Indennità di maternità lavoratrici autonome 2022: come funziona

Il preavviso dimissioni è il periodo di tempo che intercorre tra il momento in cui un dipendente comunica al datore di lavoro le sue intenzioni di dimettersi e il giorno in cui effettivamente termina il rapporto di lavoro.
Il periodo di preavviso in caso di dimissioni è disciplinato dall’articolo 2118 del Codice Civile, nel quale si legge che ogni lavoratore con un contratto di lavoro subordinato può recedere dal proprio contratto di lavoro dandone preavviso nel rispetto dei termini e nei modi stabiliti dagli usi o secondo equità.
Il preavviso deve essere rispettato, pena una sanzione o una decurtazione dello stipendio, sia nel caso di dimissioni volontarie da parte del dipendente, sia nel caso di licenziamento deciso dal datore di lavoro.
I tempi di preavviso per dimissioni sono indicati:
In questa guida sono contenute maggiori informazioni in merito ai tempi di preavviso e sono elencati quelli relativi ad alcuni dei contratti di lavoro maggiormente diffusi in Italia, ovvero: il contratto metalmeccanico, quello del commercio, quello del terziario, quello degli studi professionali.
Il preavviso nel caso di dimissioni volontarie è uno strumento di tutela a favore del datore di lavoro che, in questo modo, potrà disporre di un periodo di tempo per poter scegliere, assumere e occuparsi della formazione di uno nuovo dipendente.
Qual è la procedura da seguire nel caso in cui si volessero dare le dimissioni volontarie e avviare la risoluzione consensuale del contratto di lavoro? Dal 12 marzo del 2016, con l’introduzione del Jobs Act, le dimissioni volontarie possono essere rassegnate esclusivamente online.
Una delle regole che di solito si applica alla maggior parte dei CCNL consiste nel fatto che il periodo di preavviso decorre o dal 1° giorno o dal 16° giorno di ogni mese. Si tratta di una regola di estrema importanza, da tenere in forte considerazione.
Ecco un esempio per capire meglio il funzionamento della decorrenza:
Nei giorni di preavviso non vengono inoltre conteggiati i giorni di assenza dovuti a malattie, ferie, infortuni, maternità: in tutti questi casi, il periodo di preavviso riparte dal giorno in cui il dipendente ricomincia a lavorare.
Leggi anche: “Dimissioni immediate: come funzionano“.
Come anticipato, il numero di giorni da rispettare nel caso di dimissioni volontarie varia in relazione a fattori differenti, quali per esempio:
Mentre nel caso di licenziamento, il datore di lavoro è tenuto a fornire delle motivazioni specifiche, che devono rispettare quanto stabilito dalla legge, per poter risolvere il contratto di lavoro, il dipendente può scegliere di dimettersi in qualsiasi momento, senza dover giustificare le motivazioni alla base della sua decisione.
In genere, i tempi di preavviso relativi alle dimissioni sono la metà di quelli previsti per il licenziamento, quindi prendendo in considerazione un contratto di lavoro part-time e uno full time e l’anzianità del lavoratore, a grandi linee i tempi di preavviso sono i seguenti:
I singoli CCNL sono comunque caratterizzati da tempi di preavviso differenti, in base al modo in cui sono suddivise le fasce dei lavoratori e in relazione alle qualifiche professionali. Nelle tabelle presenti nei prossimi paragrafi sono stati riportati i tempi di preavviso relativi ai seguenti contratti:
Anni di servizio | Livello | Giorni di preavviso |
5 anni | I categoria professionale | 7 giorni |
5 anni | II e III categoria professionale | 10 giorni |
5 anni | IV e V categoria professionale | 1 mese e 15 giorni |
5 anni | VI e VII categoria professionale | 2 mesi |
dai 5 ai 10 anni | I categoria professionale | 15 giorni |
dai 5 ai 10 anni | II e III categoria professionale | 20 giorni |
dai 5 ai 10 anni | IV e V categoria professionale | 2 mesi |
dai 5 ai 10 anni | VI e VII categoria professionale | 3 mesi |
Oltre i 10 anni | I categoria professionale | 20 giorni |
Oltre i 10 anni | II e III categoria professionale | 1 mese |
Oltre i 10 anni | IV e V categoria professionale | 2 mesi e 15 giorni |
Oltre i 10 anni | VI e VII categoria professionale | 4 mesi |
Anni di servizio | Livello | Giorni di preavviso |
5 anni | I livello | 45 giorni |
5 anni | II e III livello | 20 giorni |
5 anni | IV e V livello | 15 giorni |
5 anni | VI e VII livello | 10 giorni |
5 anni | Operatori di vendita | 30 giorni |
dai 5 ai 10 anni | I livello | 60 giorni |
dai 5 ai 10 anni | II e III livello | 30 giorni |
dai 5 ai 10 anni | IV e V livello | 20 giorni |
dai 5 ai 10 anni | VI e VII livello | 15 giorni |
dai 5 ai 10 anni | Operatori di vendita | 45 giorni |
Oltre i 10 anni | I livello | 90 giorni |
Oltre i 10 anni | II e III livello | 45 giorni |
Oltre i 10 anni | IV e V livello | 30 giorni |
Oltre i 10 anni | VI e VII livello | 15 giorni |
Oltre i 10 anni | Operatori di vendita | 60 giorni |
Anni di servizio | Livello | Giorni di preavviso |
5 anni | Quadri e I livello | 60 giorni |
5 anni | II e III livello | 30 giorni |
5 anni | IV e V livello | 20 giorni |
5 anni | VI e VII livello | 15 giorni |
dai 5 ai 10 anni | Quadri e I livello | 90 giorni |
dai 5 ai 10 anni | II e III livello | 45 giorni |
dai 5 ai 10 anni | IV e V livello | 30 giorni |
dai 5 ai 10 anni | VI e VII livello | 20 giorni |
Oltre i 10 anni | Quadri e I livello | 120 giorni |
Oltre i 10 anni | II e III livello | 60 giorni |
Oltre i 10 anni | IV e V livello | 45 giorni |
Oltre i 10 anni | VI e VII livello | 20 giorni |
Anni di servizio | Livello | Giorni di preavviso |
5 anni | Quadri e I livello | 75 giorni |
5 anni | II livello | 60 giorni |
5 anni | III livello | 28 giorni |
5 anni | IV livello | 15 giorni |
5 anni | V livello | 10 giorni |
dai 5 ai 10 anni | Quadri e I livello | 105 giorni |
dai 5 ai 10 anni | II livello | 90 giorni |
dai 5 ai 10 anni | III livello | 35 giorni |
dai 5 ai 10 anni | IV livello | 25 giorni |
dai 5 ai 10 anni | V livello | 15 giorni |
Oltre i 10 anni | Quadri e I livello | 135 giorni |
Oltre i 10 anni | II livello | 120 giorni |
Oltre i 10 anni | III livello | 42 giorni |
Oltre i 10 anni | IV livello | 30 giorni |
Oltre i 10 anni | V livello | 25 giorni |
Il periodo di preavviso non è previsto:
Nel contratto di lavoro tempo determinato, non è previsto alcun recesso anticipato, quindi non è previsto neanche un preavviso. In questo caso, il rapporto può concludersi prima della scadenza solo in caso di accordo tra le parti o di dimissioni per giusta causa.
In mancanza di giusta causa, se il lavoratore deciderà di dimettersi, il datore di lavoro avrà il diritto di chiedere un risarcimento che corrisponderà al periodo che manca alla conclusione del contratto.
I giorni di preavviso variano in relazione al contratto collettivo nazionale e al tipo di inquadramento del lavoratore: clicca per avere maggiori dettagli in merito.
Sarà possibile dimettersi da un contratto a tempo indeterminato senza dover fornire giustificazioni se si rispetta il periodo di preavviso previsto dal proprio contratto.
Se il lavoratore non rispetta il periodo di preavviso nei termini previsti dalle condizioni del suo contratto di lavoro, il datore di lavoro ha il diritto a richiedere un’indennità di mancato preavviso, che corrisponde ai giorni del periodo di preavviso non lavorati.