Si può donare un immobile ricevuto in donazione?
Cosa dice la legge in caso di donazione o vendita di un immobile che è stato ottenuto tramite una donazione? Vediamo quali sono i rischi legali ai quali si può andare incontro.
- La disciplina delle donazioni permette di trasferire la proprietà di beni da un dato soggetto a un altro.
- Nel caso di immobili, ci sono dei limiti temporali entro i quali potrebbe essere impugnata.
- Tuttavia, la legge non vieta né la possibilità di vendere, né quella di donare un immobile oggetto di una precedente donazione.
Non sempre un immobile ottenuto tramite donazione può essere un’opportunità. Facciamo un esempio concreto: hai ricevuto una casa in donazione in un piccolo paese dove abita una zia alla lontana, con la quale sei in buoni rapporti.
A te la casa non interessa, ma potresti per esempio donarla a una tua cara amica che vive in quel paesino e ha appena divorziato. Potresti donare l’immobile anche se è già stato oggetto di una donazione, oppure la legge non lo permetterebbe?
Potresti invece decidere di venderlo? Ci sarebbero delle regole specifiche da rispettare? Analizziamo più da vicino la questione, cercando di capire cosa è possibile fare.
Posso donare una casa ricevuta in donazione?
La donazione di un immobile ricevuto tramite donazione è possibile: un bene donato, infatti, non viene bloccato dalla prima donazione. Chi diventa il nuovo proprietario può infatti decidere di disporne liberamente.
Prendiamo il caso di un immobile dato in donazione da un genitore a un figlio. Nel momento in cui riceve la donazione, il figlio ha trovato lavoro in un’altra città, dove ha pure deciso di comprare una casa in cui abitare.
Il figlio avrebbe la possibilità sia di donare a qualcuno l’immobile, sia di venderlo. L’unica cosa che si dovrà prima fare è verificare se il donante ha previsto dei limiti alla possibilità di cessione del bene che, comunque:
- possono essere disposti soltanto per ragionevoli periodi di tempo;
- non possono durare per sempre.
LEGGI ANCHE Che differenza c’è tra regalo e donazione?
Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato
- +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
- Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
- Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere
Donazioni successive: quali sono le conseguenze legali?
Nel momento in cui una casa ricevuta in donazione viene nuovamente donata, si dovrebbe inoltre verificare la presenza di eventuali eredi legittimari del primo donante. Questi ultimi potrebbe infatti contestare la validità della prima donazione.
In questo caso, si rientrerebbe nella lesione della legittima: di conseguenza, si dovrebbe restituire l’immobile agli eredi. Fino a quando è impugnabile una donazione, allora, quindi quando si potrà avere la certezza che nessuno arriverà a reclamare l’immobile ricevuto in donazione?
La legge prevede che una donazione possa essere impugnata entro 10 anni dalla data in cui c’è stata l’apertura della successione del primo donante, ovvero dalla data della sua morte.
Nel caso in cui l’immobile fosse stato ceduto a terzi, gli eredi avrebbero 20 anni di tempo dalla trascrizione della prima donazione dell’immobile per riuscire a rientrare in suo possesso, come previsto all’art 563 del codice civile. Nell’esempio fatto in precedenza, gli eredi legittimari potrebbero essere la madre e, in assenza di altri fratelli e sorelle, i nonni.
Potrebbe interessarti anche Chi può impugnare un atto di donazione?
Donazione immobile: quando non è più impugnabile
Trascorsi i termini appena descritti, la donazione non potrà essere più impugnata: viene quindi a mancare la possibilità di poter perdere l’immobile per questioni legate all’eredità. Lo stesso potrà essere donato o venduto senza ulteriori rischi legali.
Posso vendere una casa donata?
La possibilità di vendere una casa oggetto di donazione è garantita dalla legge: tuttavia, anche in questo caso, ci potrebbero essere contestazioni legate alla presenza dei legittimari.
Questo è il motivo per il quale, in molti casi, le banche non vogliono assumersi il rischio di concedere un finanziamento per l’acquisto di un immobile proveniente da una donazione.
Quello che si potrebbe fare qualora si fosse molto interessati all’immobile è:
- chiedere agli eredi legittimari di rinunciare alla possibilità di esercitare l’azione di riduzione, con un atto scritto;
- stipulare una polizza assicurativa che copra l’acquirente nell’ipotesi di azione di riduzione da parte dei legittimari;
Si potrà anche optare per una terza possibilità: restituire l’immobile al donante originario, fare in modo che si occupi lui della vendita e prevedere che il ricavato ottenuto venga ricevuto dal donatario. Nel nostro esempio: il figlio restituisce l’immobile al padre, il padre lo vende e il figlio riceve quanto ricavato dalla vendita.
Potrebbe interessarti anche le nostre guide:
- Vendita immobile gravato da ipoteca giudiziale: come funziona
- Occupazione abusiva immobile: come difendersi
- Benefici prima casa: si può vendere e affittare una casa ricevuta in donazione?
- Affitto con riscatto: cos’è il rent to buy e come tutelarsi
- Intestazione fittizia immobile al coniuge: come funziona
Donare casa ricevuta in donazione – Domande frequenti
Se non si vogliono avere problemi con eventuali eredi legittimati, dovranno trascorrere 20 anni dalla morte del donante, fermo restando la possibilità di stipulare un’assicurazione contro l’azione di riduzione.
La donazione potrà essere impugnata qualora fossero presenti degli eredi legittimati che hanno subito una lesione della propria quota di legittima
Uno dei casi in cui la donazione può essere revocata è l’ingratitudine, ovvero qualsiasi comportamento o atto di avversione da parte del donatario che leda in modo rilevante il patrimonio morale del donante.
Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato
- +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
- Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
- Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere