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Cosa devo fare se ricevo una lettera di separazione?

Cosa fare se arriva una lettera di separazione dall'avvocato? Cosa contiene e quali sono i passi successivi da compiere? Quali le conseguenze della lettera? Scopri tutto nella nostra guida.

lettera di separazione
  • L’ordinamento interno conosce due tipi di separazione: consensuale e giudiziale.
  • La procedura di separazione ha inizio con la lettera di separazione, inviata dall’avvocato di uno dei coniugi.
  • Lo scopo della lettera di separazione è verificare se sia possibile procedere alla separazione consensuale.

La separazione consensuale, ad oggi, è la procedura più veloce per accedere al divorzio. Essa, in genere, è scelta ove le parti siano in buoni rapporti e non vi siano stati episodi di violenza o di tradimenti. La scelta di ricorrere a questa tipologia riduce significativamente i tempi, ma soprattutto i costi legali. 

Il primo step della procedura è costituito dalla lettera di separazione, che viene inviata dall’avvocato di uno dei coniugi. La lettera ha carattere informativo e serve a comprendere le intenzioni dell’altro coniuge.

Nel seguente articolo, ti spiegheremo più nel dettaglio a cosa serve e cosa contiene una lettera di separazione, anche per indirizzarti sulla strategia da seguire. Ti indicheremo, dunque, quali sono le tue possibilità qualora ne dovessi ricevere una.

Che cos’è una lettera di separazione?

La lettera di separazione ha principale scopo informativo, cioè serve ad informare l’altro coniuge dell’intenzione di avviare il procedimento di separazione. Dobbiamo, tuttavia, evidenziare che nella maggior parte dei casi essa precede il deposito del ricorso in tribunale.

Ne consegue che sia impiegata, non per superare la crisi coniugale, ma per tentare di procedere per vie non giudiziali. Si rammenta che la separazione può essere sia consensuale che giudiziale.

Essa è:

  1. consensuale quando si risolve in un’unica udienza innanzi al giudice, il quale convalida l’accordo già concluso tra le parti. I coniugi raggiungono un’intesa con l’ausilio degli avvocati. Non sorge alcuno scontro giudiziario, perché i coniugi hanno raggiunto un accordo sulle decisioni che riguardano la separazione, quindi, assumono ogni decisione su come gestire la crisi;
  2. giudiziale: questa avviene ove i coniugi non giungano ad un accordo e può essere richiesta da entrambi i coniugi o uno solo di essi. In questo caso, l’avvocato dell’interessato deposita un ricorso in tribunale e inizia il procedimento che conduce alla composizione della crisi.

Approfondisci l’argomento leggendo anche: Rito unico separazione e divorzio

Tramite la lettera di separazione, l’avvocato tenta la strada della separazione consensuale, che consente di contenere le spese e ridurre i tempi per ottenere il divorzio. La procedura consensuale consente di accedere al divorzio dopo 6 mesi, mentre per avviare la procedura di divorzio in caso di separazione giudiziale è necessario almeno 1 anno.

La lettera di separazione non è un atto formale, dovuto per legge. È una prassi che permette di verificare se sia possibile procedere in via consensuale.

Potresti anche essere interessato a: Assegno di mantenimento per i figli disabili maggiorenni: quando spetta?

conseguenza lettera di separazione
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Cosa contiene la lettera di separazione?

La lettera di separazione, come evidenziato nel precedente paragrafo, ha contenuto in prevalenza informativo, in quanto ha proprio lo scopo di informare il destinatario della volontà di chiedere la separazione, invitandolo a prendere contatti con l’avvocato.

Potrebbe essere meno pacifica laddove vi siano state situazioni di violenza domestica o ricorrano condizioni per l’addebito. L’avvocato potrebbe anche indicare un termine per prendere contatti, oltre il quale provvederà ad avviare il procedimento per la separazione giudiziale. Il termine è, in genere, di tre giorni, ma non è perentorio, quindi è possibile contattare l’avvocato anche dopo, sebbene sia preferibile contattarlo il prima possibile.

Tale operazione può anche essere compiuta tramite il proprio rappresentante legale. Ciascun coniuge può essere rappresentato e assistito da un avvocato, anche ove si decida di ricorrere alla separazione consensuale. 

Ti consigliamo anche: Separazione coppia di fatto con figli: mantenimento e affido

Lettera di separazione: cosa fare se la ricevi

La prima cosa da fare se si riceve una lettera di separazione è valutare con calma la situazione e decidere come muoversi. Se la lettera giunge inaspettata ,potrebbe essere utile un colloquio alla presenza dell’avvocato.

La prima cosa da fare, in ogni caso, è decidere se farsi assistere da un legale e successivamente contattate l’avvocato che ha inviato la lettera, per comprendere lo stato dei fatti.

La lettera indica un termine, come dicevamo, non perentorio per contattare l’avvocato che ha inviato la lettera, tuttavia, è preferibile rispettarlo.

Approfondisci l’argomento leggendo anche: Assegno mantenimento: come viene determinato?

Devo nominare un avvocato?

Non è necessario, in questa fase, nominare un avvocato, sebbene, anche in questo caso, sia preferibile, in quanto ti consentirebbe di capire quali siano i vari step che potrebbero seguire la lettera di separazione.  

Potresti anche decidere di nominare un avvocato comune con il tuo ex partner, scelta che potrebbe semplificare la fase della separazione consensuale. Nel caso si decida per la separazione giudiziale, dovrai invece nominare un tuo avvocato, con un aumento significativo dei costi per la separazione e il divorzio.

Per approfondimenti puoi leggere il nostro articolo sulla separazione consensuale e la separazione consensuale in Comune

separazione consensuale come funziona

Cosa fare se non ci si può permettere un avvocato?

Se non puoi permetterti un avvocato, puoi ricorrere al c.d. gratuito patrocinio. Forse non sai che lo Stato sostiene coloro che hanno un reddito basso, consentendo comunque di accedere all’assistenza legale. In casi simili, le spese legali saranno sostenute dallo Stato stesso. 

Possono accedere al gratuito patrocinio:

  • il titolare  di un reddito annuo imponibile, risultante dall’ultima dichiarazione, non superiore a € 11.746,68 (d.m. 23 luglio 2020 in GU n. 24 del 30 gennaio 2021);
  • i cittadini italiani;
  • gli stranieri, regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale al momento del sorgere del rapporto o del fatto oggetto del processo da instaurare;
  • gli apolidi;
  • gli enti o associazioni che non perseguano fini di lucro e non esercitino attività economica.

Ti consigliamo anche di leggere: La convivenza prematrimoniale rileva ai fini della quantificazione dell’assegno di divorzio?

Lettera di separazione: cosa succede all’incontro con l’avvocato?

Lo scopo della lettera dell’avvocato è quello di trovare un accordo e procedere alla separazione consensuale. Le parti si incontreranno quindi in presenza dell’avvocato o dei propri avvocati. Cosa ti aspetta in questa fase?

Tale incontro, in genere, è molto tranquillo, anche se molto dipende dai rapporti che intercorrono tra i coniugi. L’incontro è un’occasione per confrontarsi e per individuare la strategia da seguire per giungere ad un eventuale accordo che abbia ad oggetto le condizioni della separazione.

Tali condizioni producono effetti solo fino al successivo divorzio, quindi, se accetti delle condizioni non sei definitivamente vincolato ad esse.

TI consigliamo anche di leggere: Separazione dei coniugi: come si fa, come funziona e quanti tipi ne esistono

Lettera di separazione – Domande frequenti

A cosa serve la lettera di separazione?

L’avvocato invia la lettere di separazione, in primo luogo, per comunicare l’intenzione dell’assistito e, in secondo luogo, per verificare se è possibile ricorrere alla procedura consensuale di separazione.

Cosa contiene la lettera di separazione?

La lettera di separazione contiene, in maniera sintetica, le ragioni che hanno indotto il coniuge a procedere per la separazione e un termine entro il quale contattata l’avvocato mittente.

Cosa fare se non si ha la facoltà economica per nominare un avvocato?

Se non si ha la possibilità economica di nominare e retribuire un avvocato, si può accedere al gratuito patrocinio a spese dello Stato.

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Avv. Clelia Tesone
Avvocato civilista
Laureatasi in Giurisprudenza con la votazione di 110 e Lode presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e con approfondita conoscenza delle materie del Diritto Civile e del Diritto Amministrativo. Ha brillantemente conseguito l’abilitazione alla professione di avvocato, a seguito dell’espletamento della pratica forense in diritto civile e il tirocinio ex art. 73 d.l. 69/2013 presso la Procura della Repubblica di Napoli Nord.
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