Elenco lavori usuranti e gravosi: differenze e quali sono
Quali sono i lavori usuranti riconosciuti dall'INPS? Quali sono, invece, le attività gravose? Come funziona la pensione anticipata per i lavoratori che svolgono mansioni usuranti? Facciamo il punto.
- La lista dei lavori che in Italia sono considerati usuranti è contenuta nel Decreto Legislativo n. 67 del 21 aprile 2011.
- Si tratta di una serie di attività considerate particolarmente pesanti e, in alcuni casi, anche pericolose.
- A questi si aggiungono i lavori gravosi, che sono invece disciplinati dal DM 5 febbraio 2018 o dalla legge n. 234/2021.
La normativa in vigore in Italia sulle pensioni anticipate permette ai lavoratori che svolgono lavori usuranti e gravosi di andare in pensione in anticipo, nel rispetto di specifici requisiti anagrafici e contributivi.
Più in particolare, i lavori usuranti e i lavori gravosi non sono la stessa cosa: sono infatti regolati da normative differenti, sebbene in entrambi i casi si ha diritto ai dei benefici pensionistici, ovvero si può andare in pensione prima.
Vediamo di seguito quali sono le ultime notizie a proposito dei lavori usuranti riconosciuti dall’INPS, dato che ne sono stati introdotti di nuovi con la riforma delle pensioni 2022, cosa cambia rispetto ai lavori gravosi e come funziona la richiesta di pensionamento anticipato.
Lavori usuranti e gravosi: decreto legislativo 67/2011
Il decreto legislativo 67/2011 ha raggruppato i lavori usuranti, che dovranno essere svolti dai lavoratori dipendenti impiegati nel settore privato o pubblico, in quattro macro-categorie.
Nello specifico, si tratta dei:
- soggetti che hanno lavorato in galleria, cava o miniera, ad alte temperature, in cassoni ad aria compressa, che hanno svolto attività per l’ asportazione dell’ amianto, di lavorazione del vetro cavo; vi rientrano anche i lavori svolti dai palombari e quelli espletati in spazi ristretti;
- lavoratori notturni, ovvero quelli che svolgono la propria attività durante la notte per almeno 6 ore, per un minimo 64 giorni all’anno, o i lavoratori che prestano la propria attività per almeno 3 ore tra la mezzanotte e le cinque del mattino, per periodi che corrispondono a un intero anno di lavoro;
- lavoratori addetti alla linea di catena, come per esempio quelli impegnati all’interno di un processo produttivo in serie, le cui attività siano caratterizzate dalla ripetizione costante dello stesso ciclo lavorativo su parti singole di un prodotto finale;
- conducenti di veicoli con capienza complessiva non inferiore a 9 posti, che svolgano servizio pubblico di trasporto collettivo.
Il periodo minimo di attività considerata lavoro usurante per poter richiedere la pensione anticipata è pari a 7 anni, i quali dovranno essere svolti negli ultimi 10 anni di lavoro, o per almeno la metà della vita lavorativa totale.
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Lavori usuranti e pensione anticipata: requisiti
I lavoratori che hanno svolto un lavoro usurante possono andare in pensione in anticipo. Devono essere in possesso di almeno 35 anni di contributi versati. L’età anagrafica deve invece essere pari a:
- 61 anni e 7 mesi, per i lavoratori dipendenti (quota 97,6);
- 62 anni e 7 mesi, per i lavoratori autonomi (quota 98,6).
Ci sono alcune precisazioni da fare nel caso del lavoro notturno. I requisiti sopra indicati saranno validi per coloro i quali svolgano un lavoro notturno:
- per almeno 3 ore, tra la mezzanotte e le cinque, nell’intero anno lavorativo;
- per almeno 6 ore, tra la mezzanotte e le cinque, per almeno 78 giorni l’anno.
Chi svolge un lavoro notturno per meno di 78 giorni all’anno, invece, può andare in pensione con un aumento di età:
- pari a 1 anno, se il lavoro è stato svolto per un numero totale di giornate compreso tra 72 e 77, quindi gli anni diventano 62 anni e 7 mesi per i dipendenti e 63 anni e 78 mesi per gli autonomi;
- pari a 2 anni, se il lavoro è stato svolto per un numero totale di giornate compreso tra 64 e 71, ovvero si devono raggiungere 63 anni e 7 mesi, se dipendenti, e 64 anni e 7 mesi, se autonomi.
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Lavori usuranti pensione anticipata: ultime notizie
Nell’ipotesi in cui dovesse essere più redditizia, i lavoratori che hanno svolto lavori usuranti hanno comunque la possibilità di andare in pensione con:
- la pensione anticipata ordinaria, la quale prevede 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, a prescindere dall’età anagrafica, con una finestra mobile di 3 mesi;
- la pensione di vecchiaia, che prevede l’aver maturato 67 anni di età e 20 di contributi.
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Elenco lavori usuranti INPS
I lavori usuranti che permettono di andare in pensione in anticipo erano unicamente i seguenti prima della riforma delle pensioni 2022:
- addetti alla concia di pelli e pellicce;
- addetti ai servizi di pulizia;
- addetti spostamento merci e/o facchini;
- conducenti di camion o mezzi pesanti in genere;
- conducenti treni e personale viaggiante in genere;
- guidatori di gru o macchinari per la perforazione nelle costruzioni;
- infermieri o ostetriche che operano su turni;
- maestre/i di asilo nido e scuola dell’infanzia;
- operai edili o manutentori di edifici;
- operatori ecologici e tutti coloro che si occupano di separare o raccogliere rifiuti;
- addetti all’assistenza di persone non autosufficienti;
- lavoratori marittimi;
- pescatori;
- operai agricoli
- operai siderurgici.
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Lavori usuranti e gravosi: differenze
I lavori gravosi e i lavori usuranti sono, non solo per definizione, differenti. I lavori gravosi, infatti, sono elencati nella Tabella A del DM 5 febbraio 2018 o nell’allegato 3 della legge 234 del 2021, ovvero sono stati introdotti dalla legge di stabilità del 2017.
In pratica, i lavori gravosi permettono di andare in pensione con APE sociale. Vi rientrano, per esempio le seguenti attività:
- professori di scuola primaria, pre–primaria e professioni assimilate;
- tecnici della salute;
- addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate;
- professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali;
- operatori della cura estetica;
- professioni qualificate nei servizi personali ed assimilati;
- artigiani, operai specializzati, agricoltori;
- conduttori di impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali;
- operatori di impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli;
- conduttori di forni ed altri impianti per la lavorazione del vetro, della ceramica e di materiali assimilati;
- conduttori di impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta;
- operatori di macchinari e di impianti per la raffinazione del gas e dei prodotti petroliferi, per la chimica di base e la chimica fine e per la fabbricazione di prodotti derivati dalla chimica;
- conduttori di impianti per la produzione di energia termica e di vapore, per il recupero dei rifiuti e per il trattamento e la distribuzione delle acque;
- conduttori di mulini e impastatrici;
- conduttori di forni e di analoghi impianti per il trattamento termico dei minerali;
- operai semi qualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio;
- operatori di macchinari fissi in agricoltura e nell’industria alimentare.
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Lavori usuranti e gravosi – Domande frequenti
I lavori usuranti che permettono di andare in pensione in anticipo sono stati ampliati di recente: leggi le ultime notizie in merito.
Nel 2022, sono state aggiunte ulteriori mansioni e attività lavorative: considerate lavori usuranti, ai sensi di quanto previsto dal decreto legislativo 67/2011.
Per poter andare in pensione anticipata per un lavoro usurante, si devono rispettare specifici requisiti, come un’età contributiva di 35 anni e un’età anagrafica che varia in relazione alla mansione svolta.
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