Affidamento esclusivo rafforzato: requisiti, cosa comporta e quanto dura
In ambito di diritto di famiglia, il concetto di affidamento esclusivo rafforzato rappresenta una misura dal carattere eccezionale e di particolare rilievo in quanto volta a tutelare il minore in situazioni di particolare difficoltà. Si tratta di una forma di affidamento che, rispetto all’affidamento esclusivo ordinario, comporta conseguenze molto più incisive per il genitore escluso. Vediamo quali sono.
- Al posto dell’affidamento condiviso o dell’affidamento esclusivo semplice, il Giudice può disporre l’affidamento esclusivo rafforzato (noto anche come affidamento super esclusivo), misura particolarmente drastica.
- Con tale tipologia di affidamento, il genitore non affidatario viene escluso dalle decisioni più rilevanti della vita del figlio.
- È possibile, nei casi particolarmente gravi, arrivare ad un provvedimento che disponga la decadenza dalla responsabilità genitoriale.
Nei procedimenti di separazione o divorzio il Giudice deve decidere in merito all’affidamento dei figli minori. Di regola, l’affidamento della prole è condiviso tra i genitori ma, in presenza di situazioni particolari, può essere esclusivo o addirittura super esclusivo (o rafforzato).
Vediamo nel dettaglio cosa significa affidamento esclusivo rafforzato, quali sono i presupposti per la sua applicazione e cosa comporta in concreto per i genitori e per il minore.
Che cos’è l’affidamento esclusivo rafforzato
L’affidamento esclusivo rafforzato è una particolare forma di affidamento che viene disposta dal giudice nei casi più gravi di conflittualità familiare o in presenza di comportamenti pregiudizievoli per il minore da parte di uno dei genitori.
Se in base al principio di bigenitorialità, il bambino ha il diritto a conservare un rapporto stabile con entrambi i genitori, l’affidamento esclusivo rafforzato costituisce una significativa eccezione.
Si differenzia dall’affidamento esclusivo “semplice” in quanto comporta una drastica limitazione del potere decisionale del genitore che non è affidatario. In sostanza, non solo il figlio viene affidato in via esclusiva a uno dei due genitori, ma all’altro viene anche preclusa la possibilità di partecipare alle decisioni più importanti relative alla vita del minore.
Ricordiamo che, invece, in caso di affido esclusivo semplice, l’altro genitore continua ad essere coinvolto negli aspetti fondamentali della vita del figlio, come quelli legati alla salute e all’istruzione.
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Affidamento super esclusivo e decadenza responsabilità (ex potestà) genitoriale
In base a quanto disposto dall’articolo 337 quater del codice civile, il Giudice può disporre l’affidamento ad uno solo dei due genitori se, mediante un provvedimento motivato, ritenga che l’affidamento condiviso sia contrario al bene del minore. La richiesta può anche essere presentata dallo stesso genitore che, per tutelare l’interesse del figlio, ritenga opportuno escludere l’altro dalle decisioni che lo riguardano.
Con l’affido esclusivo, la titolarità sulla responsabilità genitoriale rimane in capo ad entrambi i genitori, ma l’esercizio della stessa viene ridotto nei confronti del genitore non affidatario, al quale restano soltanto, come abbiamo visto, le decisioni di maggiore interesse, salva una diversa disposizione del Giudice.
Con questa clausola di salvezza, la legge consente, mediante disposizione del Giudice, una terza tipologia di affidamento, ovvero l’affidamento super esclusivo che estromette il genitore non affidatario anche dalle decisioni di maggior importanza. Tale tipo di affidamento più drastico viene disposto in casi di particolare gravità, a protezione del minore ed esclude il genitore non affidatario dall’esercizio della responsabilità genitoriale.
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Affidamento rafforzato: sentenze Cassazione
Se inizialmente è stato preso in considerazione dai Giudici di merito, negli ultimi anni anche i Giudici di legittimità si sono pronunciati in merito all’affidamento super rafforzato. Per esempio, con la sentenza 29999 del 2020, la Corte di Cassazione ha disposto il super affidamento esclusivo non ritenendo che vi fossero i presupposti per la decadenza dalla responsabilità genitoriale ai sensi dell’articolo 330 codice civile. L’affidamento esclusivo rafforzato era stato reso necessario dalla compromissione del clima familiare dovuto alla estrema conflittualità che si era venuta a creare.
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Quali sono i presupposti per l’affidamento esclusivo rafforzato
L’affidamento esclusivo rafforzato viene disposto solo in presenza di circostanze molto gravi. I presupposti principali sono:
- condotte molto pregiudizievoli da parte del genitore, anche rilevanti da un punto di vista penale – vi rientrano, per esempio, abusi, trascuratezza, maltrattamenti, dipendenze da alcool o droghe;
- incapacità genitoriale manifesta, come quando uno dei due genitori si dimostra strutturalmente inadeguato ad assumere qualsiasi decisione nei confronti del figlio;
- conflitto esasperato e cronico che rischia di compromettere lo sviluppo psicofisico del minore;
- rifiuto assoluto del minore verso un genitore, a patto che sia motivato e non frutto di manipolazione.
In questi casi, in sostanza, l’altro genitore si rivela come del tutto inadatto a prendere qualsiasi tipo di decisione, in particolare quelle più significative. Il genitore affidatario acquisisce pieno potere decisionale senza dover consultare l’altro che, comunque, può essere obbligato al mantenimento economico del figlio.
L’obiettivo del Giudice è garantire al figlio un ambiente sano e protetto. Quindi, anche senza la decadenza dalla responsabilità genitoriale, il genitore non affidatario può essere privato della possibilità di essere coinvolto nelle questioni più rilevanti della vita del minore.
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Cosa comporta l’affidamento esclusivo rafforzato
Quando il Giudice dispone questa forma di affidamento, il genitore escluso non partecipa alle decisioni importanti relative al figlio e non può opporsi alle scelte educative, sanitarie o scolastiche. In alcuni casi, il Giudice può anche decidere di sospendere o revocare la titolarità sulla responsabilità genitoriale del genitore escluso, configurando un vero e proprio provvedimento di decadenza (ai sensi dell’articolo 330 codice civile), atto ad escludere completamente il genitore dalla vita del figlio.
Tra le conseguenze legate al provvedimento di affidamento esclusivo rafforzato, dobbiamo menzionare l’obbligo di mantenimento a carico del genitore non affidatario che, salvo diversa decisione del Giudice, permane anche in caso di esclusione dall’esercizio della responsabilità genitoriale.
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Diritto di visita
L’affidamento esclusivo rafforzato ha un impatto rilevante sul diritto di visita. Questo può essere:
- limitato nel tempo o nei modi – per esempio, con incontri solo protetti, in presenza di un assistente sociale o presso un centro specializzato;
- sospeso temporaneamente, in attesa di accertamenti psicologici o sociali;
- escluso del tutto, nei casi estremi in cui il contatto con il genitore sia ritenuto dannoso per il minore.
Il diritto di visita, anche se non completamente soppresso, viene subordinato all’interesse superiore del minore e può essere riconsiderato nel tempo solo con nuove valutazioni.
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Revisione affido super esclusivo: quando avviene
Il provvedimento relativo all’affidamento super rafforzato può essere modificato, ma solo se mutano le condizioni che lo avevano determinato.
Il genitore escluso può presentare un’istanza di revisione al Tribunale, dimostrando che:
- sono venute meno le problematiche che avevano giustificato l’esclusione (per esempio, quando ha completato un percorso terapeutico o ha migliorato le proprie capacità genitoriali);
- il minore ha manifestato un bisogno o un desiderio di ristabilire una relazione anche con il genitore estromesso.
La revisione, tuttavia, non è automatica, in quanto è soggetta sempre ad una valutazione del Giudice, sulla base delle relazioni dei servizi sociali e delle eventuali consulenze tecniche (CTU) volte a stabilire se la modifica sia o meno nell’interesse del minore.
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Quanto dura l’affidamento esclusivo rafforzato
L’affidamento esclusivo rafforzato non ha una durata prestabilita. Esso è valido fino a quando persistono le condizioni che lo hanno determinato. Può durare per anni o essere revocato anche in tempi brevi, a seconda dell’evoluzione della situazione familiare e delle necessità del minore.
Qualora avessi necessità di ricevere un parere legale urgente sul tema dell’affidamento super esclusivo di un minore, non esitare a rivolgerti a uno avvocato specializzato in diritto di famiglia.
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