Invito a presentarsi in caserma dai Carabinieri o dalla Polizia: cosa fare?
Quali sono i casi in cui si è obbligati a presentarsi in caserma dopo aver ricevuto un invito da Polizia o Carabinieri e cosa si può rischiare se ci si dovesse rifiutare di farlo.
Ti è arrivata all’improvviso una notifica da parte dei Carabinieri o della Polizia a presentarti in caserma. Nonostante tu sia tranquillo, perché non hai fatto nulla di male, questo avviso ti ha procurato non poco turbamento.
Quali sono i motivi per i quali potresti aver ricevuto questo genere di invito? Cosa dovresti fare se non hai intenzione di presentarti, a prescindere dalla tua motivazione personale? In quali casi potresti rischiare qualcosa?
Possiamo dirti fin da subito che ci sono tre motivi per i quali potresti ricevere un invito a comparire davanti agli agenti:
- le forze dell’ordine vogliono sentirti in modo informale;
- sei stato chiamato come persona informata sui fatti perché, per esempio, sei stato testimone di un reato;
- sarai sottoposto a un interrogatorio.
Vediamo di seguito cosa cambia in relazione ai tre casi citati e quando è obbligatorio presentarsi in caserma in base a quanto stabilito dalla legge.
1. Convocazione informale: come funziona
La prima ipotesi che si potrebbe verificare è quella in cui la polizia ti convoca, per esempio al telefono, per fare due chiacchiere. Un invito che avviene al telefono rappresenta, generalmente, una convocazione informale.
Questo caso specifico non è conseguenza di un reato che hai, presumibilmente, commesso. Le Forze dell’ordine potrebbero essere state informate da qualcuno in merito a un tuo comportamento fastidioso o a una tua mancanza, e ti stanno contattando per avere maggiori chiarimenti in merito.
Per esempio, un vicino di casa potrebbe essersi andato a lamentare con i Carabinieri per i rumori molesti provenienti dal tuo appartamento, oppure un ex moglie potrebbe aver chiesto l’intervento delle Forze dell’ordine perché non stai rispettando i giorni in cui dovresti stare con i tuoi figli.
Dato che in casi simili non c’è stata nessuna denuncia nei tuoi confronti, in realtà, dal punto di vista giuridico non esiste un obbligo per il quale dovrai necessariamente andare a parlare con le Forze dell’ordine – anche se è comunque fortemente consigliato farlo perché l’errore non riparato di oggi potrebbe trasformarsi nella denuncia di domani.
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2. Cosa significa essere persona informata sui fatti
In secondo luogo, le Forze dell’Ordine potrebbero voler parlare con te in quanto persona informata sui fatti. Potresti infatti essere venuto a conoscenza di un evento delittuoso, oppure essere stato testimone di un crimine.
In qualità di testimone, la legge prevede che tu sia obbligato a presentarti presso il commissariato di Polizia. Se ti rifiuti di farlo, stai violando quanto previsto dall’art. 650 del codice penale – inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.
Questo articolo recita che:
Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 206.
Qualora ti dovessi rifiutare di testimoniare presentandoti presso le Forze dell’Ordine, ai sensi dell’art. 378 del codice di procedura penale, potresti essere costretto con la forza a recarti negli uffici della polizia e, in caso di processo, anche in tribunale per fornire la tua testimonianza – si parla di accompagnamento coattivo.
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3. Interrogatorio di polizia: devo presentarmi?
L’ultimo caso che potrebbe verificarsi è quello in cui la Polizia o i Carabinieri ti convocano per un interrogatorio. Anche in questa ipotesi, avrai l’obbligo di presentarti e di rispondere alla domande che ti saranno poste.
Potrai comunque convocare un avvocato e rifiutarti di rispondere alle domande. Quello che invece non devi assolutamente fare è mentire, perché potresti ricevere una denuncia penale per le tue falsità.
Mentire alla Polizia è, infatti, un reato tutte le volte in cui le informazioni false contenute nelle proprie dichiarazioni riguardino un crimine. Potresti essere accusato di favoreggiamento personale, falsa testimonianza o falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale.
Anche in questo caso, qualora ti rifiutassi di parlare con la Polizia dal vivo, scatterebbe l’accompagnamento coattivo. Si consiglia, pertanto, di trovare un bravo avvocato e di presentarsi presso gli uffici della Polizia.
Quali sono i motivi per cui i carabinieri vengono a casa?
Un caso ancora diverso che riguarda i rapporti con le Forze dell’Ordine che ci piacerebbe trattare è quello in cui i Carabinieri si presentano, all’improvviso, presso la propria abitazione.
Uno dei motivi per cui potresti trovarti con le Forze dell’Ordine dietro la porta di casa è la perquisizione, attività con la quale si va alla ricerca del corpo del reato o di altri elementi relativi a un crimine già commesso. La perquisizione, però, è legittima solo in presenza di un mandato, ovvero l’autorizzazione derivante dal decreto emesso dal giudice.
La perquisizione senza mandato è possibile soltanto in situazioni particolarmente gravi, oppure nell’ipotesi in cui si stia indagando per reati quali lo spaccio di droga o la detenzione illegittima di armi, o ancora nei casi di flagranza di reato, per catturare un detenuto evaso o di un’operazione mirante a sgominare un’associazione mafiosa.
I Carabinieri potrebbero poi presentarti a casa:
- per effettuare un’ispezione, che a differenza della perquisizione rappresenta soltanto un’attività di osservazione, in genere successiva a un crimine, che ha proprio l’obiettivo di facilitare le indagini;
- per procedere con l’accompagnamento coattivo;
- per recapitare una notifica a una persona indagata o imputata, o per comunicare un’informazione importante riguardante un familiare (si pensi a qualcuno morto in un incidente stradale) o il proprio vicino;
Nei primi casi citati, quindi per una perquisizione, un’ispezione o accompagnamento coattivo, le Forze dell’Ordine avrebbero anche il diritto di entrare in casa con la forza. Negli altri casi, si potrebbe anche non aprire, ma la comunicazione si intenderebbe comunque perfezionata.
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Invito a presentarsi in Caserma – Domande frequenti
Si potrebbe essere convocati dalla Forze dell’Ordine per tre motivi: un chiarimento informale, una richiesta di testimonianza rispetto a un crimine, un interrogatorio.
In caso di interrogatorio o qualora fossi persona informata sui fatti, le Forze dell’Ordine potrebbero portarti in caserma in modo coattivo.
Nell’ipotesi in cui un indagato o di persona a conoscenza di notizie importanti si rifiutasse di farsi identificare o si sospetti che abbia fornito generalità false, potrebbe essere portato in caserma per un tempo non superiore alle 12 ore.
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