Infortunio sul lavoro: come ottenere il risarcimento del danno

Il congedo parentale è un periodo di astensione dal lavoro, facoltativo, al quale i genitori possono accedere per prendersi cura dei propri figli durante i loro primi anni di vita. Può essere richiesto:
Non spetta ai:
In questa guida saranno presentate quali sono le caratteristiche del congedo parentale, come funziona la retribuzione e le ultime novità introdotte nel 2023.
Il congedo parentale spetta ai genitori naturali, ma anche ai genitori adottivi o affidatari, entro i primi 12 anni di vita del bambino per un periodo che non deve superare complessivamente, per i due genitori, i 10 mesi. Sale a 11 mesi nel caso in cui sia presente un genitore solo.
I giorni di congedo parentale coperti al 100% – sulla base di quanto previsto dal nuovo decreto legislativo n. 105/22, in vigore dal 13 agosto 2022 – sono 10.
Sono invece passati da 6 a 9 i mesi di congedo parentale coperti da indennità pari al 30%, che si potranno fruire non più solo per i figli fino a 6 anni, ma fino a 12 anni.
Il diritto all’astensione dal lavoro cessa nel momento stesso in cui si verifica un’interruzione del lavoro. Il congedo parentale può essere richiesto da:
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Nel 2022 erano state introdotte alcune novità sul congedo parentale legate alla direttiva UE 1158 del 2019, la quale mira a rafforzare il legame tra vita lavorativa e vita familiare, quindi l’importanza di potersi prendere cura dei propri figli o di prestare assistenza a un membro della famiglia nel ruolo di caregiver.
Al contempo, si è cercato di promuovere la parità di genere anche ambito domestico, quindi in relazione alla crescita dei figli. Ne è prova la modifica alla durata del congedo di paternità (il congedo parentale del padre), pari a 10 giorni lavorativi, che il padre lavoratore potrà prendere nel periodo compreso tra i 2 mesi precedenti e i 5 mesi successivi al parto.
Tale diritto è un grande passo in avanti rispetto al congedo di paternità alternativo, ovvero quello che spetta al padre soltanto nei casi di morte o grave infermità della madre, o ancora in quelli in cui il bambino fosse stato abbandonato. La durata del congedo, che è valido anche per il padre adottivo o affidatario, diventa poi di 20 giorni lavorativi nel caso di parto plurimo.
Per quanto riguarda il 2023 e i cambiamenti previsti dal Governo Meloni, è stato introdotto un mese di congedo parentale facoltativo retribuito all’80% dello stipendio (invece che al 30%), del quale potranno usufruire in alternanza tutti e due i genitori. Tale mese in più si potrà utilizzare fino ai 6 anni di vita del bambino.
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Il congedo parentale a ore è stato introdotto dalla legge 24 dicembre 2012, n. 228, ma il compito di stabilire le modalità di fruizione e il calcolo della base oraria spetta alla contrattazione collettiva alla quale fa capo il lavoratore.
Inoltre, sulla base del decreto legislativo 15 giugno 2015:
Sulla base delle nuove norme, il lavoratore dipendente pubblico o privato potrà richiedere 3 giorni di permesso mensile retribuito per assistere una persona con disabilità grave, rispetto alla quale sia coniuge, parte di un’unione civile, conveniente, parente o affine entro il secondo grado.
I lavoratori dipendenti che richiedono il congedo parentale riceveranno:
Saranno previste inoltre delle sanzioni nei casi in cui i datori di lavoro dovessero ostacolare la fruizione del congedo di paternità obbligatorio. Sarà la stessa INPS a promuovere iniziative formative che possano dare ai genitori la possibilità di conoscere meglio i propri diritti.
La domanda per ottenere il congedo parentale deve essere inviata all’INPS prima dell’inizio effettivo del congedo. L’indennizzo:
La domanda può essere inviata:
Il congedo parentale per le lavoratrici e i lavoratori iscritti alla gestione separata INPS ha una durata massima di 6 mesi e può essere richiesto entro i primi tre anni di vita del bambino.
La retribuzione è pari al 30% di 1/365 del reddito derivante da attività di lavoro a progetto o assimilata, percepito negli stessi 12 mesi presi a riferimento per l’accertamento del requisito contributivo.
La domanda può essere inviata:
Nel caso della gestione separata, il diritto al congedo parentale del padre è autonomo rispetto a quello della madre: i genitori non possono comunque superare un periodo complessivo di 6 mesi. Le modalità di presentazione della domanda sono le stesse previste per lavoratrici e lavoratori dipendenti.
Il congedo parentale ordinario è pari al 30% della retribuzione media giornaliera, nel caso di lavoratore dipendente, ma è stato introdotto un mese extra con retribuzione all’80%.
Il datore di lavoro non può rifiutare il congedo parentale obbligatorio, altrimenti scattano della sanzioni.
Il padre può usufruire del congedo parentale per un periodo continuativo o frazionato di massimo sei mesi.