Prescrizione e decadenza di un credito tributario

La cartella esattoriale è l’atto che viene inviato dall’Agenzia delle entrate-Riscossione per recuperare i crediti dovuti dai contribuenti debitori.
Al suo interno è presente il dettaglio delle somme da versare all’ente creditore, nel rispetto dei termini stabiliti dalla data di notifica, oltre che le informazioni su:
Come qualsiasi altra tipologia di debito, anche le cartelle esattoriali vanno in prescrizione. Quest’ultima può avere un termine variabile: vediamo allora quali sono quelle che si prescrivono in 5 anni e come funziona il calcolo del termine di prescrizione.
La riscossione di un credito da parte dell’Agenzia delle Entrate funziona così:
Le cartelle esattoriali possono andare in prescrizione dopo:
Vediamo, prima di tutto, quali sono le cartelle che vanno in prescrizione in 5 anni.
La cartella esattoriale riporta i dettagli della somma da corrispondere all’Agenzia delle Entrate, assieme alla data in cui il ruolo è stato dichiarato esecutivo, fermo restando che in una stessa cartella potrebbero esserci anche debiti con prescrizioni differenti.
Tra le cartelle che si prescrivono in 5 anni, si annoverano:
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Per quanto riguarda IRPEF e IVA, c’è un orientamento della Giurisprudenza che (anche se minoritario) sostiene che si prescrivano in 5 anni. Nella pratica, però, ogni anno il presupposto di imposta può variare.
In questa ipotesi, verrebbe meno la norma prevista dall’articolo 2948 c.c., secondo la quale i debiti da pagare ogni anno o per frazioni inferiori a 1 anno si prescrivono tutti in 5 anni.
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Si prescrivono, invece, in 3 anni, tutte le cartelle esattoriali che sono state emesse in relazione al mancato pagamento del bollo auto.
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Le cartelle di pagamento che si prescrivono, di base, in 10 anni sono:
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Il termine di prescrizione si calcola a partire dal giorno in cui si riceve la cartella esattoriale. Cosa si può fare nel momento in cui la si riceve, a parte pagare? È possibile procedere con una richiesta di rateizzazione o di sospensione.
La rateizzazione dei pagamenti si può richiedere:
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La sospensione, invece, si può richiedere entro 60 giorni dalla notifica della cartella, possibile in caso di:
La procedura è disponibile effettuando l’accesso all’area riservata, oppure inviando via mail in modulo disponibile qui di seguito.
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Le cartelle esattoriali che sono andate in prescrizione non devono più essere pagate.
Sul sito dell’Agenzia della riscossione è presente la sezione Controlla la tua situazione, che permette di verificare la presenza di eventuali debiti.
Sono state condonate le cartelle esattoriali relative al periodo 2000-2010.