Che differenza c’è tra arresto in flagranza e fermo?
Cosa vuol dire "in stato di fermo"? Quando è previsto l'arresto e quando i Carabinieri possono arrestare? Analizziamo quali sono le differenze tra queste due misure pre-cautelari.
- I termini arresto e fermo vengono spesso utilizzati come sinonimi: in realtà si tratta di due istituti giuridici differenti.
- Sebbene ci siano delle affinità in quanto sono entrambe misure pre-cautelari che limitano la libertà di una persona sospettata o colta in flagranza di un reato, arresto e fermo sono diversi sia in termini di finalità perseguite, sia in termini di applicazione.
Qual è la differenza tra arresto e fermo? Quali sono i presupposti e le condizioni che portano una persona al fermo e all’arresto da parte della polizia giudiziaria?
In questa guida potrai trovare le informazioni sulla differenza tra fermo e arresto, ma anche sulle misure cautelari e pre-cautelari, sulla durata dello stato di fermo, sulla flagranza di reato e sul funzionamento dell’udienza di convalida da parte di un giudice.
Prima di passare alla differenza che esiste tra l’arresto e il fermo è bene introdurre alcuni concetti basilari, ovvero: cosa sono le misure cautelari e le misure pre-cautelari, e cos’è la flagranza di reato.
- Misure cautelari: cosa sono
- Misure pre-cautelari: cosa sono
- Flagranza di reato: cos’è
- Differenza tra arresto e fermo
- Arresto: cos’è, presupposti e tipologie di reato
- Stato di fermo: significato, durata e presupposti
- Cosa succede dopo l’arresto o il fermo: l’interrogatorio
- Dopo la convalida dell’arresto o del fermo cosa succede?
Misure cautelari: cosa sono
Per comprendere al meglio la differenza tra fermo e arresto è bene capire il concetto di misure cautelari durante un processo penale. Il procedimento penale nel nostro Paese è un processo lungo e articolato che inizia quando alla Procura della Repubblica arriva la notizia di reato e si conclude con la sentenza di assoluzione o condanna.
Le misure cautelari servono proprio a evitare che durante il processo penale, in considerazione della sua lunghezza e complessità, l’imputato si sottragga alla giustizia o commetta altri crimini.
Le misure cautelari vengono richieste dal magistrato del Pubblico Ministero, servono a limitare la libertà dell’imputato o dell’indagato e possono essere:
- personali, se coinvolgono la persona;
- reali, ovvero quando si applicano sui beni dell’imputato.
Nella pratica possono consistere:
- nella custodia cautelare in carcere;
- negli arresti domiciliari;
- nell’obbligo di dimora;
- nel divieto di avvicinarsi ai luoghi che frequenta la persona lesa.
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Misure pre-cautelari: cosa sono
Accanto alle misure cautelari, ci sono poi le misure pre-cautelari: l’arresto e il fermo sono proprio due misure pre-cautelari. La differenza principale tra le due consiste nel fatto che:
- le misure cautelari devono essere disposte dall’autorità giudiziaria con ordinanza;
- le misure pre-cautelari precedono le misure cautelari, dunque non prevedono l’intervento del giudice.
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Flagranza di reato: cos’è
La flagranza di reato consiste nel momento in cui un individuo viene colto nell’atto di commettere un reato che lo porta ad essere perseguito dalla polizia giudiziaria, oppure direttamente da chi ha subito il reato.
Nei casi in cui qualcuno venga scoperto nel momento che precede il reato vero e proprio, oppure in quello immediatamente successivo, si parla di quasi-flagranza. L’arresto è previsto sia in caso di flagranza di reato, sia di quasi-flagranza.
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Differenza tra arresto e fermo
Passiamo al nocciolo della questione: qual è la differenza tra arresto e fermo? A cambiare sono i presupposti sui quali le misure pre-cautelari poggiano. L’arresto può avvenire soltanto in una situazione di flagranza di reato, o di quasi-flagranza, e viene disposto dalla polizia giudiziaria.
Il fermo si applica nel caso in cui ci siano gravi indizi di colpevolezza, quale misura pre-cautelare per evitare che l’indagato possa scappare e fuggire alla legge. Viene disposto dal magistrato del Pubblico Ministero (raramente dalla polizia). Sia il fermo sia l’arresto sono due misure provvisorie, che necessitano della convalida da parte del giudice entro le 48 ore successive.
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Arresto: cos’è, presupposti e tipologie di reato
In base a quanto detto finora, l’arresto consiste nella cattura di una persona che viene colta in flagranza di reato, oppure di quasi-flagranza. Gli agenti della polizia giudiziaria possono procedere senza dover attendere il permesso del giudice e bloccare subito il responsabile del misfatto. Per questo motivo, l’arresto in flagranza di reato si differenzia dagli arresti domiciliari che, in quanto misura cautelare, devono essere disposti dal giudice, impedendo all’imputato di allontanarsi dalla propria abitazione.
L’arresto in flagranza di reato può essere eseguito anche da un privato cittadino nei casi consentiti, come in quello dei delitti perseguibili d’ufficio, in base all’art. 383 c.p.p. In questo caso sarà necessario allertare subito la polizia giudiziaria, consegnando l’arrestato e tutto ciò che costituisce il corpo del reato. La polizia redigerà un verbale di consegna, rilasciandone una copia.
Il presupposto per procedere con l’arresto in flagranza è che il reato commesso da qualcuno sia particolarmente grave. Per reati gravi si intendono quelli per i quali la legge stabilisce:
- la pena dell’ergastolo;
- una reclusione non inferiore a cinque anni nel minimo e a vent’anni nel massimo.
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Reati per cui è previsto l’arresto obbligatorio
È un reato grave:
- l’omicidio;
- la concussione;
- la devastazione e il saccheggio;
- la strage;
- la riduzione in schiavitù;
- la prostituzione minorile;
- la pornografica minorile;
- lo sfruttamento della prostituzione minorile;
- la violenza sessuale e la violenza sessuale di gruppo;
- gli atti sessuali con minorenni;
- il furto aggravato;
- il furto in abitazione e il furto con strappo;
- la rapina e l’estorsione;
- la ricettazione aggravata;
- lo spaccio di droga.
Nei casi elencati la polizia ha l’obbligo di arresto in flagranza di reato: si parla di arresto obbligatorio in flagranza.
Arresto facoltativo
Ci sono poi i casi meno gravi dove non è tenuta all’arresto: si parla in questi casi di arresto facoltativo in flagranza.
Ne fanno parte reati quali:
- furto semplice;
- corruzione;
- violenza o minaccia a un pubblico ufficiale;
- lesione personale;
- violenza domestica;
- violazione di domicilio.
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Stato di fermo: significato, durata e presupposti
In cosa consiste il fermo? Il fermo, definito fermo di indiziato di delitto, non presuppone lo stato di flagranza: il Pubblico Ministero dispone il fermo dell’indiziato e dà ordine alla polizia giudiziaria di eseguirlo nel caso di grave sospetto nei confronti di un indiziato, in particolar modo qualora ritenesse molto probabile il pericolo di fuga.
Per legge, il fermo si applica alle persone indiziate di un delitto per il quale è previsto è l’ergastolo, oppure la reclusione non inferiore a due anni nel minimo e a sei anni nel massimo.
Tra i delitti che rientrano in tali categoria, ci sono per esempio:
- i delitti commessi per scopi di terrorismo;
- i delitti di eversione dell’ordine democratico;
- delitti che riguardano le armi da guerra e gli esplosivi.
Nel caso di possesso di documenti falsi o di altri elementi che possano far pensare a una fuga immediata da parte del sospettato, la polizia può procedere con il fermo e poi attendere il provvedimento da parte del Pubblico Ministero.
Quanto dura lo stato di fermo? Il fermo, così come l’arresto, può avere una durata massima di 96 ore: la fase successiva consiste nella convalida da parte del giudice.
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Cosa succede dopo l’arresto o il fermo: l’interrogatorio
In seguito all’arresto o al fermo di una persona colta in flagranza di reato o gravemente sospettata, accade che:
- il Pubblico Ministero riceva la notizia che la misura pre-cautelare è stata eseguita, entro 24 ore;
- entro le 24 ore a sua disposizione, la polizia giudiziaria invii il verbale di arresto o di fermo;
- la persona arrestata o fermata riceva una comunicazione scritta attraverso la quale venga informata sui suoi diritti;
- venga informato della misura pre-cautelare anche il difensore di fiducia nominato o quello di ufficio che è stato designato dal Pubblico Ministero.
Il nome del difensore di fiducia, il giorno, l’ora e il luogo in cui l’arresto o il fermo sono stati eseguiti e i motivi per i quali la misura pre-cautelare è stata applicata sono contenuti all’interno del verbale. Il Pubblico Ministero inizia allora con l’interrogatorio dell’arrestato o del fermato, che può anche avvalersi della facoltà di non rispondere.
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Dopo la convalida dell’arresto o del fermo cosa succede?
Nelle 48 ore successive all’arresto o al fermo, a meno che non abbia deciso di liberare l’imputato, il Pubblico Ministero richiede la convalida di arresto o di fermo al giudice per le indagini preliminari. Ha così luogo l’udienza di convalida, che deve avvenire entro le 48 ore successive alla ricezione della richiesta.
L’udienza di convalida si svolge in Camera di Consiglio, alla presenza del difensore:
- se il giudice attesta che la misura pre-cautelare sia stata eseguita in modo legittimo, procede allora con la convalida di ordinanza;
- il Pubblico Ministero e l’arrestato possono fare ricorso per Cassazione contro tale ordinanza;
- in questa fase, il giudizio può decidere di applicare una misura di tipo cautelare, come per esempio gli arresti domiciliari;
- in alternativa, il giudice può decretare la liberazione dell’imputato.
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Arresto e fermo differenza – Domande frequenti
Il fermo, o l’arresto, non possono avere una durata superiore alle 96 ore. Nelle prime 24 ore la polizia ha il dovere di dare notizia dell’arresto o del fermo al Pubblico Ministero, che ha a sua volta 48 ore di tempo per chiedere al giudice la convalida della misura pre-cautelare applicata.
Una persona che si trova in stato di fermo non può lasciare il Paese né rendersi irreperibile alle forze dell’ordine.
La convalida di arresto rende legittima l’applicazione delle misure pre-cautelari a un imputato che ha commesso un reato, il quale diventa dunque punibile con una misura cautelare.
Arresto e fermo sono due misure pre-cautelari: per saperne di più leggi la nostra guida sulla differenza tra fermo e arresto.
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