Matrimonio all’estero: come legalizzare le nozze celebrate in un Paese straniero
Come è possibile concludere un matrimonio all'estero? Quali documenti servono? Quali sono le formalità da seguire? Nel seguente articolo, ti diremo tutto sul matrimonio in un Paese straniero.
- È ormai molto diffuso concludere il rito del matrimonio in altri Stati diversi dall’Italia. La procedura è possibile, ma è soggetta a specifiche regole.
- Il matrimonio all’estero può essere civile, celebrato presso l’autorità straniera o l’autorità consolare, oppure religioso, con la collaborazione di un sacerdote.
- Se si sceglie il rito religioso, non vi è il rischio che non sia valido, giacché il diritto canonico ha validità anche fuori dai confini italiani.
Hai deciso di spostarti in qualche Paese esotico, ma non sai come fare? Te lo spieghiamo noi. Concludere un matrimonio all’estero richiede una serie di adempimenti burocratici, ma in questo ti possono essere di aiuto le sedi consolari, che si occupano di mantenere i contatti con l’autorità italiana.
All’estero è possibile scegliere, in ogni caso, il rito che più ti interessa. Potrai decidere di assecondare la tua religione e concludere le nozze secondo il rito cattolico, così come di concludere le nozze con il rito civile.
Nel seguente articolo, ti forniremo le informazioni necessarie per concludere un matrimonio all’estero, secondo le tre principali forme di matrimonio, cioè:
- civile presso le autorità locali;
- civile presso le sedi consolari;
- religioso.
Ti diremo qual documenti ti servono e dove potrai richiederli, quali sono gli adempimenti necessari e di quali non devi preoccuparti.
Ci si può sposare all’estero?
Negli ultimi anni, sono aumentati in modo considerevole sia i matrimoni all’estero, sia da parte di cittadini italiani, sia i matrimoni di stranieri in Italia. Quali sono le regole? Il diritto nazionale e il diritto internazionale privato regolano queste ipotesi, prevedendo anche le regole per stabilire la legge da applicare, a seconda della nazionalità degli sposi.
Le norme indicano anche i relativi requisiti e stabiliscono la forma di celebrazione da adottare. La legge da applicare, quindi i requisiti, è quella della legge dello Stato di appartenenza di ogni sposo. Mentre se uno dei promessi sposi è italiano e l’altro straniero, i requisiti che devono essere rispettati ai fini del matrimonio sono:
- per il cittadino italiano, quelli previsti dalla legge italiana;
- per il cittadino straniero quelli della legge dello stato di provenienza.
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Matrimonio all’estero: requisiti
La legge italiana prevede per i cittadini italiani i seguenti requisiti nel caso di matrimonio all’estero:
- essere maggiorenni;
- essere sani di mente e non essere vincolati da un altro matrimonio;
- gli sposi non devono essere legati da rapporti di parentela stretta, adozione o affinità. Laddove il matrimonio sia celebrato in presenza di una di queste condizioni, è invalido.
Per quanto riguarda la legge da applicare, si adottano le norme previste dalla legge del luogo dove vengono celebrate le nozze, salvo decisione contraria dei nubendi.
In merito alla celebrazione del rito, si applicano invece:
- le norme previste dalla legge del luogo di celebrazione delle nozze;
- oppure la legge dello Stato al quale appartiene uno degli sposi;
- o la legge dello Stato nel quale entrambi gli sposi risiedono al momento della celebrazione.
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Chi celebra il matrimonio all’estero?
Altra questione che possiamo porci concerne il soggetto che può procedere a celebrare il rito del matrimonio all’estero. I cittadini che intendono sposarsi fuori dall’Italia hanno tre opzioni:
- rivolgersi ad un’autorità locale per il rito civile;
- celebrare il matrimonio davanti a un’autorità consolare o diplomatica italiana, sempre nel caso del rito civile;
- sposarsi alla presenza di un sacerdote cattolico, per il rito religioso.
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1) Matrimonio all’estero davanti all’autorità straniera
Se si vuole svolgere il rito civile, sarà necessario essere in possesso di alcuni requisiti. Laddove tu sia interessato a concludere il matrimonio davanti all’autorità straniera, avrai bisogno di un certificato che attesti la capacità matrimoniale, cioè di concludere il matrimonio. In assenza di certificato, lo Stato potrebbe rifiutare il nulla osta al matrimonio. Non ogni Stato richiede tale certificato, ma è molto frequente.
L’Italia ha, come molti altri Paesi, aderito alla Convenzione di Monaco che disciplina le regole sul rilascio della certificazione di capacità matrimoniale. In Italia, tale certificato viene rilasciato dall’ufficiale di Stato civile. Non sono necessarie, invece, le c.d. pubblicazioni, come avviene ove si concluda il matrimonio in Italia.
Concluso il matrimonio, sarà poi necessario recarsi presso la sede diplomatica o consolare e presentare l’atto di matrimonio. La sede consolare provvederà a comunicare l’atto di matrimonio all’autorità nazionali.
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2) Matrimonio concluso davanti l’autorità consolare
Il matrimonio all’estero potrebbe essere anche concluso davanti all’autorità consolare italiana, con sede all’estero. In tale caso è necessario presentare un’istanza all’autorità consolare, che deve essere sottoscritta da entrambi i fidanzati.
L’istanza deve essere presentata all’ufficio per la celebrazione del matrimonio consolare, di persona oppure tramite fax o email. All’istanza deve essere allegata la fotocopia dei documenti di identità.
Talvolta, l’istanza può essere rifiutata: si legge all’art. 12 D. Lgs. 71/2011 che:
Il capo dell’ufficio consolare celebra il matrimonio fra cittadini o fra un cittadino e un non cittadino. La celebrazione del matrimonio può essere rifiutata quando vi si oppongono le leggi locali o quando le parti non risiedono nella circoscrizione.
Se l’Ufficio consolare accoglie l’istanza, si dovranno presentare le pubblicazioni.
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Pubblicazioni matrimonio all’estero
Per quanto riguarda le pubblicazioni, possono esserci regole diverse a seconda dei casi. In particolare, è possibile affermare che:
- se entrambi i nubendi sono italiani residenti all’estero, è necessario richiedere le pubblicazioni di matrimonio alla Rappresentanza diplomatica o consolare. Se residenti in circoscrizioni consolari diverse, le pubblicazioni devono essere effettuate in entrambe le circoscrizioni;
- se solo uno dei nubendi è italiano o straniero con la residenza in Italia, mentre l’altro ha residenza all’estero, è necessario richiedere la pubblicazione alla Rappresentanza diplomatica o consolare dove sarà celebrato il matrimonio consolare. La rappresentanza consolare chiederà l’esecuzione al Comune di residenza;
- se il nubendo italiano ha residenza in Italia e l’altro ha residenza in altro Paese estero, è possibile richiedere le pubblicazioni: a) alla Rappresentanza diplomatica o consolare; b) al Comune italiano di residenza, che provvederà al rilascio di delega alla Rappresentanza diplomatica; c) in Consolato per la celebrazione del matrimonio ai sensi dell’art. 109 del c.c.;
- se entrambi i nubendi sono residenti in Italia, le pubblicazioni devono essere richieste al Comune di residenza. Se siete residenti in due Comuni diversi, devono essere effettuate da entrambi i Comuni.
Per chiedere le pubblicazioni, è necessario presentarsi all’Ufficio consolare, esibendo il documento di identità valido. È possibile procedere alle pubblicazioni anche tramite una terza persona, alla quale dovrà però essere conferita procura speciale.
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3) Matrimonio religioso
All’estero è possibile celebrare anche il matrimonio davanti ad un ministro di culto, a condizione che sia valido ai sensi della legge dello Stato di celebrazione.
La Cassazione ha poi sostenuto che per il matrimonio concordatario, quello celebrato davanti ad un sacerdote cattolico è sempre valido, purché celebrato nelle forme previste dal diritto canonico. Ricordiamo che il diritto canonico è valido anche negli altri Stati, giacché la Chiesa cattolica è un’autorità religiosa ultraterritoriale.
Il matrimonio celebrato in conformità al rito canonico può essere trascritto nei registri dello Stato civile, anche se celebrato in un altro Stato.
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Matrimonio all’estero – Domande frequenti
In caso di matrimonio all’estero, è possibile ricorrere al rito civile presso le autorità locali, al rito civile presso le autorità consolari e al rito cattolico con la collaborazione di un sacerdote.
In caso di matrimonio all’estero, non è sempre obbligatorio effettuare le pubblicazioni. Sono necessarie solo nel caso di matrimonio con rito civile presso le sedi consolari.
Il matrimonio all’estero con rito cattolico è valido, in quanto il diritto canonico è valido anche negli altri Stati, giacché la Chiesa cattolica è un’autorità ultraterritoriale.
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