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Cos’è e come funziona la Corte Penale Internazionale

Quali sono i compiti della Corte penale internazionale, che sentiamo nominare sempre più spesso sui media in relazione ai crimini di guerra? Scopri quello che c'è da sapere in merito nella nostra guida.

corte penale internazionale cos'è
  • La Corte Penale Internazionale è stata fondata, a Roma, il 1° luglio 2002.
  • Si tratta di un Tribunale, con sede a L’Aia, avente la funzione di giudicare i crimini internazionali.
  • Attualmente, ne fanno parte 125 Stati. Questo significa che non tutte le nazioni mondiali la riconoscono.

La Corte Penale Internazionale è la prima giurisdizione internazionale permanente, competente a giudicare individui responsabili dei più gravi crimini di rilevanza mondiale.

Il 17 luglio del 1998, a Roma, al termine della Conferenza Diplomatica, viene adottato lo Statuto di Roma, che entrerà in vigore il 1 luglio 2002, dopo un lungo percorso iniziato dalla comunità internazionale che riconosceva le criticità sorte attorno all’istituzione e all’operato dei Tribunali per la ex Jugoslavia e per il Ruanda.

Tribunali ad hoc, legittimati dalla cornice giuridica delle Nazioni Unite, ma che rappresentavano una soluzione temporanea e che non si basavano su un sistema normativo e giurisdizionale universalmente riconosciuto che fosse precostituito in modo permanente e sulla base del principio del nullum crimen, nulla poena sine lege (letteralmente nessun reato, nessuna pena, senza legge).

L’adozione dello Statuto di Roma rappresenta la base giuridica più compiuta e attuale per il riconoscimento dei crimini internazionali e, di conseguenza, per l’ammissibilità di una istituzione come la Corte Penale Internazionale che sarà competente, esclusivamente, a giudicare tutti gli individui che si renderanno responsabili di tali gravi reati di rilevanza internazionale.

Nelle prossime righe, analizzeremo più nel dettaglio il funzionamento della CPI, prendendo in esame quelli che sono i suoi compiti, gli Stati che la riconoscono, la composizione e la struttura.

Di quali crimini si occupa la Corte Penale internazionale

I crimini per cui è competente per materia la CPI sono tassativamente elencati nell’art. 5 dello Statuto di Roma, che li divide in 4 grandi categorie:

  • a) crimine di genocidio;
  • b) crimini contro l’umanità omicidio, sterminio, riduzione in schiavitù, deportazione o trasferimento forzato della popolazione, imprigionamento o altre gravi forme di privazione della libertà personale in violazione di norme fondamentali di diritto internazionale, tortura, stupro, schiavitù sessuale, prostituzione forzata, gravidanza forzata, sterilizzazione forzata o qualunque altra forma di violenza sessuale di analoga gravità, persecuzione contro un gruppo o una collettività dotati di propria identità, inspirata da ragioni di ordine politico, razziale, nazionale, etnico, culturale, religioso o di genere sessuale ai sensi del paragrafo 3, o da altre ragioni universalmente riconosciute come non permissibili ai sensi del diritto internazionale, collegate ad atti preveduti dalle disposizioni del presente paragrafo o a crimini di competenza della Corte, sparizione forzata di persone, apartheid e altri atti inumani di analogo carattere diretti a provocare intenzionalmente grandi sofferenze o gravi danni all’integrità fisica o alla salute fisica o mentale (art. 7 dello Statuto di Roma);
  • c) crimini di guerra;
  • d) crimine di aggressione.

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Corte Internazionale di Giustizia e Corte Penale internazionale: differenze

É, dunque, un organismo permanente e indipendente da non confondere con la Corte Internazionale di Giustizia, il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite che delibera sulle controversie fra Stati, con il quale spesso collabora la CPI, restando però due organi indipendenti e profondamente differenti per funzioni e organizzazione; la CPI, infatti, giudica esclusivamente individui e non gli Stati.

corte penale internazionale funzioni e storia

Quali sono gli Stati che non riconoscono la Corte penale internazionale?

Allo “Statuto di Roma” hanno aderito, ad oggi, molti Stati, seppur alcune delle più grandi potenze mondiali, come gli Stati Uniti, la Cina, Israele e la Russia, non riconoscono ancora l’autorità della Corte Penale Internazionale perché rivendicano la sovranità nazionale della propria giurisdizione.

Corte Penale Internazionale: dove si trova

La Corte penale internazionale, che ha sede a L’Aia, è composta da diversi organi: la Presidenza, la Sezione d’appello, la Sezione di prima istanza, la Sezione preliminare, l’Ufficio del Procuratore e la Cancelleria. Altro organismo è l’Assemblea degli Stati membri, composta da un rappresentante per ciascuno Stato, ha funzioni relative all’amministrazione e alla gestione degli aspetti finanziari; ha, inoltre, il potere di eleggere i giudici, che sono 18 e vengono scelti in base alle candidature presentati dagli Stati.

Una volta eletti, i giudici rimangono in carica per nove anni e non sono rieleggibili. Il Presidente, i Vicepresidenti e i Cancellieri sono eletti dalla Corte stessa, mentre spetta sempre all’Assemblea degli Stati membri nominare il Procuratore generale e i Procuratori aggiunti.

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CPI e crimini internazionali: come funziona

Rammentando che è dovere di ciascuno Stato esercitare la propria giurisdizione penale nei confronti dei responsabili di crimini internazionali sul proprio territorio, il ruolo della CPI è quindi complementare.

L’art 17, infatti, disciplina le questioni relative alla procedibilità enunciando il principio di complementarità. La Corte, in pratica, non è competente a giudicare un caso se:

  1. sullo stesso caso sono in corso indagini o procedimenti penali condotti da uno Stato che ha su di esso giurisdizione, a meno che tale Stato non abbia la volontà o sia nell’incapacità di svolgere veramente le indagini o l’azione penale;
  2. il caso è stato oggetto di indagini condotte da parte di uno Stato che ha su di esso giurisdizione e tale Stato ha deciso di non procedere nei confronti della persona interessata, a meno che la decisione non costituisca il risultato del rifiuto o dell’incapacità dello Stato di procedere veramente;
  3. la persona interessata è già stata giudicata per la condotta oggetto della denuncia e non può essere giudicata dalla Corte;
  4. il caso non è sufficientemente grave da giustificare un’ulteriore azione da parte della Corte.

Pertanto, al di fuori di questi casi, se un individuo che fa parte di uno Stato membro commette uno dei gravi delitti elencati tassativamente dall’art. 5 dello Statuto, e li commette all’interno del territorio dello Stato parte, la Corte Penale Internazionale sarà competente e potrà esercitare la propria giurisdizione.

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come funziona la corte penale internazionale

Come opera la Corte Penale Internazionale

Come nel nostro codice di rito, cosi anche lo Statuto dalla CPI prevede che solo il Procuratore possa esercitare l’azione penale, e in piena autonomia, operando secondo i principi di indipendenza e imparzialità. Può iniziare le indagini di propria iniziativa sulla base di informazioni relative ai crimini di competenza della Corte o può essere sollecitato da uno Stato parte della Convenzione, per mezzo di una segnalazione.

Dovrà preliminarmente accertarsi, pero, che entrambi gli Stati coinvolti siano parte della Convenzione o abbiano accettato la competenza della stessa. Tuttavia, è previsto che gli Stati che non abbiano ratificato lo Statuto, possano accettare la competenza della Corte depositando una dichiarazione nella Cancelleria, con una limitazione: la Corte non esercita il proprio potere giurisdizionale su un crimine di aggressione quando quest’ultimo è commesso da cittadini di uno Stato che non sia parte o sul suo territorio.

È stato un argomento a lungo dibattuto e disciplinato dagli Emendamenti di Kampala, che definiscono il crimine di aggressione e le condizioni per cui la Corte Penale Internazionale può esercitare la propria giurisdizione. Definita la competenza per materia, nonché la competenza giurisdizionale della CPI, non resta che approfondire la procedura applicata.

Cos’è il mandato di arresto internazionale

L’esercizio dell’azione penale è prerogativa del Procuratore che, se conclude per la presenza di elementi che giustificano l’inizio delle indagini, presenta alla Camera Preliminare una richiesta affinché i giudici emettano un mandato di arresto internazionale.

Tuttavia, l’emissione di un mandato e l’arresto dei sospetti criminali resta molto difficile, perché la Corte non dispone di forze di polizia per far rispettare i mandati, pertanto necessita dell’ausilio degli Stati membri per l’esecuzione degli ordini; è lo Stato che deve materialmente effettuare l’arresto del soggetto e consegnarlo alla Corte che, per mezzo del Procuratore, lo rinvierà a giudizio, se vi sono i requisiti.

Come la CPI esercita l’azione penale

Esattamente come previsto nel nostro codice di procedura penale, anche in materia di crimini internazionali, sarà il Procuratore a promuovere l’azione penale e a chiedere il rinvio a giudizio che, se sarà accolto dalla Corte, condurrà al processo presso la Camera di prima istanza.

Il Procuratore deve provare la colpa dell’accusato oltre ogni ragionevole dubbio davanti ad un collegio giudicante di tre giudici, contraddistinto da una fase dibattimentale con l’escussione dei testimoni e la Discovery delle prove assunte. All’imputato è riconosciuta una serie di diritti tra cui:

  • essere tempestivamente e dettagliatamente informato circa l’imputazione, in una lingua da lui compresa e parlata;
  • essere processato senza indebito ritardo;
  • avere un legale di fiducia, ovvero, in mancanza, avvalersi dell’assistenza legale assegnata dalla Corte;
  • avvalersi del gratuito patrocinio, in mancanza di mezzi sufficienti.

La Corte, al termine del primo grado di giudizio, potrà condannare l’imputato fino a 30 anni di reclusione e, in casi particolari, decidere anche per l’ergastolo. Contro la decisione di primo grado, si potrà ricorrere alla Camera d’appello, composta da 5 giudici, mai gli stessi che hanno emesso il verdetto originale.

La Camera d’appello deciderà se confermare la decisione impugnata, modificarla o annullarla. Si tratta quindi del giudizio definitivo, a meno che la Camera d’appello non ordini un nuovo processo davanti alla Camera di primo grado.

quali sono i compiti della corte penale internazionale

Chi è stato condannato dalla Corte Penale internazionale?

La CPI ha indagato su alcuni dei conflitti più violenti del mondo, tra cui Darfur, Repubblica Democratica del Congo (RDC), Gaza, Georgia e Ucraina. Ad oggi, la maggior parte delle persone incriminate dalla Corte provengono da Paesi africani, ma, nel 2023, è stato emanato il mandato di arresto per il Presidente Vladimir Putin. La Russia, però, non è firmataria dello Statuto di Roma.

Risultando quindi estranea alla giurisdizione della Corte Penale internazionale, Vladimir Putin potrebbe comunque essere arrestato se si trovasse sul territorio di uno Stato aderente alla Corte – o stesso vale per il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

L’aver emesso il mandato di arresto rappresenta, comunque, una notevole presa di posizione da parte della CPI, trattandosi del primo provvedimento di sorta notificato ad un Capo di Stato di una grande potenza globale, confermando la volontà della Corte di uscire dall’ottica Panafricana che per anni l’aveva contraddistinta.

Approfondisci leggendo Farnesina: cosa fa e quali sono le funzioni del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale

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Avv. Silvia Leto
Avvocato penalista
Sono un avvocato penalista iscritta all’Albo di Crotone dal 2011, con studio a Milano e a Crotone.Mi occupo di diritto penale con esperienza consolidata in procedimenti relativi a reati di associazione mafiosa, truffa, riciclaggio, falsa fatturazione, incidente di esecuzione. Mi sono laureata alla “Sapienza” Università di Roma, con una laurea in diritto penale, sul delitto tentato, nella cattedra del Prof. Avv. Franco Coppi. Ho collaborato anche con studi legali stranieri a Lisbona e a New York.
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