Giurista: chi è, cosa fa, quanto guadagna
Il giurista è un esperto di diritto, uno studioso delle materie giuridiche. Come si diventa giuristi? Quali sono le tipologie e le specializzazioni? Quali gli sbocchi lavorativi? Sono molte le domande sull'argomento, a cui cercheremo di dare risposta nel seguente articolo.
- Il giurista è un laureato in giurisprudenza, studioso del diritto e di alcune branche specifiche. Non è necessariamente avvocato.
- Si diventa tali dopo un tirocinio formativo e il superamento dell’esame di abilitazione.
- Il giurista di impresa è una particolare categoria di giurista che si occupa di attività concernenti la vita dell’impresa stessa.
Diventare giurista, un tempo, era sinonimo di successo. Il laureato in giurisprudenza aveva un futuro assicurato nel mondo del lavoro. È ancora così?
Certamente, la strada in questione è molto complicata, comporta fatica e rinunce. Tuttavia, gli sbocchi lavorativi sono ancora oggi molteplici, non necessariamente circoscritti alle tradizionali attività del giurista, quale quella del notaio, magistrato o avvocato.
In questa guida vogliamo descrivere il ruolo del giurista. Ci soffermeremo sulla sua formazione e porremo l’accento sull’iter necessario da seguire per diventare avvocato. Infine, indicheremo anche qual è l’ambito lavorativo del giurista di impresa e come si diventa tali.
Giurista: significato
Con giurista si intende un soggetto esperto e laureato in giurisprudenza. Dunque, si definisce giurista chiunque abbia seguito un percorso di laurea quinquennale.
Dopo la laurea, il giurista può specializzarsi in diverse materie, in vario modo. In particolare può partecipare:
- ad un corso di dottorato. È una specializzazione post universitaria della durata di tre anni. Consente al giurista di specializzarsi in una specifica materia, divenendo cultore di una branca del diritto;
- ad un master post universitario. Anche in questo caso il master è un corso, sia universitario sia erogato da enti privati, per specializzarsi in un determinato settore di durata annuale. Può essere di primo o di secondo livello. Nella prima ipotesi, è sufficiente che il soggetto abbia conseguito il diploma di laurea, nella seconda, invece, deve aver già seguito un master.
Le specializzazioni sono le seguenti:
- giuristi privatisti (o civilisti): specializzati nel campo del diritto privato;
- giuristi pubblicisti, costituzionalisti e amministrativisti: specializzati nel campo del diritto pubblico, diritto pubblico dell’economia e diritto amministrativo;
- giuristi tributari (o tributaristi): specializzati nel campo del diritto finanziario, diritto tributario e fiscalità;
- giuristi commercialisti: specializzati nel campo del diritto commerciale;
- giuristi lavoristi (o gius-lavoristi): specializzati nel campo del diritto del lavoro;
- giuristi penalisti: specializzati nel campo del diritto penale.
LEGGI ANCHE: Consulenza legale diritto di famiglia: a chi rivolgersi?
Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato
- +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
- Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
- Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere
Giurista: cosa fa
Il giurista, in genere, è uno studioso esperto della materia. Tutti coloro che hanno conseguito una laurea in giurisprudenza sono giuristi. Possono svolgere qualsiasi mestiere in ambito legale, salvo quelli che presuppongono un esame abilitativo.
Sono giuristi:
- i professori universitari, dottorandi e ricercatori, nonché tutti i cultori delle materie giuridiche che assistono i professori universitari;
- i dipendenti pubblici, molti funzionari ministeriali o di enti pubblici, anche locali;
- i dipendenti di aziende private: molto spesso sono richieste competenze giuridiche anche per lavorare nelle imprese. Appartengono a questa categoria i c.d. giuristi di impresa.
La laurea in giurisprudenza, infatti, consente di accedere a molte professioni, oltre alle più note, quali:
- magistratura: è possibile diventare magistrato ordinario mediante concorso. Fino al concorso D.M 2021 era necessario un ulteriore titolo di accesso, come il dottorato, il titolo di avvocato, l’avere svolto il tirocinio ex art. 73 D.L. 69 del 2013 e aver ottenuto la specializzazione presso le scuole di specializzazione alla professioni legali. A partire dal concorso D.M. 2022, invece, è sufficiente aver conseguito la laurea in giurisprudenza;
- notariato: è possibile diventare notaio mediante concorso, a cui si accede dopo aver svolto un tirocinio di 18 mesi presso uno studio notarile;
- avvocatura, di cui tratteremo nel prossimo paragrafo.
Potrebbe interessarti anche Che differenza c’è tra giudice e magistrato
Giurista e avvocato: differenze
Un giurista non necessariamente è un avvocato. Quest’ultimo è, infatti, un laureato in giurisprudenza, ma ha anche seguito un lungo percorso per diventare avvocato.
In particolare, si ricorda che si diventa avvocati dopo aver conseguito la laurea quinquennale in giurisprudenza, aver partecipato ad un tirocinio, la c.d. pratica forense per 18 mesi oppure dopo:
- il tirocinio formativo ex art. 73 D.L. 69 del 2013 per 18 mesi e la pratica forense per 6 mesi;
- l’aver frequentato la scuola di specializzazione per le professioni legali per due anni e la pratica forense per 6 mesi.
Dopo questo iter, il giurista può accedere all’esame di abilitazione alla professione. L’esame per la sessione 2023/2024, molto probabilmente, consisterà:
- in una prova scritta avente ad oggetto un atto in una materia a scelta tra diritto civile, penale o amministrativo;
- tre prove orali, di cui una avente ad oggetto un parere.
La scelta sulle modalità per l’esame di Stato è ancora al vaglio del Ministro della Giustizia. Superato l’esame di abilitazione, è possibile iscriversi all’albo degli avvocati, presso l’ordine dove si ha il proprio domicilio professionale.
Per essere giuristi, invece, è sufficiente la laurea, però non si può svolgere l’attività di rappresentanza e assistenza in giudizio.
Puoi approfondire l’argomento leggendo anche: Che avvocato vuoi diventare? Guida alla scelta
Giurista d’impresa: cosa fa?
Il giurista di impresa è una figura diventata fondamentale nel corso del tempo per le società e gli uffici di gestione delle imprese. Svolge molteplici attività, non facilmente sintetizzabili, giacché interviene in diversi momenti della vita dell’attività imprenditoriale.
Possiamo brevemente elencare alcune attività che il giurista di impresa svolge. Tale professionista si occupa di:
- redigere dei contratti e convenzioni internazionali;
- coordinare l’ufficio legale dell’impresa, offrendo assistenza e consulenza;
- delle questioni legate ai processi comunicativi e di informazione;
- segnalare all’impresa opportunità, rischi e le ricadute aziendali correlati a nuove disposizioni normative;
- predisporre e aggiornare le procedure interne e i vari adempimenti societari, oltre a svolgere attività di controllo;
- curare i rapporti con le istituzioni;
- supportare gli uffici commerciali;
- rappresentare la società in arbitrati;
- gestire contenziosi;
- curare i rapporti con gli studi notarili.
LEGGI ANCHE Come si diventa notaio
Il giurista di impresa deve essere un avvocato?
Come dicevamo nei precedenti paragrafi, il giurista non necessariamente è un avvocato. Tuttavia, si ritiene che, nel caso dell’attività di collaborazione con le imprese, potrebbe essere preferibile.
Come dicevamo nel paragrafo precedente, il giurista di impresa si occupa anche di gestire le controversie o assistere in arbitrato. Proprio per questa ragione, forse è preferibile che il giurista di impresa sia anche avvocato. In caso contrario, queste mansioni non possono essere svolte e sarà necessario ricorrere ad un soggetto esterno.
Tuttavia, se il giurista di impresa è assunto come dipendente dell’impresa, in questo caso non potrà essere avvocato. Quest’ultimo, essendo un libero professionista, non può costituire un rapporto di lavoro mediante contratto di lavoro dipendente. L’avvocato può prestare la propria assistenza solo come freelancer.
Potrebbe interessarti anche Come funziona la partita IVA in regime forfettario
Come si fa per diventare giurista d’impresa
Come sostenuto a più riprese, il giurista è un laureato in giurisprudenza tramite un percorso di studi che deve avere una durata di cinque anni. Potrebbe, invece, non bastare essere un laureato. Ad oggi, il settore privato richiede un’elevata specializzazione. Questa si consegue tramite percorsi post universitari, che abbiamo citato.
Quindi potrebbe essere necessario conseguire un master di primo o secondo livello. Le università o altri enti pubblici e privati prevedono appositi percorsi di formazione per giuristi di impresa.
A tal proposito si ricordano alcuni master, noti per la qualità del servizio offerto, quali:
- Master giurista di impresa del Sole24ore;
- Master diritto societario della LUISS;
- Master diritto societario della Bocconi;
- Master giuristi in azienda ISTUD Business school;
- Master in diritto societario e consulenza di impresa LUMSA.
Oltre a seguire un master, potrebbe essere interessante avere nel curriculum anche esperienze all’estero. Soprattutto se svolte nei Paesi anglosassoni, consentiranno di:
- acquisire competenze rispetto a un ordinamento diverso, ma verso il quale si instaurano spetto rapporti commerciali;
- acquisire una buona conoscenza della lingua inglese.
Potrebbe interessarti anche 10 motivi per cui diventare avvocato
Consulente tributario
Il giurista d’impresa può anche svolgere la funzione di consulente tributario, per adempiere ad una serie di scopi e obiettivi.
In particolare, questo consente all’impresa di:
- pianificare la gestione dei tributi, cioè come dislocare il patrimonio dell’impresa, anche all’estero, al fine di ottenere un risparmio di imposta;
- assistere in sede di contenzioso fiscale: molto spesso, infatti, le questioni in materia fiscale si trasformano in controversie complesse, che devono essere risolte alla presenza di un avvocato. Anche la strada stragiudiziale, come quella dell’annullamento in autotutela, potrebbe richiedere l’assistenza del giurista esperto in diritto tributario.
LEGGI ANCHE Avvocato a 360 o avvocato specializzato: che differenza c’è
Giurista: stipendio
Lo stipendio del giurista dipende da molti fattori, non ultimo l’esperienza lavorativa, se ha conseguito specializzazioni, eventuali master frequentati.
Possiamo, quindi, distinguere tra:
- giurista nei primi anni di esperienza: guadagna intorno ai 31 mila euro annui, quindi una media di 2.500 euro al mese;
- giurista dopo 10/20 anni di esperienza: guadagna circa 85 mila euro annui;
- giurista esperto, all’apice della carriera dirigenziale: guadagna intorno ai 120 mila euro annui.
Potrebbe interessarti anche Quanto guadagnano i Parlamentari?
Giurista – domande frequenti
Il giurista è uno studioso di diritto, laureato in giurisprudenza. Può svolgere diverse attività, oltre alle tradizionali di notaio, avvocato e magistrato.
Lo stipendio del giurista varia in considerazione dell’esperienza lavorativa. Un giurista alla prime armi può guadagnare anche 30 mila euro annui, mentre quello esperto 85-120 mila euro annui.
Il giurista di impresa è colui che svolge l’attività di consulenza e assistenza alle imprese e società, sotto molteplici aspetti, sia rispetto alla vita quotidiana dell’impresa sia alla controversie.
Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato
- +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
- Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
- Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere