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Legge 104: a chi spetta, agevolazioni, permessi e congedo

Come funziona la 104 per assistere un genitore? Cosa dice il testo della legge quadro 104/92? Ecco quali sono le novità introdotte nell'ultimo anno, quanti giorni durano i permessi e quali sono le patologie previste per avere diritto alle agevolazioni.

legge 104
  • La legge 104/1992, meglio nota come Legge 104, prevede una disciplina per tutelare e sostenere le categorie deboli, quali i disabili, anche spesso solo persone anziane, e le loro famiglie.
  • La Legge 104 consente di accedere a molte agevolazioni, tra cui, per esempio, la riduzione della TARI o l’accesso gratuito a luoghi ricreativi o piscine, purché accompagnati.
  • La legge 104, inoltre, consente anche ai c.d. accompagnatori di chiedere dei permessi e congedi straordinari dal lavoro, laddove dovesse sussiste una necessità per il disabile.

La Legge 104/92, ovvero la Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate, è la normativa alla quale fare riferimento per l’individuazione di permessi e agevolazioni fiscali, ai quali possono accedere i soggetti che vivono una condizione di disabilità o coloro i quali hanno bisogno di prestare assistenza a un familiare disabile.

In base a quanto contenuto nel testo della Legge 104, le agevolazioni previste corrispondono di solito a permessi retribuiti, al congedo straordinario o a ulteriori vantaggi che vengono attuati sul lavoro e in caso di lavoro notturno.

In questa guida sono contenute tutte le informazioni sulle Legge 104: quali sono i soggetti ai quali spetta, come richiederla, quali sono i requisiti di accesso e i permessi che si possono ottenere, e quali le agevolazioni fiscali più significative. Infine, ti diremo anche quali sono le novità recentemente introdotte dal legislatore, operative nel 2022 e anche nel 2023.

Legge 104: requisiti

I beneficiari della Legge 104 sono i portatori di handicap che presentano o una minorazione di tipo fisico, oppure una di tipo psichico o sensoriale, dalla quale derivino difficoltà di apprendimento, relazione o integrazione lavorativa e successivi svantaggi dal punto di vista sociale, che spesso sfociano in episodi di emarginazione.

Per estensione, può avere accesso ai benefici della Legge 104 anche un lavoratore che deve prestare la sua assistenza al portatore di handicap che ne è diretto beneficiario.

Nell’articolo 3 comma 1, si legge che una persona con un handicap è:

colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.

Nell’articolo 3 comma 3 viene specificato che la situazione assume una condizione di gravità qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione.

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Quali sono le patologie che danno diritto alla legge 104?

Per far sì che venga riconosciuto lo stato di handicap previsto dalla Legge 104, o lo stato di handicap grave, attraverso il quale poter avere accesso ai permessi retribuiti dal lavoro o alle agevolazioni fiscali, è necessario fare riferimento alle tabelle ministeriali nelle quali viene indicato il grado di incidenza di un’infermità sulla capacità lavorativa.

Le patologie, alle quali viene associata una determinata percentuale di invalidità, possono riguardare:

  • l’apparato cardiocircolatorio:
  • l’apparato respiratorio;
  • l’apparato digerente;
  • l’apparato urinario;
  • l’apparato endocrino;
  • l’apparato osteoarticolare e locomotore;
  • l’apparato neurologico;
  • l’apparato fisiognomico;
  • l’apparato stomatognatico;
  • l’apparato fonatorio;
  • l’apparato riproduttivo femminile e maschile.

Si può altresì trattare di patologie di tipo psichico, uditivo, visivo, congenito, ematologico, reumatico, neoplastico, raro.

Come richiedere la legge 104

Nel caso in cui si fosse portatori di handicap, l’applicazione della Legge 104 non è automatica, ma è necessario farne richiesta.

Per ottenere i benefici legati alla Legge, bisogna seguire una procedura che si articola in due fasi:

  1. bisogna prima di tutto fare domanda all’INPS per ottenere il riconoscimento dell’handicap grave;
  2. sarà poi necessario fare richiesta sempre all’INPS e al proprio datore di lavoro per ottenere i permessi e i benefici derivanti dalla Legge.

Per quanto riguarda la prima fase, sarà preceduta da un passaggio dal proprio medico di base che avrà il compito di produrre la documentazione medica necessaria ad attestare la patologia della quale si soffre:

  • sarà il medico a compilare sul sito dell’INPS la certificazione medica nella quale sarà inserita la descrizione della diagnosi e delle condizioni di salute del paziente;
  • il medico invierà poi la certificazione per via telematica.

Tale documento scade dopo 90 giorni, entro i quali dovrà essere inviata all’INPS la domanda di riconoscimento dell’handicap.

legge 104 come funziona

Esiste poi uno step successivo che consiste nell’accertamento delle proprie condizioni fisiche da parte della Commissione dell’Azienda USL: è possibile prenotare una visita direttamente dal portale dell’INPS, entro un periodo massimo di 30 giorni dal momento in cui è stata presentata la domanda.

In base all’esito della visita, che può essere approvata all’unanimità o senza unanimità, verrà emesso un verbale di accertamento con il quale si potrà rientrare in una delle seguenti definizioni:

  1. persona non handicappata;
  2. persona con handicap;
  3. persona con handicap, con connotazione di gravità;
  4. persona con handicap superiore ai 2/3.

Qualora non si fosse d’accordo con quanto emerso dal verbale di accertamento, è possibile fare ricorso entro 6 mesi dalla ricezione della notifica.

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Legge 104: come funziona

Uno dei principali benefici derivanti dalla Legge 104 sono i permessi retribuiti, ai quali può avere accesso sia la persona con disabilità sia chi le presta assistenza, per esempio un figlio.

Scendendo maggiormente nel dettaglio, le persone che possono beneficiare di un permesso sul lavoro grazie alla Legge 104 sono quelle riportate nella tabella in basso.

BENEFICIARIODETTAGLIO
Disabili con contratto individuale di lavoro dipendenteSono inclusi i lavoratori part-time, mentre sono esclusi quelli autonomi, i parasubordinati, i lavoratori agricoli a tempo determinato occupati in giornata, i lavoratori a domicilio e gli addetti ai lavori domestici e familiari
Genitori del lavoratore dipendenteComprendono madre e/o padre biologici, genitori adottivi o affidatati di figli con disabilità, conviventi e non
Coniuge del lavoratore dipendenteSono inclusi i conviventi di fatto e le persone legate con unione civile
Parenti o affini entro il 2° grado del lavoratore dipendenteComprende figli, nonni, nipoti, fratelli, suoceri, generi, nuore, cognati del soggetto disabile con il quale si convive
Parenti o affini entro il 3° grado del lavoratore dipendenteInclude zii, nipoti, bisnonni, bisnipoti

Legge 104: permessi

I permessi dei quali può disporre un soggetto al quale spetta la Legge 104 corrispondono a 3 giorni di riposo al mese, che possono essere frazionabili in ore, oppure consistere in riposi giornalieri della durata di una o due ore. I permessi devono essere richiesti al proprio datore di lavoro, che non può legittimamente rifiutarli, nel rispetto delle tempistiche previste.

Nel caso di genitori o familiari che abbiano a carico un soggetto da assistere, si ha diritto al congedo parentale con modalità che differiscono in relazione all’età dell’assistito.

In particolare, i genitori con un figlio disabile con età inferiore ai 3 anni, hanno diritto:

  • al prolungamento del congedo parentale fino al compimento dell’ottavo anno di vita, per un periodo di altri tre anni, a meno che il bambino non venga ricoverato nel frattempo in istituiti specializzati;
  • tre giorni di permesso mensile, o a riposi orari di una o due ore al giorno.

Legge 104: agevolazioni familiari

I genitori di un figlio disabile con età compresa tra i 3 e gli 8 anni, invece, hanno diritto:

  • al prolungamento del concedo parentale fino al compimento dell’ottavo anno di vita, per un periodo di altri tre anni, a meno che il bambino non venga ricoverato nel frattempo in istituiti specializzati;
  • tre giorni di permesso, ma non ai riposi orari.

I genitori di un figlio disabile maggiorenne hanno diritto soltanto a tre giorni di permesso al mese.

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Chi ha la Legge 104 che benefici ha?

Oltre ai permessi retribuiti, i soggetti che hanno accesso ai benefici della Legge 104, possono godere anche di altri privilegi, quali per esempio:

  1. la possibilità di scegliere la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio, che spetta di diritto ai disabili maggiorenni e ai genitori o ai coniugi di un disabile nel caso in cui quest’ultimo abbia compiuto 65 anni o sia affetto da patologie invalidanti;
  2. i lavoratori che assistono un familiare disabile non hanno l’obbligo di prestare lavoro notturno;
  3. questi ultimi hanno anche il diritto di beneficiare di un congedo straordinario notturno, per la durata massima di due anni.

Il disabile che ha accesso ai benefici della Legge 104 ha anche diritto ad alcune agevolazioni fiscali. Si dovrà avere in questo caso un reddito non superiore a 2.840,51 euro o a 4.000 euro se la persona con disabilità ha un’età inferiore ai 24 anni.

Per esempio, per quanto riguarda l’acquisto di un’automobile, nuova o usata, o per comprare i pezzi per modificare un veicolo e renderlo adatto a un portatore di handicap, avrà diritto:

  • a una detrazione IRPEF del 19% del costo sostenuto, nel rispetto di una spesa massima di 18.075,99 euro;
  • all’IVA agevolata al 4%, e non al 22%;
  • all’assenza di bollo e di imposta su un eventuale passaggio di proprietà. In questo caso, le agevolazioni sono estese anche ai familiari che hanno il disabile a carico dal punto di vista fiscale.

Sono inoltre previste detrazioni del 19% e l’IVA al 4% per l’acquisto di strumenti informatici, detrazioni delle spese mediche al 19% e quelle per l’abbattimento delle barriere architettoniche al 36%.

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Legge 104: agevolazioni 2022

Le novità relative alla legge 104 sono state introdotte dal decreto legislativo n. 105 del 30 giugno 2022, che ha eliminato il principio del referente unico. Dal 13 agosto 2022, la persona che potrà prestare assistenza al soggetto con disabilità presente in famiglia potrà anche essere più di una.

Dalla stessa data, cambiano anche le istruzioni relativo al congedo straordinario, che sarà concesso pure al convivente di fatto, anche nell’ipotesi in cui la convivenza sia iniziata in un momento successivo alla richiesta di congedo.

Per i soggetti che potranno richiedere il congedo straordinario, è prevista la seguente proprità:

  1. al primo posto troviamo il coniuge convivente, oppure la parte dell’unione civile convivente, il convivente di fatto della persona disabile;
  2. in mancanza di un coniuge, la priorità passa al padre o alla madre, ai figli conviventi, ai fratelli e alle sorelle;
  3. in mancanza dei soggetti indicati, il congedo potrà essere ottenuto da parenti o affini entro il 3° grado conviventi con la persona disabile.

È stato inoltre previsto un congedo straordinario per i caregiver, di durata massima pari a 2 anni (anche frazionati), retribuiti e con maturazione di contributi figurativi.

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Legge 104 e novità 2023

Anche per il 2023 sono state introdotte alcune significative agevolazioni rispetto a coloro che beneficiano della Legge 104. Per esempio, ne sono previste rispetto alle attività sportive.

I Comuni, infatti, possono concedere ai soggetti con la Legge 104 di accedere a titolo gratuito alle piscine comunali, purché accompagnati. Non vi sono agevolazioni, invece, per la realizzazione della struttura presso la propria abitazione. Quindi, non potrai accedere a nessun bonus per realizzare una piscina direttamente a casa sua.

Altre importanti novità 2023, invece, riguardano gli aventi diritto a permessi retribuiti e ai congedi parentali. La legge 104, infatti, non solo attribuisce agevolazioni a coloro che hanno la disabilità, ma anche a coloro che devono prestare loro assistenza. Secondo la disciplina vigente, infatti, il familiare che assiste il disabile può usufruire di 3 giorni di congedo retribuito. Tale possibilità è stata estesa anche a chi ha figli disabili di età inferiore o pari a 12 anni.

Le novità sulla legge 104 nel settore lavoro sono relativi a:

  • i permessi retribuiti condivisi,
  • i congedi straordinari retribuiti,
  • gli aumenti dell’indennità di accompagnamento;
  • le agevolazioni fiscali sull’acquisto di auto;
  • i supporti tecnici e informatici.

Legge 104 e assegno unico

Inoltre, per i soggetti con invalidità civile, è stata prevista la possibilità di ottenere l’Assegno Unico, di ammontare variabile in base alle situazioni specifiche del disabile a carico del nucleo familiare.

Sono corrisposti:

  • 105 euro nel caso di figli disabili fino a 21 anni non autosufficienti,
  • 95 euro nel caso di disabilità grave;
  • 85 euro in caso di disabilità media.

Infine, alcune novità per il 2023 ci sono anche in tema di TARI. Infatti, è previsto che si possa ottenere uno sconto sull’imposta: il Comune di appartenenza del cittadino può prevedere uno sconto sulla tassa per aiutare le famiglie e i disabili.

Legge 104 e modifica funzionalità sito INPS

Sono state poi modificate alcune funzioni del sito INPS. Tramite la nuova funzionalità è possibile:

  1. variare l’indirizzo del domicilio, i dati lavorativi, le dichiarazioni rese in fase di presentazione dell’istanza;
  2. effettuare la rinuncia alla domanda che si intende mutare, presentando in modo contestuale la nuova domanda con le modifiche.

Rispetto al congedo straordinario per assistere familiari disabili in situazione di gravità, è stato integrato con la nuova funzionalità “Variazione dati domanda”. Tale nuova funzione è stata introdotta per modificare la domanda già presentata in via telematica, senza inviare una seconda domanda.

È possibile accedere alla nuova funzione tramite il sito web www.inps.it:

  • accedendo al servizio Indennità per congedi straordinari (assistenza familiari disabili);
  • seguendo il percorso Lavoro> Congedi, permessi e certificati> Congedi;
  • selezionando la voce di menu Comunicazione di variazione;
  • effettuando l’autenticazione tramite SPID almeno di livello 2, CNS o CIE.

LEGGI ANCHE Quando si può chiedere il congedo di paternità


Legge 104 – Domande frequenti

Quali sono i requisiti per ottenere la Legge 104?

La legge 104 spetta ai portatori di handicap caratterizzati da una minorazione fisica, psichica o sensoriale, dalla quale scaturiscono difficoltà di apprendimento, relazione o integrazione lavorativa e svantaggi sociali, che spesso sfociano in episodi di emarginazione.

Quali sono i requisiti per ottenere la Legge 104?

I disabili che godono dei benefici della Legge 104, e i loro assistiti, hanno accesso ad agevolazioni di tipo fiscale per l’acquisto di beni di diverso genere, a permessi retribuiti sul lavoro, al congedo parentale prolungato.





Come funziona la 104 per assistere un genitore?

La Legge 104 non viene applicata in modo automatico a tutti i soggetti con disabilità: per avere accesso ai suoi benefici è necessario presentare all’INPS la certificazione relativa al proprio stato di handicap grave e in seguito una seconda domanda con la quale poter ottenere i permessi e le agevolazioni previsti dalla Legge.

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Avv. Clelia Tesone
Avvocato civilista
Laureatasi in Giurisprudenza con la votazione di 110 e Lode presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e con approfondita conoscenza delle materie del Diritto Civile e del Diritto Amministrativo. Ha brillantemente conseguito l’abilitazione alla professione di avvocato, a seguito dell’espletamento della pratica forense in diritto civile e il tirocinio ex art. 73 d.l. 69/2013 presso la Procura della Repubblica di Napoli Nord.
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