Quanti soldi si possono donare senza atto notarile?
Le donazioni sono un atto dispositivo posto in essere per spirito di liberalità, che richiedono la presenza del notaio. Quando non serve l'atto notarile per porre in essere una donazione? Scoprilo nella nostra guida.
- La donazione è un contratto che ha come principale funzione quella di arricchire il donatario con contestuale depauperamento del donante.
- Può avere ad oggetto sia denaro sia altri beni, essere ad effetti reali o ad effetti obbligatori.
- Non vi sono limiti di valore all’oggetto della donazione, ma, a seconda della somma o del valore del bene, cambia la forma del contratto.
Il contratto di donazione è un atto posto in essere per spirito di liberalità. Dunque, spesso, si dice che sia un contratto a causa debole, perché non realizza uno scambio economico tra le parti, ma solo una di esse, il donatario, è arricchito.
Proprio per questa ragione, il legislatore prevede una serie di limitazioni. Queste non riguardano le somme che possono essere donate, ma la forma della donazione.
Nel seguente articolo, ti spiegheremo cos’è la donazione. Ti indicheremo i limiti, quando si parla di donazione di modico valore e quando di donazione solenne. Infine, ti diremo anche quali sono le differenze da un punto di vista fiscale.
Che cos’è la donazione?
L’art. 769 c.c. definisce la donazione come un contratto con il quale una parte, per spirito di liberalità, arricchisce l’altro, disponendo a favore di questo di un suo diritto, o assumendo verso lo stesso un’obbligazione.
Oggetto della donazione può essere qualunque bene presente nel patrimonio di un soggetto, mentre non possono essere oggetto di donazioni cose future. Si discute, invece, se sia ammissibile la donazione di un bene altrui: in questo caso si tratterebbe della donazione obbligatoria, cioè il soggetto deve espressamente obbligarsi ad acquistare un bene altrui.
Se, invece, tale donazione non evidenzi la natura obbligatoria, allora, il negozio è nullo per difetto di causa, giacché la donazione non realizza l’arricchimento, con contestuale depauperamento del donante.
Elementi caratteristici della donazione sono:
- l’animus donandi, che consiste di attribuire ad altri un vantaggio patrimoniale senza esservi obbligati;
- l’arricchimento del donatario.
Nonostante parte della dottrina ravvisi nell’elemento soggettivo la causa del contratto, l’opinione prevalente ritiene che la causa consista proprio nell’arricchimento di altri, senza un corrispettivo.
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Caratteristiche del contratto di donazione
La donazione è un contratto:
- gratuito, in quanto all’impoverimento del donante non corrisponde un vantaggio economico;
- consensuale: in quanto si perfeziona con l’accordo delle parti, senza che sia necessaria la consegna del bene;
- traslativo o obbligatorio: normalmente consiste nel trasferimento di un diritto, tuttavia l’art, 769 c.c. prevede anche l’ipotesi in cui l’arricchimento di una parte deriva dall’assunzione di un’obbligazione;
- formale: giacché si richiede l’atto pubblico a pena di nullità, con la presenza irrinunciabile dei testimoni, salvo che si tratti di un’eccezione di modico valore o di quelle tipologie di donazioni per cui è prevista una forma alternativa;
- bilaterale: in quanto si perfeziona con l’accettazione del donatario, pertanto, fino a quando l’accettazione non è stata notificata al donante, sia questi che il donatario possono revocare la loro dichiarazione.
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Quanto denaro può essere donato?
La disciplina della donazione non pone dei limiti alle somme di denaro o al valore dei beni che possono essere donati. Tuttavia, a seconda dei casi, cambiano le modalità.
Normalmente, per donazioni che hanno ad oggetto beni immobili, è sempre necessaria la presenza del notaio e l’adozione di specifiche formalità, come la presenza dei testimoni.
Per quanto riguarda, invece, le somme di denaro, si distingue a seconda dell’entità dell’oggetto della donazione. Nei prossimi paragrafi, andremo a vedere quando si procede ad una donazione di modico valore di somme di denaro, che non necessariamente richiedono la forma solenne, e quando, invece, è necessaria la presenza del notaio.
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Donazioni di modico valore: cosa sono
Le donazioni di modico valore sono quelle donazioni che sono sottratte alla forma solenne, cioè non richiedono la partecipazione del denaro. Sono donazioni di tenue entità, quindi possono essere libere manifestazioni dell’animo.
Molto spesso, queste donazioni sono anche volte ad adempiere a doveri della morale, doveri familiari o usi. Per esempio, è una donazione di modico valore la consegna di un regalino tra fidanzati per specifiche ricorrenze.
Queste presentano specifiche caratteristiche:
- natura dell’oggetto, che è costituito da una cosa mobile (anche titoli al portatore o nominativi, restando, per questi ultimi, salva l’osservanza delle formalità prescritte per il loro trasferimento);
- tenuità di valore tenuto conto delle condizioni economiche del donante;
- effettiva tradizione del dono. Con ciò si intende la consegna del bene, che è richiesta dall’ordinamento giuridico come forma sensibile di trasferimento della proprietà, come effettiva esecuzione dell’obbligo sociale;
- tradizione, che può anche non essere quella effettiva, ben rivelandosi sufficiente, ai fini dell’art. 783, una tradizione virtuale che si realizzi, per esempio, mediante costituto possessorio. Questo istituto prevede che la cosa donata resti in possesso del donante; tuttavia, il donante dichiara di non esserne proprietario, ma di avere la materiale disponibilità del bene in qualità di detentore.
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Quando c’è la lieve tenuità?
Il problema che questa fattispecie pone è quello di stabilire quando c’è la tenue entità della donazione che giustifica la mancata adozione della forma solenne. La giurisprudenza non ha individuato uno specifico criterio, generalmente valevole, per stabilire se la donazione sia di tenue entità. Secondo la Cassazione, infatti, l’art. 783 c.c. trova applicazione in base alle circostanze concrete.
La modicità del valore della donazione deve essere valutata in rapporto alle condizioni economiche del donante. Importa che, sulla base della varia potenzialità economica di quest’ultimo, possa venire meno il carattere della modicità se quelle condizioni siano modeste, come, viceversa, può ricorrere quel carattere, se quelle condizioni siano particolarmente prospere.
Questo orientamento ha da sempre posto alcune criticità applicative, perché non garantisce adeguatamente la certezza dei rapporti giuridici. Proprio per questa ragione, nel corso degli anni, l’interprete ha parzialmente modificato questa posizione, assumendo una compromissoria.
La Cassazione ha sostenuto, più recentemente, che il giudice deve valutare la tenue entità in considerazione di due criteri:
- soggettivo, cioè in considerazione dell’effettiva capacità economica del donante;
- oggettivo, ossia il valore intrinseco del bene.
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Come si effettuano le donazioni non di modico valore?
Le donazioni non di modico valore hanno ad oggetto qualsiasi somma di denaro, purché sia rispettato il requisito formale. La solennità della forma è prescritta al fine di rendere l’autore dell’atto maggiormente consapevole dell’impegno economico che sta assumendo. Serve, come si suol dire, a rafforzare la causa del contratto.
Secondo il nostro ordinamento, infatti, una causa si intende forte quando è una causa di scambio, cioè vi è un ragionevole scambio economico tra le parti.
Un atto di liberalità può astrattamente apparire “irragionevole”, quindi, si richiede una forma solenne per “richiamare l’attenzione” dell’autore dell’atto sull’operazione economica che sta tentando di porre in essere.
La donazione deve essere redatta da notaio o da altro pubblico ufficiale legittimato ad attribuire al documento pubblica fede, dato che è richiesta “sotto pena di nullità“, quindi ad substantiam, la forma dell’atto pubblico (per combinato disposto degli artt. 782 e 2699 c.c.).
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Il diverso regime fiscale
Tra le due ipotesi di donazione – quella di modico valore e quella solenne – vi sono molteplici differenze, tra cui quella relativa al regime fiscale a cui sono sottoposte le due donazioni.
Per quanto riguarda le donazioni solenni, è applicata la c.d. tassa di donazione, che equivale alla tassa di successione. Infatti, in astratto, la donazione è considerata una sorta di anticipo di successione, quindi, anche da un punto di vista fiscale, devono essere previste delle specifiche garanzie.
L’imposta sulle donazioni prevede delle aliquote, che si applicano sulla somma donata, che cambiano anche in base al rapporto di parentela o affinità esistente tra il donante ed il donatario. Inoltre, sono previste specifiche franchigie al di sotto delle quali l’imposta non è dovuta.
Di seguito ti indicheremo le aliquote per ogni parente:
- 4% per il coniuge e i parenti in linea retta, da calcolare sul valore eccedente 1 milione di euro, per ciascun beneficiario;
- 6% per fratelli e sorelle, da calcolare sul valore eccedente 100mila euro, per ciascun beneficiario;
- 6% da calcolare sul valore totale (cioè senza alcuna franchigia), per gli altri parenti fino al quarto grado, affini in linea retta, affini in linea collaterale fino al terzo grado ;
- 8% da calcolare sul valore totale (cioè senza alcuna franchigia), per le altre persone.
Di seguito una tabella per schematizzare il regime delle imposte:
Soggetti | Franchigia | Aliquota |
---|---|---|
Coniuge e parenti in linea retta, genitori e i figli, anche naturali, i rispettivi ascendenti e discendenti in linea retta, gli adottanti e gli adottati, gli affiliati e gli affiliati | € 1.000.000 | 4% |
Fratelli e sorelle | € 100.000 | 6% |
Altri parenti fino al 4° grado, affini in linea retta e affini in linea collaterale fino al 3° grado | – | 6% |
Altri soggetti | – | 8% |
Persona portatrice di handicap | € 1.500.000 | 4%, 6%, o 8% a seconda del legame di parentela |
Per quanto riguarda le donazioni di modico valore, anche sotto questo profilo vi è una consistente differenze tra le due ipotesi di donazioni. Infatti, in questo caso, ove la donazione sia di lieve entità, il donatario non è tenuto a pagare alcuna imposta.
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Quanti soldi si possono donare senza atto notarile – Domande frequenti
Il legislatore non ha previsto un limite di denaro che può essere donato. Tuttavia, a seconda che si tratti di una donazione di modico valore o meno, cambia la forma.
La donazione solenne deve essere effettuata alla presenza del notaio e di due testimoni, mediante atto pubblico. La donazione di modico valore non richiede la forma solenne.
Una donazione si intende di modico valore a seconda delle capacità economiche del donante e del valore intrinseco della cosa donata.
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