Vai al contenuto

Reati tributari: quali sono, quando si configurano e come sono puniti

I reati tributari sono delitti che violano norme fiscali, i quali prevedono l’adempimento di specifici obblighi e l’omesso pagamento totale o parziale di tributi.

reati tributari quali sono
  • I reati tributari sono delitti che ledono interessi erariali, al fine di evadere le imposte o di consentire a terzi l’evasione.
  • Si possono dividere in delitti in materia di dichiarazione, delitti in materia di documentazione e delitti in materia di pagamento delle imposte.
  • I penale nel tributario scatta solo se si superano determinati importi definiti soglie di punibilità.

I reati tributari rappresentano una specifica categoria di comportamenti penalmente rilevanti, il cui fine ultimo è ledere gli interessi erariali, sottraendosi all’obbligo di partecipazione alla spesa pubblica, mediante la realizzazione di un illecito risparmio di imposta. Il reato tributario, dunque, realizza evasioni di tributi erariali.

Come qualsivoglia delitto, anche i reati tributari si configurano in presenza dell’elemento soggettivo e oggettivo. L’elemento soggettivo è rappresentato dal dolo specifico, ovvero dal conseguimento di un vantaggio economico illecito, attraverso la violazione delle normative fiscali. 

L’autore del reato tributario agisce al fine di evadere le imposte e di consentire a terzi l’evasione. Ai sensi dell’art. 1, D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74, il dolo specifico si intende comprensivo, rispettivamente, anche del fine di conseguire un indebito rimborso o il riconoscimento di un inesistente credito d’imposta, e del fine di consentirli a terzi.

L’elemento oggettivo è rappresentato dalla condotta penalmente rilevante, ovvero concretamente idonea a eludere l’adempimento degli obblighi tributari, diversa in relazione della fattispecie realizzata, di cui si dirà meglio di seguito.

A tali tipologie di reati è attribuita una particolare gravità, confermata dalla scelta del legislatore di prevedere pene detentive come la reclusione e misure cautelari di significativa invasività. Per tale motivo, in caso di contestazione per uno dei reati fiscali previsti dall’ordinamento, si consiglia di rivolgersi a un avvocato penalista, con specifiche competenze in materia tributaria.

Riforma dei reati tributari

I reati tributari sono disciplinati dal D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74, che nel corso degli anni ha subito importanti interventi di modifica. L’ultimo intervento normativo, in ordine di tempo, è rappresentato dal D.L. n. 124/2019, convertito dal D.Lgs. 87/2024, con il quale sono state attuate importanti modifiche a talune fattispecie delittuose, ai casi di non punibilità, alle circostanze attenuanti, al sequestro e alla confisca, nonché ai rapporti tra procedimenti penali e tributari.

I reati tributari si possono dividere in tre diverse macro categorie:

  1. delitti in materia di dichiarazione, che puniscono comportamenti posti in violazione di obblighi dichiarativi, al fine di garantire che il contenuto della dichiarazione corrisponda al vero. In tale categoria rientrano la dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, la dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici, la dichiarazione infedele e omessa, oltre al tentativo;
  2. delitti in materia di documentazione, che reprimono condotte finalizzate alla falsificazione, alterazione o uso indebito di documenti, sia pubblici sia privati. Rientrano in tale categoria i delitti in materia di documentazione, ovvero l’emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, il concorso tra utilizzatore ed emittente, l’occultamento o la distruzione di documenti contabili, l’esibizione di falsa documentazione e di risposte non veritiere;
  3. delitti in materia di pagamento delle imposte, che puniscono il totale o parziale omesso versamento dei tributi. In tale classificazione rientrano l’omesso versamento di ritenute dovute o certificate, l’omesso versamento di IVA, l’indebita compensazione, la sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte.

Approfondisci leggendo Differenza tra tasse, imposte e contributi

reati tributari prescrizione
Consulenza Legale Online

Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato

  • +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
  • Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
  • Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere

Richiedi una Consulenza

Quali sono i reati tributari? Schema, pena e prescrizione

Per comodità, si riepilogano di seguito, le principali fattispecie delittuose previste dal citato decreto, le pene previste e gli elementi di novità, introdotti dalla recente riforma in materia di reati tributari.

ReatoCondottaPenaPrescrizione
Dichiarazione fraudolenta mediante fatture false (art. 2)Esposizione nella dichiarazione di elementi passivi fittizi, utilizzando documenti falsiReclusione da quattro a otto anni. Se l’ammontare degli elementi passivi fittizi è inferiore a euro 100.000: reclusione da un anno Se l’ammontare degli elementi passivi fittizi è inferiore a euro 100.000: reclusione da un anno e sei mesi a sei anni.

8 anni
Dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici (art. 3)Realizzazione di operazioni simulate oggettivamente o soggettivamente, ovvero avvalendosi di documenti falsi o di altri mezzi fraudolenti idonei ad ostacolare l’accertamento e ad indurre in errore l’Amministrazione finanziaria
Reclusione da tre a otto anni
8 anni
Dichiarazione infedele
(art. 4)
Presentazione di una dichiarazione dei redditi o altra documentazione fiscale contenente dati falsi, incompleti o non veritieri, con l’intento di ridurre o eludere il proprio carico fiscale.
Reclusione da due anni a quattro anni e sei mesi
8 anni
Omessa dichiarazione (art. 5)Mancata presentazione delle dichiarazioni Reclusione da due a cinque anni
8 anni
Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti  (art. 8)Emissione di fatture relative a operazioni non realizzate o realizzate nei confronti di un soggetto diverso da quello effettivoReclusione da quattro a otto anni.
Se l’ammontare degli elementi passivi fittizi è inferiore a euro 100.000: reclusione da un anno e sei mesi a sei anni.
8 anni
Occultamento o distruzione di documenti contabili (art. 10)Sottrazione di documenti obbligatori per legge, al fine di impedire gli accertamenti e la ricostruzione della contabilità
Reclusione da tre a sette anni
8 anni
Omesso versamento di ritenute certificate  (art. 10-bis)Mancato versamento delle ritenute applicate,  a esempio, sulla retribuzione
Reclusione da 6 mesi a 2 anni
6 anni
Omesso versamento IVA  (art. 10-ter)Mancato versamento dell’IVA entro i termini di legge
Reclusione da 6 mesi a 2 anni
6 anni
Indebita compensazione  (art. 10-quater)Indebito utilizzo di crediti di impostaReclusione da 6 mesi a 2 anni per i crediti non spettanti e reclusione da 1 anno e da 6 mesi a 6 anni in caso di crediti inesistenti6 anni
Sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte  (art. 11)Alienazione di beni o realizzazione di atti e comportamenti fraudolenti per rendere inefficace la riscossione delle imposte

Reclusione da 6 mesi a 4 anni da 1 anno e 6 mesi a 6 anni
6 anni

Reati tributari e soglie di punibilità

La punibilità dei reati tributari è subordinata al superamento di c.d. soglie di punibilità, ovvero limiti minimi di imposta evasa, al di sopra dei quali scatta la punibilità penale.

Tali soglie di punibilità sono state profondamente modificate dalle recenti riforme fiscali e sono previste solo per alcune tipologie di reati. In particolare, l’imposta evasa deve essere:

  • maggiore di 30.000 euro per la dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici;
  • superiore a 100.000 euro per la dichiarazione infedele; 
  • maggiore di 50.000 euro per l’omessa dichiarazione;
  • superiore a 150.000 euro per l’omesso versamento di ritenute certificate;
  • maggiore di euro 250.000 euro, per ciascun periodo di imposta, per l’omesso versamento IVA;
  • maggiore di 50.000 euro per l’indebita compensazione;
  • maggiore di 50.000 euro per la sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Scopri di più su Come fare ricorso per instaurare un processo tributario

reati tributari codice penale

Sequestro e confisca per i reati tributari

Le norme incriminatrici, contenute nel citato decreto descrivono condotte finalizzate a omettere in tutto o in parte il pagamento dei tributi, anche mediante l’omesso adempimento di oneri fiscali, come la presentazione della dichiarazione dei redditi. 

Ne consegue che, diversamente da altri reati, come il furto (art. 624 c.p.) o la rapina (art. 628 c.p.), che producono un vantaggio patrimoniale diretto, oggetto di sequestro diretto, i reati tributari sono accomunati dall’obiettivo rappresentato dal risparmio illecito d’imposta

Ciò comporta che, nelle more dell’accertamento della responsabilità penal-tributaria, non potendosi sequestrare direttamente il prezzo o il profitto del reato, rappresentato dal risparmio illegittimo di imposta, al fine di evitare che l’autore del reato possa deliberatamente trasferire beni mobili o immobili di sua proprietà e l’espropriazione prima della conclusione del giudizio, può disporre il sequestro per equivalente di beni non necessariamente collegati o riconducibili al reato, ma aventi un valore analogo al prezzo e al profitto del reato (casa di lusso, macchina e altre proprietà immobiliari, per esempio).

Il sequestro per equivalente è un provvedimento temporaneo disposto dal giudice, su richiesta del PM, finalizzato alla confisca per equivalente, avente carattere definitivo, in caso di accertamento della responsabilità.

LEGGI ANCHE Processo tributario telematico (PTT): come funziona il telecontenzioso

quali sono i reati tributari

Confisca per equivalente e patteggiamento

La confisca da misura cautelare disposta a seguito di valutazione da parte del giudice, previa richiesta del PM, diventa obbligatoria nel caso di patteggiamento della pena, ai sensi dell’art. 444 c.p.p. 

Attesa la gravità delle violazioni penal-tributarie, per espressa previsione normativa dell’art. 12-bis, D.Lgs. n. 74 del 2000, nel caso di condanna o di applicazione della pena su richiesta delle parti, a norma dell’art. 444 c.p.p. per uno dei reati tributari, è sempre ordinata la confisca dei beni che ne costituiscono il profitto o il prezzo, salvo che appartengano a persona estranea al reato o a questo non direttamente riconducibile.

Nelle ipotesi in cui non sia possibile procedere con la confisca di beni, si aggrediscono altre disponibilità del reo, per un valore corrispondente a tale prezzo o profitto. In altri più specifici termini, nel caso in cui la pena sia stata patteggiata, è sempre disposta la confisca, salvo che appartengano a persona estranea al reato o a questo non direttamente riconducibile.

Ti potrebbe interessare pure Sequestro per equivalente: cos’è, cosa prevede la legge e quando si applica

Consulenza Legale Online

Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato

  • +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
  • Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
  • Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere

Richiedi una Consulenza

Immagine profilo autore
Avv. Debora Mirarchi
Esperta in diritto tributario
Laureata all’Università di Bologna, sono iscritta all’Ordine degli Avvocati di Milano dal 2012. Negli anni, ho collaborato con studi operanti nel settore tributario, acquisendo una significativa esperienza nella consulenza nazionale e internazionale, con focus in materia di fiscalità. Unitamente all’esercizio della professione, ho coltivato la passione per la scrittura, collaborando, in qualità di autrice, con le principali riviste specialistiche di settore.
Cerca
Effettua una ricerca all'interno del nostro blog, tra centinaia di articoli, guide e notizie
Ti serve il parere di un Avvocato sull'argomento?
Prova subito il nostro servizio di consulenza online. Più di 3000 avvocati pronti a rispondere alle tue richieste. Invia la tua richiesta.
Richiedi Consulenza

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter settimanale per ricevere informazioni e notizie dal mondo legal.

Decorazione
Hai altre domande sull'argomento?
Se hai qualche dubbio da risolvere, chiedi una consulenza online a uno dei nostri Avvocati
Richiedi Consulenza

Altro su Diritto penale

Approfondimenti, novità e guide su Diritto penale

Leggi tutti
doxing cos'è
05 Dicembre 2025
Il doxing è una pratica illegale che consiste nella raccolta e diffusione di dati e informazioni personali, senza l’acquisizione del preventivo consenso da parte del soggetto avente diritto. Il doxing può configurare sia un illecito civile sia un reato; Nel doxing a essere illegale non è l’accesso in un sistema…
fare sesso con minorenne reato
02 Dicembre 2025
L’età minima per compiere atti sessuali prevista dal nostro codice penale è di anni 14, che diventa di anni 16 se l’altro soggetto è l'ascendente, il genitore, anche adottivo, o il di lui convivente, il tutore, ovvero altra persona cui, per ragioni di cura, di educazione, di istruzione, di vigilanza…
pandorogate cosa rischia chiara ferragni
26 Novembre 2025
Il cosiddetto pandoro-gate è lo scandalo mediatico e giudiziario scoppiato intorno a Chiara Ferragni verso la fine del 2023. La vicenda riguarda, in primis, la campagna promozionale del pandoro Balocco Pink Christmas, prodotto in collaborazione con Balocco nel 2021, a cui si sono aggiunte successive indagini anche sulle uova di…
cosa cambia con la nuova legge sul consenso
25 Novembre 2025
Attesa per oggi, 25 novembre 2025, giornata internazionale contro l’eliminazione della violenza contro le donne, l’approvazione da parte del Senato del provvedimento che cambia l’art. 609-bis del Codice penale sulla violenza sessuale. La legge che modifica il reato di violenza sessuale, inserendo del testo dell'articolo la nozione di "consenso libero…
come difendersi in caso di maltrattamenti in famiglia
24 Novembre 2025
Subire dei maltrattamenti in famiglia mette la vittima in una situazione scomoda. Non sempre si riesce a riconoscere di essere vittime di un reato e, il più delle volte, non si ha il coraggio di denunciare. L'art. 572 del codice penale offre una tutela giuridica per chi ha subito questa…
cosa si rischia se si guardano porno in streaming in alcuni paesi
17 Novembre 2025
Guardare porno in Italia non è reato.  Si rischiano delle conseguenze di tipo penale quando la fruizione riguarda contenuti di tipo pedopornografico.  Ci sono comunque diversi Paesi in giro per il mondo nei quali la pornografia non è legale.  Ogni italiano avrà, senza ombra di dubbio, un sito con contenuti…