SerT o SerD: cos’è, come funziona e come chiedere aiuto
Il SerT, Servizio per le Tossicodipendenze, è stato sostituito dal SerD, dove la D indica un numero più ampio di dipendenze patologiche, non solo quelle legate alle droghe. Vediamo allora cosa sono i SerD e quale servizio offrono.
- SerT è l’acronimo di Servizio per le Tossicodipenze. Oggi è stato sostituito dal SerD, Servizio per le Dipendenze Patologiche.
- Sebbene il SerT non sia obbligatorio per legge, ci sono casi in cui è fortemente consigliato.
- Tra i servizi offerti, ricordiamo attività di prevenzione e informazione, nonché di riabilitazione, orientamento e sostegno per uscire da una dipendenza.
Il SerT – Servizio per le Tossicodipendenze – è un servizio pubblico offerto dal Sistema Sanitario Nazionale, disponibile in tutte le ASL. È stato introdotto per curare i soggetti che sono affetti da una dipendenza.
Vengono offerti programmi di prevenzione e di riabilitazione non solo contro l’abuso e la dipendenza da sostanze psicoattive, come le droghe, ma anche dai problemi derivanti da comportamenti compulsivi, quale può essere il gioco d’azzardo.
Le dipendenze possono comportare problemi fisici e psicologici, creando scompiglio a livello famigliare. Questo è il motivo per il quale al SerT possono trovare sostegno sia i soggetti affetti da una dipendenza, sia i loro famigliari.
Potrebbero a questo punto sorgere diverse domande, come per esempio cosa succede se mi mandano al SerT, per esempio dopo una segnalazione delle Forze dell’Ordine? Quanto dura un percorso di recupero? Come si inizia? Cosa funziona il primo colloquio? Vediamolo insieme, analizzando anche la differenza con il SerD,
SerT: cos’è
Il Sert è stato introdotto dalla Legge 26 giugno 1990, n. 162 al fine di offrire un supporto concreto ai soggetti con una dipendenza da sostanze. In Italia sono presenti circa 550 SerT poiché ne troviamo uno in ogni distretto sanitario.
All’interno del SerT sono impiegate figure professionali differenti, come per esempio:
- medici e infermieri;
- psicologic;
- assistenti sociali;
- educatori e personale OTA (Operatore Tecnico per l’Assistenza).
Tutti gli operatori del SerT sono tenuti a rispettare il segreto professionale.
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Qual è la differenza tra il SerD e SerT?
Nonostante il termine sia ancora ampiamente utilizzato, perché ben radicato nella mente degli italiani, il SerT è stato in realtà rimpiazzato dal SerD, Servizio per le dipendenze patologiche.
Nella pratica, questo cambio di nome nasce dalla volontà di includere il maggior numero di dipendenze, quindi non solo quelle legate alle sostanze stupefacenti, ma anche quelle dovute a un abuso di alcol o ad altri comportamento patologici, come la ludopatia. Dunque il SerD comprende le classiche funzioni del SerT, ma ne amplia gli ambiti di intervento.
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SerD: come funziona
La procedura di accesso può essere differente. Può infatti avvenire tramite:
- la prefettura, ai sensi della legge 309/90;
- tramite una comunità terapeutica;
- per mezzo di Polizia, Carabinieri o del carcere;
- su consiglio del Medico di famiglia, di un ospedale o dei servizi sociali per minori.
In alcuni casi, come quando si è inviati dalla commissione patenti di guida o dal carcere, sono previsti dei trattamenti particolari.
Il primo colloquio al SerT si svolge con un assistente sociale e ha l’obiettivo di analizzare il bisogno del singolo utente e compilare la sua cartella personale, con le relative notizie anagrafiche e sociali, comprese di situazione penale e tossicologica.
Nella compilazione della cartella, viene garantito l’anonimato e il trattamento dei dati personali. Si chiede all’utente l’eventuale consenso nel coinvolgere la sua famiglia. Diverso è il caso di soggetti minori, per i quali è invece previsto il contatto diretto con la famiglia in relazione alla cosiddetta responsabilità genitoriale.
Vengono poi presentate le varie figure di riferimento e messo a punto un percorso di terapia socio-riabilitativa.
Cosa succede se vado al SerD?
Il percorso che viene suggerito dal SerD varia in base alla singola situazione. Si passa dal monitoraggio delle urine, nei casi di abuso di sostanze stupefacenti, ai colloqui psico-sociali, che hanno l’obiettivo di comprendere ogni caso nella sua interezza e specificità.
A seconda delle differenti casistiche, dunque, ci potranno essere:
- interventi presso una comunità terapeutica o a domicilio;
- incontri presso le case circondariali;
- prestazioni diagnostiche e terapeutiche in ambulatorio, oppure in ospedale.
Nell’ipotesi di una tossicodipendenza, l’obiettivo del SerT sarà quello di certificare la condizione nella quale si trova l’utente, al fine di seguirlo con la terapia che si adatta meglio alla sua storia personale, con interventi riabilitativi anche dal punto di vista sociale. È infatti molto probabile che dietro ci siano storie di illegalità, legate allo spaccio di sostanze stupefacenti.
A questo proposito, il SerT ha un ruolo fondamentale affinché un tossicodipendente che dovrebbe scontare una pena in carcere possa avere accesso a una misura alternativa alla reclusione, quindi possa scontare la sua pena in un regime alternativo.
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Quando si viene segnalati al SerT?
Prendiamo in considerazione il caso in cui la segnalazione al SerT arrivi da parte delle Forze dell’ordine, che trovano un dato soggetto in possesso di droga.
In questo caso si verificano:
- la CNR, comunicazione di notizia di reato, con la quale ha inizio il procedimento penale;
- la segnalazione al Prefetto, che la invia a sua volta al SerT.
Il compito del SerT, a questo punto, sarà quello di suggerire un percorso di riabilitazione, ovvero tramite il quale il soggetto tossicodipendente possa essere aiutato in un percorso di disassuefazione e di astensione costante, e non solo momentanea.
I consumatori occasionali, invece, vengono aiutati in un modo diverso, ovvero con un percorso di monitoraggio, che prevede sia incontri individuali sia attività in gruppo.
È poi possibile rivolgersi al SerT e chiedere aiuto in autonomia, qualora ci si trovi in una condizione di dipendenza, da sostanze o da altre attività, come il gioco d’azzardo. Le visite sono infatti gratuite, ci sono dei giorni ad accesso libero presso ogni ASL e non sarà necessario presentare nessuna prescrizione medica.
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Quanto può durare il SerT?
I programmi terapeutici che vengono proposti dal SerT sono studiati sulla base delle necessità di ogni singolo soggetto e possono in alcuni casi essere svolti in convenzione con alcune strutture di recupero sociale.
Per questo motivo, la durata di un percorso al SerT può essere differente anche se, in genere, ci si prefiggono degli obiettivi a lungo termine che richiedono tempo.
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Il SerT è obbligatorio?
Nei fatti, andare al SerT non è obbligatorio. Tuttavia, ci sono alcune situazioni in cui frequentare il SerT diventa fondamentale, soprattutto qualora si volesse evitare di scontare una pena in carcere (ai sensi dell’art. 94 del Testo Unico n. 309/1990).
Il SerT, infatti, ha la funzione di certificare lo stato di tossicodipendenza di un individuo, necessario per poter procedere con l’affidamento in prova come misura alternativa alla detenzione.
Tra i requisiti soggettivi per poter accedere a questa misura, ci sono proprio:
- uno stato di tossicodipendenza o di alcoldipendenza;
- un programma di recupero già avviato o in procinto di essere avviato;
- che tale programma si svolga con un’azienda sanitaria locale, oppure con una struttura privata autorizzata (le quali sono indicate all’art.115 d.p.r. 309/1990).
Tra i requisiti oggettivi da possedere c’è il fatto che l’entità della pena inflitta definita o da scontare non deve superare i 6 anni.
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SerT o SerD – Domande frequenti
I SerT forniscono diagnosi, effettuano prestazioni volte ad orientare il paziente ed a supportarlo psicologicamente anche attraverso terapie.
Nel caso in cui si avesse una dipendenza, sarà possibile rivolgersi al SerT in autonomia, gratuitamente, senza il bisogno di una prescrizione medica.
Il SerT ha l’obiettivo di aiutare i soggetti che soffrono di dipendenze a riabilitarsi tramite un percorso terapeutico personalizzato.
Il SerT, Servizio per le Tossicodipendenze, oggi prende il nome di SerD, Servizio per la Dipendenze patologiche.
Ogni Distretto Sanitario, o ogni 100.000 abitanti, comprende in genere un un SerD. In Italia al momento sono attivi oltre 550 SerD.
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