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Che avvocato vuoi diventare? Guida alla scelta

Diventare avvocato prevede un iter formativo lungo e complesso. Nella guida di deQuo non solo troverai un riassunto di quello che dovrai fare per fare l'avvocato, ma anche consigli utili sull'ambito nel quale specializzarti.

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  • Per diventare avvocato è necessario conseguire la laurea in giurisprudenza, seguire un tirocinio formativo e accedere all’esame di abilitazione.
  • La formazione dell’avvocato si completa con il tirocinio presso uffici giudiziari, la scuola di specializzazione, master e dottorati di ricerca.
  • Esistono molteplici specializzazioni per chi intende diventare avvocato.

Diventare avvocato, oggi, non è una cosa semplice come un tempo. La concorrenza è elevatissima e si richiede anche un certo grado di specializzazione.

Scegliere poi il settore che meglio si addice al proprio carattere e alle proprie inclinazioni è ancora più complesso. In questa guida ti spiegheremo non solo qual è l’iter formativo che qualsiasi avvocato deve seguire, ma anche quali sono le diverse tipologie di specializzazione tra cui potrai scegliere.

Come diventare avvocato: la laurea in giurisprudenza

Per diventare avvocato è necessario in primo luogo conseguire la laurea in Giurisprudenza. Il percorso formativo è quinquennale, nella quasi totalità dei casi. Dovrai quindi seguire un percorso di studi che potrebbe prevedere non poche complessità.

Proprio per questa ragione, molto spesso si sceglie di iscriversi a un’Università telematica: ciò consente anche di ridurre drasticamente i costi e le spese, soprattutto per i fuorisede.

Per decidere quale facoltà è la più adatta alle tue esigenze, puoi ricorrere ai parametri CENSIS, i quali prendono in considerazione alcuni criteri, cioè:

  • il tasso di persistenza tra il I e il II anno, ovvero quanti studenti abbandonano la facoltà in questo lasso di tempo;
  • il tasso di iscritti regolari;
  • il tasso di regolarità dei laureati.

Tramite tali criteri, si procede a verificare in quanti anni lo studente riesce a laurearsi, per stabilire il grado di efficienza del sistema universitario.

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Migliori Facoltà di Giurisprudenza in Italia

Secondo il censimento del 2022, le migliori facoltà di giurisprudenza statali sono:

  • Trento;
  • Genova;
  • Modena e Reggio Emilia;
  • Bologna;
  • Insubria;
  • Milano;
  • Milano Bicocca;
  • Padova;
  • Perugia;
  • Urbino Carlo Bo.

Per quanto riguarda le università non statali, le migliori 10 sono:

  1. Milano: Bocconi;
  2. Roma: Luiss;
  3. Roma: Europea;
  4. Roma: LUMSA;
  5. Napoli: Benincasa;
  6. Milano: Cattolica,
  7. Bari: LUM Giuseppe Degennaro;
  8. Università della Valle d’Aosta;
  9. Enna: KORE,
  10. Roma: Link Campus.

Per approfondire, leggi anche la nostra guida su Come diventare avvocato

diventare avvocato oggi in Italia

La pratica forense

Dopo aver conseguito la laurea è necessario intraprendere il periodo di pratica forense per diventare avvocato. Il tirocinio professionale consiste in un periodo di formazione teorico-pratico del praticante avvocato, finalizzato a fargli conseguire le capacità necessarie per l’esercizio della professione e per la gestione di uno studio legale. 

Per svolgere la pratica, dovrai necessariamente iscriverti all’apposito registro dei praticanti avvocati. L’iscrizione è condizione necessaria per lo svolgimento della pratica forense.

Il tirocinio deve essere svolto in forma continuativa per 18 mesi. La sua interruzione per oltre 6 mesi senza alcun giustificato motivo comporta la cancellazione dal registro dei praticanti. Il praticante, però, può anche iscriversi nuovamente, iniziando da capo il tirocinio formativo. 

Il tirocinio deve essere svolto:

  • presso un avvocato con anzianità di iscrizione all’albo di almeno 5 anni;
  • presso l’Avvocatura dello Stato, l’ufficio legale di un ente pubblico o un ufficio giudiziario per non più di 12 mesi;
  • per non più di 6 mesi, in un altro Paese dell’Unione europea, presso professionisti legali con titolo equivalente a quello di avvocato abilitato all’esercizio della professione;
  • per non più di 6 mesi, in concomitanza con il corso di studio per il conseguimento della laurea degli studenti regolamenti iscritti all’ultimo anno di corso.

In ogni caso, il tirocinio deve essere svolto per almeno 6 mesi presso un avvocato iscritto all’ordine o presso l’Avvocatura dello stato. Il tirocinio può anche essere svolto presso due avvocati contemporaneamente, qualora il carico di lavoro di uno di essi non sia tale da consentire al praticante una sufficiente offerta formativa. 

LEGGI ANCHE: Praticante avvocato: chi è, cosa può fare, stipendio

Come diventare avvocato: la scuola di specializzazione

Oltre alla laurea in giurisprudenza è poi possibile frequentare una scuola di specializzazione post universitaria, della durata di due anni. Il diploma ottenuto presso le scuole di specializzazione universitarie per le professioni legali è valutato, ai fini del compimento del tirocinio per l’accesso alla professione di avvocato, equivalente a un periodo di un anno. 

La questione della valenza del diploma delle scuole di specializzazione ai fini dello svolgimento del tirocinio professionale è stata più volte oggetto di analisi da parte del Consiglio Nazionale forense.

Quest’ultimo ha in passato sempre confermato il proprio orientamento per cui chi consegue un diploma presso una scuola di specializzazione è esonerato dall’effettuare la pratica presso un avvocato per un anno, ma non dall’iscrizione al registro dei praticanti per un periodo di due anni.

Al contrario, la giurisprudenza amministrativa ritiene che non sia necessaria l’iscrizione per due anni, ma che sia sufficiente anche un anno di iscrizione. 

Per approfondire, scopri di più sul Consiglio Nazionale Forense

Il tirocinio formativo presso gli uffici giudiziari

L’art. 73 D.L. 69 del 2013 prevede che i laureati in giurisprudenza più meritevoli possano accedere anche ad uno stage formativo, sempre teorico-pratico, presso uffici giudiziari. Anche questo tirocinio dura 18 mesi ed equivale ad un anno di pratica forense. Quindi, per diventare avvocato, è sempre necessario un periodo di pratica forense presso un avvocato, della durata di 6 mesi.

Il tirocinante partecipa anche a corsi di formazione organizzati per i magistrati e ai corsi di formazione, almeno semestrali, a loro dedicati, secondo i programmi indicati dalla Scuola superiore di magistratura. 

Lo svolgimento dello stage di formazione teorico-pratico non dà diritto ad alcun compenso o trattamento previdenziale o assicurativo da parte della pubblica amministrazione. Non comporta la costituzione di un rapporto di lavoro subordinato o autonomo. Tuttavia, il tirocinante ha comunque diritto ad una borsa di studio, che si ottiene in base all’indicatore ISEE.

Al termine del periodo, il praticante redige una relazione con l’analitica descrizione delle attività svolte e il magistrato lo sottoscrive. Sulla base della documentazione, il Consiglio dell’Ordine rilascia il certificato di compiuto tirocinio.

L’esito positivo del tirocinio è valutato per un periodo pari ad un anno di pratica forense, ma anche di pratica notarile e di frequenza alla scuola di specializzazione per le professioni legali.

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diventare avvocato iter formativo e carriera

L’esame di abilitazione

Alla fine della pratica forense, è necessario sostenere l’esame di Stato per l’abilitazione alla professione di avvocato. 

La disciplina ha subito alcune modifiche a partire dalla pandemia. Prima ere previsto un esame scritto, consistente in tre prove:

  1. parere di diritto civile;
  2. parere di diritto penale;
  3. atto giuridico a scelta tra diritto civile, penale e amministrativo.

A tale prova, seguiva un orale.

Per evitare forme di contatto, durante l’emergenza pandemica è stato introdotto il doppio orale, di cui uno era su un parere di ordine teorico-pratico, cioè era proposto un caso concreto e il candidato doveva fornire il proprio parere. In pratica, quello che era solitamente richiesto allo scritto era stato trasformato in un esame orale.

Dalla sessione 2023/2024, con ogni probabilità si ritornerà allo scritto. Tuttavia, il Ministero della Giustizia sta pensando ad una “piccola svolta” nell’organizzazione dello scritto, per snellire e rendere le correzioni più celeri. Infatti, è possibile che questo sarà costituito da un’unica prova scritta avente ad oggetto la redazione di un atto giuridico, consentendo al candidato la scelta tra diritto civile, penale e amministrativo. A questo scritto comunque seguirà una prova orale. 

Puoi approfondire l’argomento leggendo anche: Esame orale avvocato 2023-2024: stop all’orale rafforzato?

Che tipo di avvocato vuoi diventare?

Diventare un avvocato significa in realtà tutto e niente. Infatti, esistono diverse tipologie di avvocati esperti nelle varie branche del diritto. La specializzazione può, in primo luogo, essere conseguita con la pratica e l’esperienza in un certo settore, oltre che con master, scuole di specializzazione e dottorati.

Tradizionalmente si distingue tra:

  • avvocato civilista,
  • avvocato penalista;
  • avvocato amministrativista.

Questa tripartizione è tuttavia molto generica, perché all’interno di ciascuna categoria, poi, si possono individuare ulteriori specifiche. Solo per citare alcuni esempi, è possibile diventare;

  1. avvocato esperto in diritto di famiglia;
  2. avvocato esperto in diritto societario;
  3. avvocato esperto in diritto penale dell’economia.
  4. avvocato esperto in diritto tributario;
  5. avvocato esperto in diritto del lavoro.

Potrebbe interessarti anche la nostra guida su Cosa possono fare gli avvocati per farsi pubblicità online

1. Avvocato esperto in diritto di famiglia

L’avvocato esperto in diritto di famiglia è un professionista che si occupa principalmente di tutte le questioni riguardanti la famiglia, lo status familiare, la crisi coniugale, quindi separazione e divorzi.

In particolare, si occupa diritti di solidarietà e di libertà familiare, ma anche di potestà familiare e delle procedure di adozione e di affidamento dei figli in seguito a una procedure di divorzio.

Ti consigliamo per approfondire: Consulenza legale diritto di famiglia: a chi rivolgersi?

che tipo di avvocato vorresti essere

2. Avvocato esperto in diritto societario

Un avvocato esperto in diritto societario presta la propria assistenza agli imprenditori e alle società, in diverse fasi della vita dell’impresa stessa.

All’interno di questa categoria, si individuano una serie di sotto-categorie:

  • avvocato fallimentarista, che collabora durante la fase delle procedure concorsuali, cioè di crisi dell’impresa. Può anche svolgere la funzione di curatore fallimentare;
  • avvocato esperto nella costituzione delle società: al contrario, questa figura collabora alla costituzione di un’impresa o anche alla sua evoluzione, per esempio in società quotata, o in fase di trasformazione, come nei casi di scissione e fusione;
  • avvocato esperto di governance: è un soggetto che collabora alla gestione della società, quindi a tutto ciò che riguarda le operazioni economiche quotidiane e ai contratti stipulati dalla società. 

Potresti dunque scegliere di specializzarti in diritto della crisi di impresa e dell’insolvenza e nell’analisi di bilancio e valutazioni d’azienda.

3. Avvocato esperto in diritto penale dell’economia

In genere, quando si pensa al diritto penale, vengono in mente solo reati contro la persona, come omicidi e lesioni, furti e rapine ecc. Il diritto penale invece è molto vasto e comprende diverse categorie.

Un avvocato esperto di diritto penale dell’economia si occupa di tutte quelle ipotesi di reato relative ai rapporti societari e di impresa, come la bancarotta, o anche rientranti nell’ambito dell’evasione fiscale. Quest’ultimo è un settore particolarmente interessante per un duplice profilo, sia economico sia di concorrenza. È infatti un ambito ancora non saturo, in cui vi sono spazi di crescita considerevoli.

Altri ambiti del diritto penale da prendere in considerazione, poi, potrebbero essere:

  • il diritto penale dell’ambiente;
  • il diritto penale dell’informatica.

4. Avvocato esperto di diritto tributario

L’avvocato esperto in diritto tributario si occupa di:

  • consulenza legale tributaria, cioè offre pareri per dare soluzione a questioni conflittuali, tramite un’attività di analisi, volta a prevenire l’eventuale contenzioso e risolvere la questione in via stragiudiziale;
  • assistenza stragiudiziale, per mezzo di strumenti adottati per prevenire il processo, consentendo al cliente di risparmiare le spese e ottenere una celere risoluzione del conflitto;
  • assistenza giudiziale, ovvero l’attività di rappresentanza in giudizio o presso le vecchie Commissioni tributarie, che sono state da poco sostituite dal tribunale per le questioni tributarie;
  • pianificazione fiscale, che consiste nel realizzare appositi programmi per consentire all’impresa, in genere, un risparmio di imposta, nei limiti di quanto è lecito. 

In questo contesto, specializzazioni facilmente spendibili sul mondo del lavoro sono il diritto bancario e il diritto dell’arbitrario.

diventare avvocato guida alle specializzazioni

5. Avvocato esperto in diritto del lavoro

Un avvocato esperto in diritto del lavoro ha la funzione di assistere il datore di lavoro o, più spesso, il lavoratore nelle controversie in materia di lavoro, quali le cause per licenziamento ingiusto, gli episodi di mobbing, il burnout provocato dallo stress lavorativo, le molestie sul posto di lavoro.

Approfondisci cosa fa un avvocato esperto di diritto del lavoro leggendo anche: Consulenza Legale diritto del lavoro

Vogliamo poi suggerirti di puntare su alcuni settori che potrebbero davvero fare la differenza oggi in termini di specializzazione nel mondo dell’avvocatura, per il fatto che dovrai competere con un numero minore di professionisti specializzati in quel determinato ambito del diritto:

  • coding for lawyers, che permette all’avvocato di collaborazione con gli sviluppatori per la creazione, per esempio, di app giuridiche;
  • atti giuridici e processo, che richiede un’ottima capacità nella scrittura di atti e pareri (non tutti gli avvocati la possiedono);
  • tecniche di ricerca giuridica;
  • diritto agroalimentare;
  • diritto dell’energia;
  • criminologia;
  • diritto dei media;
  • diritti digitali, quindi privacy, intelligenza artificiale, smart contract, blockchain, un campo davvero innovativo con interessi sempre crescenti e bisogno di nuove norme nel campo del diritto;
  • diritto cinese;
  • diritto dell’immigrazione (europeo e straniero).

Diventare avvocato – domande frequenti

Dove è possibile conseguire la laurea in giurisprudenza ?

Per diventare avvocato è possibile conseguire la laurea in giurisprudenza in un’università statale, non statale e telematica.

Come si diventa avvocato?

Si diventa avvocato conseguendo l’abilitazione con apposito esame a cui segue l’iscrizione all’albo professionale.

Quante tipologie di avvocato esistono?

Esistono molteplici specializzazioni per un avvocato; tradizionalmente, si distingue tra avvocato penalista, civilista e amministrativista, ma oggi ci sono nuovi ambiti da considerare, come i diritti legati alle intelligenze artificiali, alla blockchain e al mondo digitale.

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Avv. Clelia Tesone
Avvocato civilista
Laureatasi in Giurisprudenza con la votazione di 110 e Lode presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e con approfondita conoscenza delle materie del Diritto Civile e del Diritto Amministrativo. Ha brillantemente conseguito l’abilitazione alla professione di avvocato, a seguito dell’espletamento della pratica forense in diritto civile e il tirocinio ex art. 73 d.l. 69/2013 presso la Procura della Repubblica di Napoli Nord.
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