Avviso di garanzia: cos’è, come arriva, chi lo notifica
L’avviso di garanzia è un atto formale disposto dal Pubblico Ministero con il quale un soggetto viene informato in merito all’avvio di un’indagine nei suoi confronti. Vediamo più nel dettaglio che cos’è e in quali casi viene emesso.
- L‘avviso di garanzia è un atto previsto dal codice di procedura penale italiano. Viene emesso dal Pubblico Ministero (PM) per informare l’indagato e la persona offesa che è in corso un procedimento penale a loro carico.
- Contiene la descrizione sommaria dei fatti, le norme violate, data e luogo dei fatti, nonché l’invito a nominare un difensore di fiducia.
- Non indica colpevolezza e dunque non comporta automaticamente una condanna in quanto atto volto a tutelare il soggetto indagato.
L’avviso di garanzia, noto anche come informazione di garanzia, è uno strumento giuridico previsto dal codice di procedura penale italiano. Ha lo scopo di informare una persona che è sottoposta a indagini per un reato specifico e di garantirle il diritto alla difesa. Questo avviso viene emesso dal Pubblico Ministero quando deve compiere un atto al quale il difensore dell’indagato ha diritto di assistere. Può essere notificato anche alla persona danneggiata dal reato.
Cos’è l’avviso di garanzia?
L’avviso di garanzia è disciplinato dall’articolo 369 del codice di procedura penale, il quale stabilisce che:
A tutela del diritto di difesa, quando deve compiere un atto al quale il difensore ha diritto di assistere, il pubblico ministero notifica alla persona sottoposta alle indagini e alla persona offesa una informazione di garanzia contenente la descrizione sommaria del fatto, l’indicazione delle norme di legge che si assumono violate, della data e del luogo del fatto e l’invito a esercitare la facoltà di nominare un difensore di fiducia.
In sostanza, l’avviso di garanzia serve a informare l’indagato dell’esistenza di un’indagine a suo carico e a consentirgli di esercitare il diritto di difesa, nominando un avvocato di fiducia che possa assistere agli atti investigativi garantiti.
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Quando viene emesso l’avviso di garanzia?
L’avviso di garanzia viene emesso dal PM quando intende compiere atti investigativi ai quali il difensore dell’indagato ha diritto di assistere. Tra questi atti, noti come “atti garantiti”, rientrano:
- interrogatori;
- ispezioni;
- confronti;
- accertamenti tecnici irripetibili.
Nel caso di perquisizioni e sequestri, trattandosi di atti a sorpresa, l’informazione di garanzia non deve necessariamente precederli. In tali situazioni, l’avviso può essere notificato successivamente all’esecuzione dell’atto.
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Qual è il contenuto dell’avviso di garanzia
L’avviso di garanzia contiene:
- l’indicazione del reato contestato con descrizione sommaria del fatto che è stato commesso, delle norme di legge che si assumono violate, della data e del luogo in cui è avvenuto il fatto;
- dati dell’indagato;
- l’informazione che la persona è sottoposta a indagini;
- l’invito a nominare un difensore di fiducia;
- l’indicazione della facoltà di avvalersi della difesa tecnica.
Cosa significa ricevere un avviso di garanzia
Ricevere un avviso di garanzia non significa essere colpevoli. Non si tratta di un’anticipazione di condanna, ma indica semplicemente che il Pubblico Ministero ha avviato un’indagine nei confronti di una persona, ritenendo che possa aver commesso un reato.
L’avviso di garanzia è un atto dovuto, previsto dal codice di procedura penale a tutela dell’indagato. L’informazione di garanzia, infatti non porta automaticamente al processo. Nonostante possa generare preoccupazione, è importante ricordare, quindi, che l’avviso non è una condanna.
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Quanto tempo passa prima di ricevere l’avviso di garanzia?
Non esiste un termine fisso entro il quale l’informazione di garanzia deve essere notificata all’indagato. La tempistica dipende dalla natura delle indagini e dalla necessità di compiere atti garantiti. In alcuni casi, l’avviso può essere notificato anche contestualmente all’atto investigativo, come durante un atto che deve produrre un effetto a sorpresa.
Come viene notificato l’avviso di garanzia?
Il documento viene solitamente notificato per posta, mediante raccomandata con ricevuta di ritorno, all’indagato e alla persona offesa. In alternativa, può essere consegnato direttamente dalla polizia giudiziaria. Durante la notifica, all’indagato viene richiesto di eleggere un domicilio per le successive comunicazioni e di nominare un difensore di fiducia.
Cosa fare quando si riceve un avviso di garanzia?
Ricevere un’informazione di garanzia può generare un po’ di apprensione, ma è fondamentale mantenere la calma e seguire questi passaggi:
- non ignorare l’avviso: l’atto segnala che sono in corso indagini a tuo carico. È essenziale prenderlo sul serio e agire di conseguenza;
- consultare un avvocato: è fondamentale rivolgersi immediatamente a un avvocato penalista di fiducia. Il legale può fornirti consigli e assistenza, aiutandoti a comprendere le accuse e a preparare una strategia difensiva adeguata;
- esercitare il diritto di difesa: con l’aiuto di un avvocato penalista, puoi prendere visione degli atti dell’indagine e preparare la difesa. È consigliato collaborare attivamente con il legale, fornendo tutte le informazioni necessarie.
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Cosa succede dopo che si riceve l’avviso di garanzia
L’informazione di garanzia rappresenta una fase preliminare del procedimento penale. Dopo la notifica dell’avviso, le indagini proseguono fino alla loro conclusione.
Al termine delle indagini preliminari, il PM può decidere di:
- richiedere l’archiviazione: può essere richiesta se il PM ritiene che non vi siano elementi sufficienti per sostenere l’accusa in giudizio;
- Esercitare l’azione penale: il PM può esercitare l’azione penale nel caso in cui ritenga che vi siano sufficienti elementi di prova.
Come già ribadito, la notifica dell’avviso di garanzia non implica una condanna, ma rappresenta una tutela per l’indagato, garantendogli il diritto di difesa durante le indagini preliminari.
Quanto dura l’avviso di garanzia?
L’avviso di garanzia in sé non ha una durata specifica, perché non è una misura cautelare o un provvedimento con scadenza. Esso rimane in vigore finché durano le indagini.
Un aspetto importante per il soggetto indagato è, invece, la durata delle indagini preliminari, che dipende dal tipo di reato contestato e corrisponde a:
- 6 mesi per reati meno gravi;
- 1 anno per reati più gravi;
- 18 mesi o più per reati complessi o con aggravanti (come mafia, terrorismo o corruzione).
Questi termini possono essere prorogati su richiesta del Pubblico Ministero e approvazione del Giudice per le Indagini Preliminari (GIP).
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Avviso di garanzia – Domande frequenti
Ricevere un avviso di garanzia, significa che il Pubblico Ministero sta svolgendo un’indagine a carico del soggetto informato e che intende compiere un atto che necessita della presenza di un avvocato.
La persona indagata che ha ricevuto un avviso di garanzia deve provvedere a nominare un difensore di fiducia; diversamente viene nominato un difensore d’ufficio.
L’avviso di garanzia serve a informare in merito ad un’indagine in corso e alla necessità di un difensore. Con l’invito a comparire, il pubblico ministero invita la persona sottoposta alle indagini a presentarsi in relazione ad atti che ne richiedono la presenza.
In generale, chi riceve un avviso di garanzia è già stato iscritto nel registro degli indagati perché le indagini sono in corso. Tuttavia, non tutti coloro che sono iscritti come indagati ricevono automaticamente un avviso di garanzia; questo accade solo quando si deve compiere un atto specifico che richiede la presenza del difensore.
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