Adozioni coppie dello stesso sesso: le unioni civili possono adottare?
Le norme sull'adozione in vigore in Italia si applicano indifferentemente anche alle coppie omosessuali? Vediamo quali sono le leggi in vigore e in cosa consiste la stepchild adoption.
- L’adozione in Italia è regolata da regole ben precise, in riferimento alla legge n.184/83.
- Tali norme non includono ancora la possibilità di adozione per le coppie omosessuali.
- Tuttavia, le coppie dello stesso sesso possono procedere con la stepchild adoption o con la richiesta di affido di un minore.
Le coppie omosessuali hanno ottenuto diversi diritti e opportunità nel corso degli ultimi anni, in particolare con l’approvazione della Legge Cirinnà (n.76/2016), che ha portato all’introduzione delle unioni civili.
La stessa ha permesso alle coppie omosessuali di potersi sposare e di ufficializzare, dal punto di vista legale, la propria relazione affettiva. Cosa è possibile fare, invece, in merito alle adozioni?
Le coppie gay possono adottare un minore oggi in Italia? Ci sono casi particolari in cui la regola generale muta? Quali sono le decisioni più recenti della Suprema Corta di Cassazione e a livello europeo? Analizziamo di seguito quali sono stati gli ultimi sviluppi in materia.
- Unioni civili e matrimoni omosessuali in Italia
- Come fanno due uomini (o due donne) ad avere un figlio?
- Adozione coppie omosessuali in Italia: come funziona
- Stepchild adoption: cos’è
- Come funziona la Stepchild adoption
- Tribunale dei minori di Roma
- Adozione coppie omosessuale in Europa e all’estero
- Affido coppie omosessuali
- Chi può adottare in Italia?
Unioni civili e matrimoni omosessuali in Italia
Le unioni civili – introdotte in Italia dalla legge Cirinnà – hanno permesso alle persone dello stesso sesso con un legame stabile e che convivono sotto lo stesso tetto di ottenere i diritti (e alcuni doveri) tipici del matrimonio.
Le unioni civili permettono dunque di sposarsi in Comune, tramite una dichiarazione resa all’ufficiale di stato civile – che registrerà gli atti presso l’archivio dello stato civile – e la presenza di due testimoni.
Questo istituto cambia rispetto al matrimonio per il fatto che:
- è proprio delle coppie con lo stesso sesso;
- non riconosce l’obbligo di fedeltà, né quello di collaborazione;
- non è previsto un periodo di separazione in caso di scioglimento dell’unione civile, che ha effetto immediato – mentre nel matrimonio, è possibile divorziare solo dopo un periodo di separazione.
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Non è possibile contrarre un’unione civile qualora si fosse ancora sposati o si avesse un’unione civile con un’altra persona, in assenza di libertà di stato, oppure:
- se una delle parti è interdetta;
- qualora vi fosse un rapporto di parentela o affinità;
- in caso di condanna di una delle parti per omicidio (tentato o consumato), per esempio nei confronti dell’ex coniuge del proprio partner.
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Come fanno due uomini (o due donne) ad avere un figlio?
Le coppie che non possono avere figli in modo biologico e naturale possono ricorrere alla fecondazione assistita, regolata dalla legge n. 40 del 19 febbraio 2004. Tuttavia, la fecondazione assistita non è per tutti, in Italia.
Vi possono infatti accedere soltanto le coppie maggiorenni, sposate o conviventi, che siano potenzialmente in età fertile, entrambi viventi e che abbiano sessi differenti.
La procreazione medicalmente assistita dunque è inaccessibile:
- per le coppie omosessuali;
- qualora nella coppia vi fosse un partner minorenne oppure in menopausa o andropausa;
- in mancanza della convivenza tra i coniugi, o qualora uno dei due fosse deceduto.
Nonostante i progressi nel campo, che hanno portato dalla legittimità della sola fecondazione omologa all’approvazione della fecondazione medicalmente assistita di tipo eterologo – le coppie omosessuali, in Italia, non possono ancora avere figli tramite il ricorso alla fecondazione eterologa.
La fecondazione assistita eterologa permette oggi anche alle coppie in cui uno dei due abbia una condizione di infertilità assoluta di poter utilizzare i gameti di altre persone per poter avere figli. A questo proposito, potresti essere interessato al nostro approfondimento sull’incostituzionalità del divieto alla fecondazione assistita eterologa.
Adozione coppie omosessuali in Italia: come funziona
Alla luce di quanto detto fin qui, se una coppia gay vuole avere un figlio in Italia e non ha la possibilità di ricorrere alla fecondazione assistita eterologa, potrebbe allora adottare un bambino? La legge italiana, attualmente, non lo prevede.
Tuttavia, le coppie omosessuali (le unioni civili nello specifico) possono adottare il figlio biologico che l’altro partner ha avuto tramite la fecondazione eterologa – possibile in alcuni Stati esteri – oppure in modo naturale.
È stata anche una sentenza della Suprema Corte di Cassazione a stabilire che, nonostante non esista una legge che regoli l’adozione dei figli per le coppie omosessuali, nel caso di figlio nato da fecondazione eterologa si possano avere due mamme o due papà – e si possa pure dare il doppio cognome.
Si applica, in questo caso, la disciplina della Stepchild adoption (Adozione del configlio), regolata dalla legge 4 maggio 1983, n. 184, sul Diritto del minore a una famiglia.
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Stepchild adoption: cos’è
La stepchild adoption è l’adozione da parte di un genitore non biologico del figlio del proprio coniuge o del partner con il quale si è uniti civilmente: è anche chiamata “adozione del configlio”.
Questa possibilità per le unioni civili non era stata inserita nella legge n. 76 del 2016 (la cosiddetta legge Cirinnà), ma era già stata riconosciuta dalla giurisprudenza nel 2014 tramite un’interpretazione estensiva dell’articolo 44, comma 1, lettera d della legge n. 184 del 1983, che si occupa delle adozioni in casi particolari.
Questa tipologia di adozione è stata inserita al fine di tutelare la stabilità di un minore all’interno di un’unione civile e per far sì che anche il partner non naturale possa avere sia diritti sia doveri nei confronti del figlio adottivo.
In Italia è in vigore:
- dal 1983 per le coppie eterosessuali sposate;
- dal 2007 per le coppie conviventi.
Come funziona la Stepchild adoption
L’adozione avviene in presenza di due condizioni:
- la dichiarazione dello stato di abbandono di un minore;
- l’idoneità dei coniugi di adottare.
In merito alla possibilità di poter adottare il figlio del proprio partner nel caso di coppia omosessuale, ci sono delle condizioni di adozione in casi particolari. La Suprema Corte ha infatti previsto che, qualora il minorenne viva in una famiglia felice, può essere adottato pure in assenza dello stato di abbandono, anche da un’unione civile (quindi da due persone che abbiano lo stesso sesso) con un progetto di vita comune. La relazione tra due persone omosessuali che si riconoscono in un progetto di vita rappresenta, infatti, una famiglia.
Nel 2014, il Tribunale dei minori di Roma, basandosi sull’art. 44 della legge 4 maggio 1983, decretò che non esisteva nessuna legge tale da impedire a una donna di adottare il figlio naturale della sua compagna, considerando che l’obiettivo primario è il bene superiore del minore.
In base all’articolo 44 di cui sopra, l’adozione è consentita in tali casi particolari:
- quando gli adottanti sono uniti al minore – orfano di padre e di madre – da vincolo di parentela fino al sesto grado o da rapporto stabile e duraturo preesistente alla perdita dei genitori;
- quando un coniuge adotta il figlio, anche adottivo, dell’altro coniuge;
- quando il minore è portatore di handicap e orfano di entrambi i genitori;
- quando non sia possibile l’affidamento preadottivo.
È inoltre consentita l’adozione all’estero.
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Tribunale dei minori di Roma
Come precisato, nonostante la legge Cirinnà non abbia inserito dei riferimenti alla possibilità da parte di coppie dello stesso sesso di poter adottare dei figli, non ha impedito alla giurisprudenza di poter applicare le norme sull’adozione in casi particolare anche alle coppie gay.
Il primo episodio risale, come anticipato, al 2014, quando il Tribunale dei minori di Roma concesse a una donna la possibilità di adottare la figlia naturale della propria compagna, che aveva sposato in Spagna.
La Cassazione ha applicato una norma giuridica in vigore, ovvero l’articolo 44 della legge sull’adozione del 4 maggio 1983, in base al quale l’adozione avviene “nel superiore e preminente interesse del minore a mantenere anche formalmente con l’adulto, in questo caso genitore sociale, quel rapporto affettivo e di convivenza già positivamente consolidatosi nel tempo”.
Tale adozione è stata in seguito confermata anche dalla Suprema Corte con la sentenza n. 12962 del 2016, in base alla quale l’adozione in questione “non determina in astratto un conflitto di interessi tra il genitore biologico e il minore adottando, ma richiede che l’eventuale conflitto sia accertato in concreto dal giudice” e “prescinde da un preesistente stato di abbandono del minore e può essere ammessa sempre che, alla luce di una rigorosa indagine di fatto svolta dal giudice, realizzi effettivamente il preminente interesse del minore”.
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Adozione in casi particolari: diritti del minore
Secondo i giuristi, l’adozione in casi particolari è “diretta a dare veste giuridica ad una situazione familiare già esistente di fatto, rappresenta la garanzia minima per i bambini che vivono oggi con genitori dello stesso sesso”.
Il figlio adottato:
- ha la possibilità di aggiungere il cognome dell’adottante al proprio;
- deve essere mantenuto, istruito ed educato dall’adottante, ai sensi dell’articolo 147 del Codice civile;
- diviene erede dell’adottante, mentre l’adottante non acquista diritti sulla successione del figlio adottivo;
- acquisisce anche il diritto agli alimenti;
- non acquisisce la parentela di secondo grado del secondo genitore.
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Adozione coppie omosessuale in Europa e all’estero
Per quanto riguarda l’adozione da parte di coppie omosessuali in Europa, è legale nei seguenti Stati:
- Andorra;
- Austria;
- Lussemburgo;
- Spagna;
- Francia;
- Germania;
- Regno Unito;
- Belgio;
- Paesi Bassi;
- Islanda;
- Irlanda;
- Malta;
- Svizzera;
- Norvegia;
- Svezia;
- Finlandia;
- Danimarca;
- Slovenia;
- Croazia.
In Estonia è possibile procedere con la stepchild adoption. Negli altri Paesi, invece, non è attualmente in vigore una legislazione sulle adozioni da parte di coppie omosessuali.
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Affido coppie omosessuali
Per quanto riguarda, invece, l’affido di minori a coppie dello stesso sesso, citando il decreto del 4 luglio 2013 del Tribunale per i minorenni di Palermo,
È ammissibile l’affidamento di una minore ad una coppia dello stesso sesso ove sia accertata, mediante un’ approfondita indagine dei servizi sociali la stabilità della unione e la funzionalità della misura al miglior superiore interesse del minore.
Nonostante ciò, gli affidi alle coppie omosessuali – così come quelli ai genitori single – sono di gran lunga inferiori rispetto agli affidi alle coppie eterosessuali, in cui siano presenti due genitori di sesso opposto.
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Chi può adottare in Italia?
L’art. 6 della legge 184/83 stabilisce le condizioni da rispettare per poter adottare, ovvero:
- i coniugi devono essere sposati da almeno 3 anni, oppure da meno tempo qualora abbiano convissuto per almeno 3 anni in modo stabile e continuativo prima del matrimonio;
- non ci deve essere mai stato un periodo di separazione, neanche di fatto, negli ultimi 3 anni;
- l’età degli adottanti (chi adotta) deve superare di almeno 18 anni l’età dell’adottato, ma la differenza di età non può essere superiore a 45 anni.
La domanda di disponibilità all’adozione dovrà essere presentata al Tribunale per i minorenni – con la possibilità di inviare anche più domande a più Tribunali. La stessa dovrà inoltre essere accompagnata dai seguenti documenti:
- certificato di nascita dei richiedenti;
- stato di famiglia;
- dichiarazione di assenso all’adozione da parte dei genitori dei richiedenti, nella forma della dichiarazione sostitutiva di atto notorio, oppure, in caso di decesso, certificato di morte dei genitori dei richiedenti;
- certificato rilasciato dal medico curante;
- certificati economici: mod.101 o mod. 740 oppure busta paga;
- certificato del Casellario giudiziale dei richiedenti;
- atto notorio, oppure dichiarazione sostitutiva con l’attestazione che tra i coniugi adottanti non sussiste separazione personale neppure di fatto.
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Adozione coppie omosessuali – Domande frequenti
La legge non consente alle coppie omosessuali di poter adottare, ma nella pratica è possibile procedere con la stepchild adoption: clicca per saperne di più.
La stepchild adoption (legge nº 184 del 4 maggio 1983) consente anche alle coppie omosessuali di poter adottare il figlio del partner, nato da fecondazione assistita eterologa o in modo naturale.
In Italia, le coppie omosessuali non possono avere un figlio ricorrendo alla fecondazione assistita di tipo eterologo, ma ci sono diversi Stati esteri in cui è invece possibile farlo.
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