Il Decreto Bollette 2023 è legge: cosa prevede e quali novità introduce
Il Decreto Bollette 2023 è stato convertito con legge pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 29 maggio. Cosa cambia con il suo arrivo? Quali sono le novità introdotte? Come si accede ai benefici? Cerchiamo di fare chiarezza.
- Il 29 maggio è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge di conversione del Decreto Bollette 2023, con agevolazioni per imprese e famiglie.
- Il Decreto Bollette 2023 ha introdotto anche una decurtazione IVA e un fondo per associazioni sportive.
- Il bonus bollette opera automaticamente una decurtazione sulle bollette per i beneficiari ai quali è destinato.
La crisi energetica ha fortemente inciso sull’economia del Paese. Per questa ragione, il Legislatore è intervenuto con una serie di incentivi per le famiglie.
Tra le misure previste vi è anche una serie di incentivi per le imprese, sia per quanto riguarda le start up sia per le imprese che svolgono attività sanitarie, oltre che per associazioni sportive. Ci sono poi anche investimenti sui giovani e lo sport tramite un fondo da 10 milioni di euro, che si aggiunge alle misure già adottate nei precedenti provvedimenti.
Nelle prossime righe ti spiegheremo quali sono le novità che ha introdotto il Decreto Bollette 2023, in particolare quali sono i bonus previsti e come si accede ai benefici.
Decreto bollette 2023: cos’è
La crisi energetica ha acuito la necessità di aiutare le famiglie e sostenerle nell’aumento considerevole delle spese.
Proprio per tale ragione, il legislatore è intervenuto con una serie di misure. Il Decreto bollette 2023, che è entrato in vigore il 31 marzo ed è stato convertito con il D.L. n. 34 del 2023 in Gazzetta lo scorso 29 maggio 2023, è una di queste.
La disposizione si propone di estendere gli incentivi già previsti, ovvero il c.d. bonus sociale elettrico e gas. Tuttavia, la disposizione introduce anche alcune interessanti novità, come la tregua fiscale, il nuovo credito d’imposta per le start up e sostegni ad associazioni ed enti sportivi. Le misure quindi sono rivolte sia alle famiglie sia alle imprese.
Tra le principali novità vi è sicuramente la possibilità di accedere al credito d’imposta per l’acquisto di energia, protratto fino al 30 giugno. L’art. 4 del Decreto conferma anche per il secondo trimestre del 2023, cioè da aprile a giugno, la possibilità di ricorrere a tale contributo straordinario, per far fronte all’innalzamento dei costi dell’energia e del gas.
Troviamo poi dei cambiamenti anche per i medici gettonisti. Secondo il primo disegno di legge, tali specialisti potevano essere impiegati solo nei servizi di emergenza. Con il testo definitivo, invece, è stata generalizzata la possibilità di ricorrere a suddetti medici-gettonisti. Sono poi stati istituiti dei presidi fissi della polizia nelle strutture sanitarie per far fronte al crescere degli episodi di violenza negli ospedali.
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Decreto bollette 2023: quando entra in vigore
Il Decreto bollette 2023 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 56 del 2023 lo scorso 29 maggio 2023. Il decreto prevede Misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali.
Introduce una serie di bonus che andranno ad operare per il secondo trimestre dell’anno, quindi fino al 30 giugno.
Tuttavia, alcune disposizioni sono divenute stabili e altre diventeranno operative tra alcuni mesi. Per esempio, per quanto riguarda:
- il bonus sociale bollette opera per il secondo trimestre del 2023;
- il bonus riscaldamento, che sarà invece erogato in quota fissa dal 1° ottobre al 31 dicembre 2023.
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Decreto bollette 2023: cosa prevede
Il Decreto Bollette 2023 ha introdotto diverse misure per sostenere le famiglie e le imprese. Ci sono, poi, significative novità in tema di tregua fiscale. È stata estesa la disciplina dell’istituto della rottamazione quater prevista dalla Legge di Bilancio 2023. In particolare, è stato previsto lo stralcio parziale o totale dei debiti fino a 1.000 euro vantati dagli enti locali che hanno provveduto direttamente o affidano il recupero a determinati soggetti individuati dall’art. 53 del D.Lgs n. 446 del 1997.
Il Decreto Bollette 2023 ha anche previsto la facoltà per il contribuente che ha beneficiato della definizione agevolata delle controversie tributarie di versare le rate successive alle prime tre in un massimo di 51 rate mensili di pari importo. Tale misura troverà applicazione a partire da gennaio 2024: la rata dovrà essere versata entro l’ultimo giorno di ciascun anno, tranne per il mese di dicembre, per il quale la scadenza del termine è il 20 del mese.
Per quanto riguarda sempre la tregua fiscale, si prevedono anche una serie di proroghe:
- al 31 ottobre 2023 del termine per il versamento della prima rata per la regolarizzazione delle violazioni formali commesse fino al 31 ottobre 2022 (di cui all’articolo 1, commi da 166 a 173, legge 179/2022);
- al 30 settembre 2023 per l’accesso al ravvedimento operoso speciale (di cui all’articolo 1, commi 174-178, legge di Bilancio 2023);
- al 30 settembre 2023, termine ultimo per accedere alla definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti in ogni stato e grado del giudizio (di cui all’articolo 1, commi 186-203, legge di bilancio 2023).
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Decreto bollette 2023: novità in arrivo
Il Decreto Bollette 2023, oltre alla misure citate, ha introdotto altre significative novità. In particolare, ha previsto:
- lo scorporo IVA sui versamenti aziende di dispositivi medici per le Regioni (payback);
- il Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano;
- il credito di imposta start up innovative.
Per quanto riguarda il credito di imposta delle start up, questo è stato disciplinato dall’art. 7-quater del Decreto e si applica alle start up innovative che ì.
- sono costituite dal 1° gennaio 2020;
- operanti nei settori ambiente, energie rinnovabili e sanità.
Prevede che sia erogato un contributo sotto forma di credito d’imposta. Questo non può essere in mostra superiore al 20% delle spese sostenute per attività di ricerca e sviluppo. È previsto che l’incentivo possa essere erogato fino ad un importo massimo di 200.000 euro. Tuttavia, si prevede anche un tetto massimo statale per l’anno 2023 di 2 milioni di euro.
L’art. 9 prevede poi che le aziende che producono dispositivi medici alle Regioni possono ottenere una detrazione sull’IVA. Questa detrazione è calcolata in base all’ammontare dei versamenti effettuati.
Il computo IVA per Regioni e Province autonome è effettuato dai predetti enti locali. Tale decurtazione si baserà sulle fatture emesse dalle aziende nei confronti del Servizio sanitario nazionale. Il diritto alla detrazione sorge quando sono effettuati versamenti. I costi sono a loro volta deducibili in base al periodo d’imposta nel quale sono posti in essere i predetti versamenti.
Infine, è stato anche previsto un fondo per il potenziamento del movimento sportivo italiano. In particolare, l’art. 4-ter ha previsto il Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano. Sono destinati al fondo circa 10 milioni di euro che saranno destinati all’erogazione di contributi a fondo perduto per le associazioni sportive e le società dilettantistiche.
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Decreto bollette 2023: bonus e agevolazioni
Il decreto bollette 2023 è intervenuto anche per rafforzare il bonus sociale elettrico e gas, che è stato esteso anche al secondo trimestre 2023 (articolo 1, comma 1).
Per accedere al bonus gas è necessario:
- un ISEE massimo per richiedere il bonus non superiore ai 15mila euro (prima era 12mila euro);
- se si hanno almeno 4 figli, l’ISEE si eleva a 30mila euro;
- il bonus è erogato anche ai percettori di Reddito di Cittadinanza (Rdc) o Pensione di cittadinanza (Pdc).
Gli stessi requisiti economici sono previsti anche per il bonus elettricità, che prevede anche un bonus per disagio fisico, ovvero riservato ai soggetti con gravi condizioni di salute che hanno necessità di apparecchiature mediche per vivere.
Tale beneficio trova applicazione da aprile a dicembre 2023. Inoltre, è possibile accedere ad un’agevolazione per l’acquisto del credito di imposta.
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Come si richiede il bonus bollette?
L’accesso al bonus bollette è automatico, quindi non è necessario procedere ad alcuna richiesta da parte del soggetto destinatario. A partire dal 2021, infatti, è stato reso automatico il beneficio.
Tuttavia, deve essere presentato l’ISEE, quindi il cittadino deve compilare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) per richiedere l’ISEE. Questo deve poi essere presentato. Dopodiché il cittadino riceverà automaticamente lo sconto in bolletta.
Tale principio non opera per il bonus disagio fisico. In questo caso si deve presentare domanda per ottenere lo sconto in bolletta.
Per quanto riguarda le imprese, invece, si opera diversamente:
- il credito d’imposta può essere fruito fino al 31 dicembre 2023, presentando il modello F24, tramite il sito internet dell’Agenzia delle entrate;
- può anche essere ceduto per intero a terzi, secondo quanto disposto dal Provvedimento AdE 376961 del 6 ottobre 2022. Per ricorrere alla cessione del credito, deve essere presentato un modello aggiornato al 2023.
Il credito non concorre a determinare il reddito né incide sulla base imponibile IRAP.
Puoi approfondire l’argomento leggendo anche: Come funziona la cessione del credito
Decreto bollette 2023: testo Gazzetta Ufficiale
Come è stato evidenziato, il Decreto Bollette 2023 ha introdotto una serie di misure per agevolare famiglie ed imprese. Questo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 maggio 2023: clicca sul link per visionare il testo completo del decreto.
Decreto bollette 2023 – Domande frequenti
Il Decreto Bollette 2023 ha previsto una serie di agevolazioni e bonus per sostenere le famiglie e le imprese a fronte del rincaro delle bollette.
Il bonus bollette per le aziende è un credito di imposta: è necessario presentare modello F24 – è comunque ammessa anche la cessione di credito.
Il Decreto Bollette 2023 è entrato in vigore il 31 marzo 2023, è stato poi convertito con legge pubblicata il 29 maggio 2023 in Gazzetta Ufficiale.
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