Reato di frode commerciale: cos’è, esempi e come difendersi
Dalle false promesse pubblicitarie alla vendita di prodotti contraffatti: la frode commerciale è un reato che mina la fiducia nei rapporti economici. Scopri in cosa consiste, quali sono le forme più comuni e cosa fare se ne sei vittima.
- La frode commerciale consiste nell’inganno intenzionale a scopo di profitto nel contesto di scambi economici.
- Esistono diverse tipologie di frode commerciale, che può per esempio comprendere prodotti falsi, etichette ingannevoli, pratiche scorrette e truffe online.
- È possibile tutelarsi dalle frodi commerciali attraverso controlli preventivi, denunce e strumenti legali previsti dal codice penale e civile.
La frode commerciale è una delle minacce più insidiose per i consumatori e per il corretto funzionamento del mercato. Ogni giorno, milioni di persone acquistano beni o servizi fidandosi di pubblicità, etichette e piattaforme di vendita. Quando queste informazioni sono false o fuorvianti, si può parlare di frode commerciale. Questo fenomeno non solo provoca danni economici, ma mina anche la fiducia nelle relazioni economiche e nella concorrenza leale. In questo articolo vedremo in cosa consiste il reato di frode commerciale, quali forme può assumere e come riconoscerlo per imparare a difendersi.
Cos’è la frode commerciale?
La frode commerciale si verifica quando un soggetto mette in atto comportamenti ingannevoli o fraudolenti nell’ambito di uno scambio economico, con l’obiettivo di ottenere un vantaggio illecito a danno di un’altra parte. Ma quando si configura il reato di frode commerciale?
In Italia, la frode commerciale è punita principalmente dall’art. 515 del Codice Penale (Frode nell’esercizio del commercio), che tutela il consumatore dalla vendita di beni diversi da quelli dichiarati. Si tratta di un reato proprio, nel senso che può essere commesso da chiunque, salvo che chi lo commette deve esercitare un’attività commerciale. Si può effettivamente parlare di reato se alla base abbiamo il dolo, ovvero la volontà di commettere quanto descritto nell’articolo citato.
In particolare, l’art. 515 cp recita che:
Chiunque, nell’esercizio di un’attività commerciale, ovvero in uno spaccio aperto al pubblico, consegna all’acquirente una cosa mobile per un’altra, ovvero una cosa mobile, per origine, provenienza, qualità o quantità, diversa da quella dichiarata o pattuita, è punito, qualora il fatto non costituisca un più grave delitto, con la reclusione fino a due anni o con la multa fino a euro 2.065.
La legge si applica sia alla vendita fisica, sia a quella online, includendo anche la pubblicità ingannevole, la falsificazione di certificazioni o l’occultamento di difetti rilevanti del prodotto. Nel caso in cui la frode riguardi oggetti preziosi, la pena prevede la reclusione fino a 3 anni o la multa non inferiore a 103 euro. Nel caso in cui la frode sia solo tentata, invece, si configura ugualmente un reato, ma la pena si riduce da un terzo a due terzi.
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Frode commerciale: esempi
Tra le diverse tipologie di frodi commerciali, possiamo citare:
- la vendita di prodotti non conformi o contraffatti;
- l’etichettatura e pubblicità ingannevole;
- le omissioni e pratiche scorrette;
- le truffe online.
Vediamo più nel dettaglio in cosa consistono.
1. Vendita di prodotti non conformi o contraffatti
Una delle frodi più comuni riguarda la vendita di prodotti che non corrispondono a quanto dichiarato: per esempio, articoli con marchi falsi, composizione diversa da quella indicata (es. tessuti sintetici spacciati per naturali) o provenienza geografica alterata.
2. Etichettatura e pubblicità ingannevole
Molte frodi avvengono tramite messaggi pubblicitari fuorvianti o etichette mendaci. È il caso di prodotti spacciati per “biologici” senza certificazione, o integratori presentati come “miracolosi” senza prove scientifiche.
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3. Omissioni e pratiche scorrette
Non tutte le frodi consistono in affermazioni false. Talvolta è sufficiente omettere informazioni essenziali, come effetti collaterali, limitazioni d’uso o garanzie. Queste omissioni possono influenzare gravemente la decisione di acquisto del consumatore.
4. Truffe online e marketplace
Con la crescita degli e-commerce, sono aumentate anche le frodi digitali: si pensi ai siti fake che non spediscono la merce, a venditori che spariscono dopo il pagamento, alle recensioni false, il phishing e il furto di dati durante transazioni online.
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Chi sono le vittime della frode commerciale?
Le vittime dirette della frode commerciale sono i consumatori, che perdono denaro e fiducia. Anche le aziende oneste, poi, subiscono danni d’immagine e perdite economiche, perché si trovano a competere con chi abbassa i prezzi tramite pratiche scorrette. Lo Stato, infine, è vittima indiretta attraverso la perdita di entrate fiscali e la compromissione del mercato.
I responsabili, invece, possono essere venditori, distributori, produttori, ma anche influencer e testimonial che promuovono prodotti senza verificarne la veridicità. In caso di frode organizzata, si può parlare anche di associazione a delinquere.
Se vuoi difenderti da una truffa legata a un acquisto in rete, puoi presentare una denuncia online utilizzando la piattaforma ioDenuncio, facile da usare e con la garanzia di piena validità legale
Come riconoscere una frode commerciale
I segnali da tenere d’occhio per individuare una frode commerciale possono per esempio essere:
- prezzi troppo bassi rispetto alla media di mercato;
- la presenza di marchi famosi venduti su piattaforme sconosciute;
- la mancanza di contatti verificabili, termini di garanzia o politiche di reso;
- recensioni poco credibili, tutte troppo positive o scritte in modo simile;
- la pressione all’acquisto immediato, con timer o offerte a scadenza forzata.
Per non rischiare di incappare in una truffa, prima di acquistare è consigliabile verificare la presenza del venditore su portali affidabili o registri ufficiali, usare strumenti come ScamAdviser o Whois per controllare i siti, leggere le condizioni di vendita, cercare recensioni vere e fare attenzione ai metodi di pagamento non tracciabili.
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Cosa fare in caso di frode commerciale
Quando si sospetta di essere stati vittima di una frode commerciale, è fondamentale agire rapidamente. Il primo passo consiste nel raccogliere e conservare tutte le prove disponibili: scontrini, ricevute di pagamento, schermate del sito web o dell’annuncio pubblicitario, email di conferma dell’ordine e ogni altra comunicazione intercorsa con il venditore. Questi elementi saranno essenziali nel caso si renda necessario avviare una procedura legale o presentare una denuncia. Dopo aver messo al sicuro la documentazione, conviene contattare direttamente il venditore.
In alcuni casi, soprattutto quando si tratta di realtà registrate e facilmente rintracciabili, il problema può essere risolto con una richiesta formale di rimborso o sostituzione. Tuttavia, se il venditore non risponde, fornisce spiegazioni poco credibili o si rende irreperibile, è importante passare al livello successivo.
In queste situazioni, è utile segnalare l’accaduto alle autorità competenti. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) si occupa di pratiche commerciali scorrette e pubblicità ingannevole. Se la frode è avvenuta online, è consigliabile rivolgersi alla Polizia Postale, mentre la Guardia di Finanza può intervenire in caso di illeciti di natura fiscale o legati alla contraffazione.
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Come difendersi dal reato di frode commerciale
Se il danno economico è consistente o il comportamento del venditore configura un reato, è possibile intraprendere azioni legali. Una delle opzioni è presentare una denuncia per truffa o frode commerciale presso una stazione di Polizia o dei Carabinieri. Trattandosi di un reato procedibile d’ufficio, può essere denunciato da chiunque sia a conoscenza dei fatti. Nei casi più complessi, si può valutare anche l’avvio di una causa civile per ottenere il risarcimento dei danni subiti.
In presenza di un numero elevato di vittime, è infine possibile aderire a una class action, spesso promossa da associazioni dei consumatori. Questa strada permette di unire le forze e portare avanti un’azione collettiva, che ha spesso maggior peso nei confronti di aziende responsabili di comportamenti scorretti.
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Frode commerciale – Domande frequenti
Non sempre. In alcuni casi può essere considerata illecito civile o amministrativo. Diventa penale se c’è dolo e danno evidente al consumatore.
Per denunciare una frode commerciale puoi rivolgerti alla Polizia Postale, all’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (AGCM), o a un avvocato civilista per avviare azioni civili.
Dipende. Se la piattaforma è solo intermediaria, non sempre è responsabile. Tuttavia, molte (come Amazon) offrono sistemi di protezione e rimborso.
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