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Fare trading online è legale?

Come fare a capire se una piattaforma di trading online opera in modo legale, a cosa prestare attenzione quando si investe e come denunciare un broker truffa.

trading è legale
  • Il trading è un’attività finanziaria aperta a qualsiasi tipologia di investitore.
  • Ci sono però delle cose importanti da analizzare prima di iniziare a investire, se non si vuole rischiare di cadere nel tranello di qualche truffatore. 
  • La prima e fondamentale riguarda proprio le piattaforme di investimento: queste ultime, i broker online, devono essere autorizzate. 

Il trading è un’attività di investimento che consiste nell’acquisto dli strumenti finanziari per mezzo di una società – chiamata broker – e una connessione a Internet. Tali società, per essere in regola, devono essere autorizzate dalla Consob, Commissione nazionale per le società e la borsa

Il broker, che è un vero e proprio intermediario finanziario, unisce quindi l’investitore ai mercati e alle borse: per mezzo di una piattaforma generalmente facile da usare, i clienti privati possono visualizzare i titoli presenti sui mercati borsistici – italiani e stranieri – e procedere alla loro negoziazione telematica

Considerato l’alto numero di truffe che aleggiano nel mondo del trading, sono in molti a chiedersi se fare trading sia un’attività legale. Possiamo rispondere subito affermativamente: fare trading è legale, ma solo se i broker sono regolamentati, ovvero se rispettano determinate condizioni. 

Vediamo allora di seguito:

  • quali sono le autorizzazioni che le piattaforme di trading online devono possedere per operare legalmente sui mercati;
  • cosa si rischia in caso di mancato rispetto delle normative in vigore;
  • come fare a riconoscere un broker truffaldino;
  • a cosa fare attenzione per evitare di perdere i propri soldi. 

Trading online: il ruolo della Consob

Iniziano col dire che il trading è legale dal 1998, anno in cui la Consob si è occupata di regolamentare il settore per mezzo del TUF (Testo Unico della Finanza). I broker online attraverso i quali è possibile fare trading devono avere una licenza, ovvero essere autorizzati e regolamentati dalle autorità del Paese nel quale sono attivi.

In Italia, le piattaforme di trading possono operare in modo lecito, quindi nel rispetto della legge, se sono iscritte all’Albo degli intermediari finanziari della Consob, l’autorità che si occupa di vigilare sui mercati finanziari nel nostro Paese. 

Le licenze vengono rilasciate dalla Consob ai sensi di quanto previsto:

  • dal TUF;
  • dal regolamento Consob n. 20307/2018

Nello specifico, la Consob mira a verificare che le attività di intermediazioni finanziaria avvengano:

  1. a tutela dell’interesse dell’investitore;
  2. nel rispetto delle disposizioni in vigore. 

LEGGI ANCHE Truffe di Trading online: cosa si rischia e cosa fare

trading legale o è una truffa?
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Trading online: quali autorizzazioni servono

Le società di intermediazione finanziaria devono:

  • possedere un’autorizzazione adeguata in relazione alla tipologia e ai rischi derivanti dall’attività svolta;
  • prevedere un sistema di controllo efficace e sicuro;
  • avere ai vertici dell’organizzazione delle figure che rispettino i requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza

L’operato dei broker deve inoltre rispettare quanto previsto dalla direttiva europea MiFID II (Markets in Financial Instruments Directive) per quel che riguarda la correttezza e la trasparenza nei confronti dei clienti, ai quali devono essere fornite informazioni chiare ed esaustive sui prodotti, per esempio in merito a costi e rischi. 

Tra gli obblighi da rispettare, oltre a quello relativo ai conflitti di interesse, troviamo anche quello di classificare i clienti in base alla loro esperienza e al profilo di rischio. Questo obbligo è fondamentale perché una classificazione erronea può esporre i clienti al rischio di perdere i propri risparmi. 

La piattaforma di trading dovrà inoltre tenere una contabilità separata rispetto a quella del cliente, che dovrà essere informato con una certa frequenza sullo stato dei propri investimenti.

Per conoscere l’elenco delle piattaforme di trading autorizzate, ti consigliamo di consultare il sito della Consob.

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Società di trading senza autorizzazione: sanzioni

Il trading diventa illegale, quindi soggetto a delle conseguenze penali, nel momento in cui la piattaforma di intermediazione non è autorizzata ai sensi del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

In particolare, l’art. 166 del Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria (TUF) sull’abusivismo prevede la reclusione da 1 a 8 anni e la multa da 4.000 a 10.000 euro per chiunque:

  • svolga senza abilitazione servizi o attività di investimento o di gestione collettiva del risparmio;
  • offra quote o azioni di OICR (Organismo di Investimento Collettivo del Risparmio) in Italia;
  • offa fuori sede, promuova o collochi tramite tecniche di comunicazione a distanza, prodotti finanziari o strumenti finanziari o servizi o attività di investimento. 

Le società che operano senza autorizzazione, poi, commettono in genere altri due reati:

  1. appropriazione indebita (art. 646 codice penale);
  2. truffa (art. 640 codice penale). 

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piattaforme trading autorizzate consob

Esiste una lista di broker truffaldini? 

Per conoscere l’elenco aggiornato al 2024 dei broker truffaldini, quindi che svolgono l’attività di trading senza autorizzazione Consob, ti invitiamo a consultare il sito TutelaTrader, dove potrai trovare una vera e propria lista nera dei broker truffa segnalati e oscurati dalla Consob e dall’AMF, autorità di vigilanza francese. 

L’elenco disponibile contiene:

  1. il nome del broker truffaldino;
  2. l’impresa di investimento alla quale è riconducibile;
  3. il link del sito truffa utilizzato per fregare il malcapitato di turno. 

In generale, ci sono alcune avvisaglie che si possono tenere in considerazione per riuscire a individuare le possibili truffe di trading. Per esempio, la truffa è quasi certa se:

  • si ricevono delle telefonate o degli SMS (o messaggi sui social, su WhatsApp o Telegram) per fare trading;
  • si garantiscono guadagni sicuri e molto elevati: i soldi facili non esistono e se qualcuno ti fa credere che è possibile farli senza saperne niente di mercati finanziari e che non ci sarà alcun rischio in quello che stai per fare, è bene iniziare a sospettare fin da subito;
  • la sede della società si trova in un paradiso fiscale

Nell’ipotesi in cui ti dovessi rendere conto di avere a che fare con una società non regolamentata, ti consigliamo di inviare una segnalazione alla Consob.

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piattaforme trading online truffa

Come recupero i soldi persi con il trading? 

Riuscire a recuperare i soldi persi con una società di trading non autorizzata, quindi il cui unico obiettivo è quello di spillare denaro indebitamente all’ingenuo investitore, è molto difficile. Qualora avessi perso i tuoi investimenti a causa di una truffa di trading, ti consigliamo di rivolgerti a un avvocato o uno studio legale specializzato in questo settore, che potrà mettersi in moto per cercare di aiutarti. 

Il legale potrà verificare il tuo caso per rendersi conto se si tratta effettivamente di una truffa. In genere, la procedura di recupero crediti prevede i seguenti step:

  • la società viene denunciata dall’avvocato con una lettera di diffida;
  • in seguito vengono contattate le banche del creditore e della società, nella speranza di riavere i soldi indietro. 

Potresti essere interessato anche a Messa in mora del creditore: cos’è, esempio, procedura

Un servizio altamente specializzato che ti suggeriamo di provare in caso di truffa è quello messo a disposizione da TutelaTrader. Ti basterà compilare il form disponibile a questo link – truffe trading online – inserendo i seguenti dati:

  • nome del broker truffa;
  • denaro investito;
  • anno in cui è avvenuto l’investimento;
  • metodo di pagamento (carta di credito o di debito, bonifico bancario, altro). 

Dovrai poi raccontare brevemente cosa ti è accaduto e inserire alcuni dati per poter essere successivamente contattato da un avvocato esperto in materia (nome, cognome, indirizzo email, numero di telefono, città). 

Come regola generale, prima di investire i tuoi soldi con un broker del quale non hai mai sentito parlare prima, effettua sempre una ricerca online, in modo tale da avere la certezza della sua affidabilità, ma anche per conoscere nel dettaglio quali sono i costi e le commissioni applicate. Una buona idea potrebbe essere anche quella di leggere le recensioni di altri clienti che hanno già avuto a che fare con la piattaforma di trading online e dare un’occhiata all’elenco dei broker segnalati dalla Consob.

Trading legale – Domande frequenti

Quali sono i broker autorizzati CONSOB?

I broker autorizzati Consob sono quelli in possesso dell’apposita licenza: scopri cosa prevede il regolamento in vigore nella nostra guida sul trading legale

Chi può fare trading?

Il trading può essere fatto da qualsiasi tipologia di investitore: per iniziare, basterà scegliere una piattaforma autorizzata (detta broker) e avere una connessione a internet.

Chi autorizza in Italia il trading online?

Le società che possono operare nel mondo del trading in modo legale sono quelle autorizzate dalla Consob, Commissione nazionale per le società e la borsa. 

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