Rito abbreviato o giudizio abbreviato: significato, tempi, vantaggi e svantaggi
Cos'è il rito abbreviato, quali sono i principali vantaggi, quando conviene richiederlo (e quando non è possibile farlo) e qual è la differenza con il patteggiamento.
Il rito abbreviato, noto anche come giudizio abbreviato, è una forma di procedimento che si contraddistingue per l’assenza della fase dibattimentale e per la definizione del giudizio all’interno della stessa udienza preliminare.
Quando si può chiedere il rito abbreviato? Quando conviene? Quanto dura un processo penale con rito abbreviato? Cosa succede dopo?
In questa guida tratteremo quali sono i vantaggi del giudizio abbreviato, analizzando aspetti quali il funzionamento della procedura, il giudice competente, i presupposti e i gli effetti.
- Cos’è il rito abbreviato
- Come funziona il rito abbreviato
- Rito abbreviato condizionato: cos’è
- Rito abbreviato: pro e contro
- Appello rito abbreviato: appello
- Quando non è possibile il rito abbreviato
- Presupposti rito abbreviato
- Chi è il giudice del giudizio abbreviato?
- Quando conviene chiedere il rito abbreviato?
Cos’è il rito abbreviato
Per rito abbreviato si intende un procedimento speciale previsto dal Codice di procedura penale nel quale manca il dibattimento in Tribunale. Il rito abbreviato non è un’ammissione di colpa.
In pratica, l’imputato sceglie di essere processato solo sulla base dei risultati che emergono dalle indagini condotte dalla procura della Repubblica. Ne consegue che il giudizio abbreviato termina in una sola udienza.
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Come funziona il rito abbreviato
La richiesta del giudizio o rito immediato potrà essere formulata unicamente dall’imputato, personalmente o servendosi di un procuratore speciale sia in forma orale, sia in forma scritta, e fino a quando non siano state formulate le conclusioni.
Spetta al giudice il compito di disporre il giudizio abbreviato per mezzo di un’ordinanza. Nel caso in cui la richiesta fosse stata presentata dopo il deposito dei risultati delle indagini difensive, dovrebbero trascorrere 60 giorni di tempo per dare al pubblico ministero la possibilità di svolgere delle indagini suppletive. In tale ipotesi, l’imputato avrebbe il diritto di revocare la richiesta.
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Rito abbreviato condizionato: cos’è
L’imputato ha la possibilità di subordinare la sua richiesta ad un’integrazione probatoria (art. 438 c.p.p.). In tale ipotesi il rito abbreviato viene concesso:
- se l’integrazione probatoria sia necessaria ai fini della decisione;
- nell’ipotesi in cui sia compatibile con le finalità di economia processuale proprie del procedimento.
Nel caso in cui la richiesta venisse accolta dal giudice, il PM avrebbe facoltà di richiedere la prova contraria. Qualora, invece, venisse respinta, potrebbe comunque essere riformulata fino al momento delle conclusioni, ai sensi dell’articolo 438 c.p.p.
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Rito abbreviato: pro e contro
La scelta del rito abbreviato corrisponde a una riduzione della pena:
- nel caso di una contravvenzione, la pena sarà diminuita della metà;
- nell’ipotesi di un delitto, sarà diminuita di un terzo.
Il giudizio abbreviato si svolge nel rispetto delle disposizioni previste per l’udienza preliminare e il suo svolgimento può avvenire:
- in camera di consiglio;
- in pubblica udienza.
In generale, conviene scegliere il rito abbreviato quando è inutile approfondire determinati temi di prova, ma al contrario è possibile tentare l’assoluzione con il solo materiale d’indagine. Allo stesso modo, il giudizio abbreviato può essere utilizzato per ottenere uno sconto di pena.
Per quanto riguarda eventuali contro, l’opzione rito abbreviato non consente l’ammissione di ulteriori prove per fare valere le proprie ragioni.
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Appello rito abbreviato: appello
L’appello della sentenza pronunciata a seguito del rito abbreviato non sarà possibile da parte dell’imputato, ma la sentenza potrà essere impugnata dal pubblico ministero, il quale potrà proporre appello soltanto nel caso in cui venga modificato il titolo di reato.
I termini corrispondono a:
- 15 giorni, in caso di motivazione contestuale;
- 30 o 45 giorni negli altri casi.
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Quando non è possibile il rito abbreviato
Ai sensi della legge n. 33/2019, il giudizio abbreviato non è ammesso per i delitti puniti con l’ergastolo, come il sequestro di persona aggravato.
Di conseguenza, tutte le volte in cui la richiesta riguarderà tali reati, il giudice dovrà dichiararne sempre l’inammissibilità.
Presupposti rito abbreviato
I presupposti dalla base del giudizio abbreviato sono disciplinati dall’articolo 438 del Codice di procedura penale, nel quale si legge che:
1. L’imputato può chiedere che il processo sia definito all’udienza preliminare allo stato degli atti, salve le disposizioni di cui al comma 5 del presente articolo e all’articolo 441, comma 5.
1-bis. Non è ammesso il giudizio abbreviato per i delitti puniti con la pena dell’ergastolo.
2. La richiesta può essere proposta, oralmente o per iscritto, fino a che non siano formulate le conclusioni a norma degli articoli 421 e 422.
3. La volontà dell’imputato è espressa personalmente o per mezzo di procuratore speciale e la sottoscrizione è autenticata nelle forme previste dall’articolo 583, comma 3.
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Chi è il giudice del giudizio abbreviato?
Il giudice del giudizio abbreviato può essere:
- il GUP, ovvero il Giudice per l’udienza preliminare, nei casi in cui ci sia un’udienza preliminare nel corso della quale decidere se assolvere o condannare l’imputato;
- il giudice del dibattimento, nel caso in cui il reato venga processato con la citazione in giudizio. In questo caso, la richiesta di rito abbreviato si dovrà presentare durante le questioni preliminari.
Infine, il giudice competente per il rito abbreviato potrebbe essere anche il GIP, ovvero il Giudice per le indagini preliminari, in quei casi in cui la richiesta venga depositata presso la cancelleria del giudice per le indagini preliminari entro 15 giorni dalla ricezione del decreto relativo al giudizio immediato.
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Quando conviene chiedere il rito abbreviato?
Il rito abbreviato, nel quale non è presente la fase del dibattimento e potrebbero non esserci testimoni, potrebbe risultare conveniente quando:
- le prove raccolte dalla procura siano così solide che la fase del dibattimento risulterebbe superflua;
- le prove raccolte dalla procura siano insufficienti per poter dimostrare la colpevolezza dell’imputato, che avrebbe dunque la possibilità di poter essere scagionato il prima possibile dal giudice.
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Rito abbreviato – Domande frequenti
Nel caso di patteggiamento, l’esito del procedimento sarà sempre una condanna. Nel rito abbreviato, che non è un’ammissione di colpa, potrebbero esserci delle chance.
Il rito ordinario prevede delle indagini preliminari e una successiva fase di dibattito. Quest’ultima non è invece presente nel rito o giudizio abbreviato.
Il rito abbreviato permette di abbattere i tempi di un processo ordinario in quanto, mancando la parte del dibattimento, porta il giudice a dover emettere una sentenza entro pochi mesi.
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