul delitto tentato, nella cattedra del Prof. Avv. Franco Coppi. Ho collaborato anche con studi legali stranieri a Lisbona e a New York.
Cerca
Effettua una ricerca all'interno del nostro blog, tra centinaia di articoli, guide e notizie
Ti serve il parere di un Avvocato sull'argomento?
Prova subito il nostro servizio di consulenza online. Più di 3000 avvocati pronti a rispondere alle tue richieste. Invia la tua richiesta.
Richiedi Consulenza

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter settimanale per ricevere informazioni e notizie dal mondo legal.

Decorazione
Hai altre domande sull'argomento?
Se hai qualche dubbio da risolvere, chiedi una consulenza online a uno dei nostri Avvocati
Richiedi Consulenza

Altro su Reati contro la persona

Approfondimenti, novità e guide su Reati contro la persona

Leggi tutti
controquerela
26 Agosto 2025
La controquerela rappresenta una risorsa alla quale ricorrere nel caso in cui si fosse accusati in modo ingiusto. La persona che ha presentato denuncia/querela contro di te starebbe infatti commettendo il reato di calunnia. Dopo aver presentato la controquerela, puoi anche agire per ottenere il risarcimento del danno subito: la…
l'aggressione è un reato?
22 Agosto 2025
L’aggressione non è un reato previsto e prescritto dal nostro codice penale, ma un comportamento illecito rinvenibile in diversi reati. L’aggressione può essere verbale: in tal caso potrebbe configurarsi il reato di minaccia. Spesso, l’aggressione è fisica e può integrare la condotta criminosa del reato di lesione personale o del…
incesto significato e normativa
23 Luglio 2025
L’incesto è un reato prescritto e punito dal nostro codice penale all’art. 564 con la pena della reclusione da 1 a 5 anni. L'errore sul vincolo parentale esclude il reato. Gli artt. 251 e 278 del codice civile, in seguito ad un intervento normativo del 2013, disciplinano che i figli…
reati sessuali codice penale quali sono
11 Luglio 2025
Nel nostro codice penale esiste un sottogruppo di reati che hanno natura sessuale. Sebbene possano essere compiuti sia nei confronti del pubblico maschile, sia di quello femminile, sono uno di quei contesti in cui la violenza di genere emerge in tutta la sua potenza devastante. I delitti a sfondo sessuale…
crimini d'odio
09 Luglio 2025
Secondo l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), il crimine d’odio è un reato, commesso contro un individuo e motivato da un pregiudizio. La legge italiana riconosce e punisce, all’articolo 604 bis del Codice Penale, la "Propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica…
maltrattamenti-anziani-RSA
27 Maggio 2025
I maltrattamenti nelle RSA sono atti violenti fisici e/o psicologici commessi da operatori presso strutture o case di cura nei confronti di anziani. Non sono puniti come fattispecie autonoma di reato, ma ricadono in altre fattispecie delittuose, come il reato di maltrattamenti in famiglia, dal quale tuttavia presenta elementi di…