Bonus musica 2025 Agenzia delle Entrate: cos’è, scadenza, come richiederlo
Spesso quando si sente parlare di bonus musica, si tende a fare confusione pensando che si tratti di uno sconto diretto per l'acquisto di uno strumento musicale. Vediamo di chiarire di cosa si tratta e cosa fare per ottenerlo.
- Parlare di bonus musica è inappropriato.
- Quello che si può richiedere, infatti, come privati, è una detrazione fiscale al 19% per le spese sostenute, in ambito musicale, per i propri figli.
- Si tratta, per esempio, dei corsi per lo studio e la pratica della musica.
Imparare a suonare uno strumento musicale da bambini, come un pianoforte, una chitarra o un sassofono, è un ottimo modo per favorire lo sviluppo del loro talento artistico e musicale, oltre che un mezzo di socializzazione con altri coetanei.
Comprare lo strumento non è il solo importo da sostenere: a questo si aggiunge anche il costo della scuola di musica da frequentare, che potrebbe essere di non poco conto per le famiglie a basso reddito.
A questo proposito, esiste la possibilità per portare in detrazione il 19% delle spese destinate alla musica. Non si tratta di un vero e proprio bonus musica, nonostante sia stato rinominato da molti in questo modo, ma di una detrazione IRPEF sulle spese sostenute per incoraggiare la formazione musicale dei propri figli.
Bonus musica: a quanto ammonta
Il cosiddetto bonus musica è una detrazione fiscale IRPEF del 19% riservata a chi ha figli di età compresa tra i 5 e i 18 anni per l’iscrizione a un corso di musica, una banda, un coro o al Conservatorio.
Quindi, le spese sostenute, per un importo fino a 1.000 euro, non sono relative soltanto a una scuola di musica per imparare a suonare uno strumento, ma anche per eventuali corsi di canto con altri bambini e adolescenti.
Nei fatti, il bonus musica non è un sostegno che si riceve tramite bonifico da parte dell’INPS, ma una detrazione da indicare nel 730, per un importo massimo di 190 euro (il 19% di 1.000 euro).
Il beneficio è disciplinato dall’art. 15 del TUIR, Testo Unico delle Imposte sui Redditi, nel quale sono contenute tutte le spese che permettono di avere accesso a una detrazione IRPEF, al momento della dichiarazione dei redditi.
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Bonus musica: requisiti
Il bonus musica non potrà essere richiesto da tutti: si dovrà infatti essere in possesso di specifici requisiti reddituali, oltre che presentare alcuni documenti.
In particolare, oltre al fatto che i figli dovranno avere un’età compresa tra i 5 e i 18 anni, il reddito ISEE del nucleo familiare richiedente non dovrà essere superiore a 36.000 euro.
In aggiunta, il pagamento delle spese musicali non dovrà essere effettuato in contanti, ma con strumenti di pagamento tracciabili, quali bonifico, versamento postale, assegno bancario o circolare, carte di credito, di debito o prepagate.
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Bonus musica: elenco spese detraibili
La detrazione fiscale IRPEF al 19% potrà essere richiesta compilando il 730 per le spese relative a:
- scuole di musica iscritte nei registri regionali;
- conservatori;
- istituti AFAM (alta formazione artistica, musicale e coreutica), tra i quali rientrano Conservatori statali, Accademie di Belle Arti (statali e non statali), Istituti musicali ex pareggiati promossi dagli enti locali, Accademie statali di Danza e di Arte Drammatica, Istituti Statali Superiori per le Industrie Artistiche, istituzioni private autorizzate dal Ministero al rilascio di titoli aventi valore legale;
- bande, scuole di musica e cori riconosciuti da una Pubblica Amministrazione.
Per quanto riguarda gli AFAM, al momento sono riconosciute 145 istituzioni, delle quali 82 sono statali, mentre 63 sono non statali. Si tratta nello specifico di:
- 20 Accademie di belle arti statali;
- 1 Accademia nazionale d’arte drammatica;
- 1 Accademia nazionale di danza;
- 55 Conservatori di musica statali;
- 18 ex Istituti musicali pareggiati;
- 5 Istituti superiori per le Industrie Artistiche;
- 18 Accademie di belle arti legalmente riconosciute, tra cui le 5 storiche di Genova, Verona, Perugia, Bergamo, Ravenna;
- 27 altri Istituti autorizzati a rilasciare titoli con valore legale.
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Bonus musica: quali documenti servono
Si dovranno allegare alla dichiarazione dei redditi i seguenti documenti:
- i dati anagrafici del figlio;
- la tipologia di attività esercitata;
- il nome, la ragione sociale o la denominazione nel caso di ditta, oppure nome, cognome, residenza e codice fiscale del soggetto che esegue la prestazione (per esempio nel caso di maestro di musica privato);
- la modalità di pagamento, con la relativa ricevuta;
- la causale del versamento nel caso di bonifico;
- l’importo speso.
Sarà poi sufficiente indicare la detrazione nel modello 730, compilando il Quadro E – righi da E8 a E10 con codice 45. Nell’ipotesi di più figli, si potrà compilare un rigo per ognuno di loro, indicando sempre il codice 45.
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Spese per attività sportive dei figli
Un’altra tipologia di spesa che è possibile portare in detrazione per i figli di età compresa tra i 5 e i 18 anni è quella relativa alle spese per l’iscrizione e l’abbonamento ad associazioni sportive, piscine, palestre e strutture simili, destinate alla pratica sportiva dilettantistica.
Tali strutture sportive dovranno essere in possesso dei requisiti fissati dal decreto del 28 marzo 2007 emanato dal Ministero delle politiche giovanili e le attività sportive, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze.
In questo caso, sarà possibile portare in detrazione fino a un importo massimo di 210 euro, ovvero un massimo di 40 euro (19% di 210).
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Spese detraibili nel 730
Ricordiamo brevemente alcune delle principali spese che si possono portare in detrazione nel 730:
- spese mediche;
- spese funebri;
- spese di intermediazione immobiliare;
- spese per gli interessi passivi del mutuo;
- spese di istruzione (universitarie e non);
- spese di affitto;
- spese per il trasporto pubblico;
- spese di ristrutturazione;
- spese veterinarie;
- spese relative al Superbonus o al Sismabonus e ad altri bonus statali, come il bonus mobili ed elettrodomestici, il bonus verde, il bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
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Detrazione musica per le aziende
Un’altra tipologia di detrazione fiscale, pari al 30% e in vigore dal 28 febbraio 2025, si rivolge alle aziende che si occupano di promozione di eventi musicali e spettacoli dal vivo. La richiesta deve essere in questo caso presentata sul sito del Ministero della Cultura – Direzione generale cinema e audiovisivo.
Bonus musica – Domande frequenti
Il bonus musica non è un importo che si riceve tramite bonifico, ma una spesa detraibile nel 730.
Nella nostra guida sul bonus musica 2024 trovi l’elenco delle scuole e dei corsi di musica per i quali si può richiedere la detrazione al 19% nel 730.
Le spese legate a corsi di musica o iscrizione a cori o bande devono essere indicate nel modello 730, compilando il Quadro E – righi da E8 a E10 con codice 45.
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