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Chi devo avvisare per il cambio di residenza?

Ecco qual è procedura da seguire nel caso di cambio di residenza: cosa bisogna fare, uali sono i documenti da portare, quanto tempo ci vuole, nella nostra guida trovi tutte le informazioni di cui hai bisogno.

a chi comunicare il cambio di residenza
  • La residenza è il luogo dal quale dipende la città nella quale possiamo votare.
  • Ci sono alcuni soggetti che devono essere informati nel caso di cambio di residenza.
  • Si tratta, per esempio, della propria banca e compagnia assicurativa e del medico di base.

Il termine residenza viene utilizzato per indicare il luogo in cui una persona abita in modo stabile e duraturo, ovvero quello in cui viene stabilita la propria dimora e si trascorre con continuità la maggior parte del tempo in un anno (qui potrai leggere che differenza c’è fra residenza e domicilio). 

La residenza deve essere dichiarata all’ufficio anagrafe del Comune nel quale si vive e la si può spostare presso un nuovo Municipio nel caso di trasferimento. A chi bisogna comunicare il cambio di residenza in tale evenienza? In che modo?

In questa guida sarà trattato il tema del cambio della propria residenza e saranno fornite informazioni sui soggetti ai quali rivolgersi per registrare la nuova residenza, cioè qual è l’iter burocratico da seguire con l’elenco dei documenti e dei moduli necessari.

Quando effettuare il cambio di residenza

La registrazione della residenza presso l’ufficio anagrafe in Italia risulta indispensabile in quanto permette al cittadino di:

  • ottenere i propri certificati anagrafici;
  • usufruire dei servizi presenti nel Comune nel quale risiede. 

La residenza permette anche di stabilire il luogo nel quale possono essere celebrate le nozze fra due cittadini, oppure il Tribunale competente per cause di tipo giudiziario o di adozione, o ancora quello nel quale dovrà essere pagata la tassa sui rifiuti

Il cambio di residenza deve essere effettuato nel momento in cui si sceglie di trasferirsi da un Comune a un altro in modo stabile e duraturo. Può essere richiesto da:

  • chiunque sia iscritto presso l’ufficio anagrafe di un Comune italiano;
  • chi sia registrato presso l’ufficio anagrafe italiano all’estero (AIRE);
  • coloro che non risultavano reperibili dall’anagrafe di un Comune italiano. 

Approfondisci leggendo anche Residenza e domicilio: differenze anagrafiche e fiscali

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A chi devo comunicare la mia nuova residenza?

Se sposti la tua residenza in un altro Comune, sei tenuto a comunicarlo soltanto a quello nuovo (e non anche al precedente). L’anagrafe del Comune in cui hai vissuto prima del cambio sarà, infatti, informata direttamente dal municipio presso il quale hai presentato la dichiarazione di cambio residenza.

Il nuovo Comune invierà questa comunicazione anche al Pra o alla Motorizzazione, quindi all’Ufficio Centrale Operativo del Ministero dei Trasporti – per completare questa operazione, potrebbe essere richiesta la compilazione di un modulo.

Non è invece obbligatorio inviare nessuna comunicazione all’Agenzia delle Entrate, ma sarebbe meglio farlo con il medico di famiglia o con quei soggetti che potrebbero inviare documenti via posta, quali per esempio:

  • il proprio istituto di credito;
  • la compagnia assicurativa.

LEGGI ANCHE Che differenza c’è tra i vigili urbani e la polizia municipale

cambiare residenza comunicazione

Tempi e costi cambio residenza

La domanda per il cambio di residenza deve essere effettuata da un soggetto maggiorenne, che può avere il ruolo di genitore o di tutore e fare le veci dell’intero nucleo familiare, ai sensi dell’art. 5 del D.L del 9 febbraio 2012, convertito in legge dall’art. 1 c 1 L 4 aprile 2012 n. 35. 

La richiesta è in genere gratuita, ma potrebbero essere presenti dei bolli a seconda della modalità in cui viene presentata: per questo motivo, si consiglia di effettuarla online in modo tale da abbattere tutte le spese, seguendo le istruzioni riportate sul sito del proprio Comune.

Entro quanto tempo deve essere richiesto il cambio di residenza? Il cittadino che ha trasferito la sua residenza in un altro Comune ha a sua disposizione 20 giorni di tempo per inviare l’istanza di richiesta che certifichi la variazione della sua dimora.

È tenuto a presentare tale richiesta presso l’ufficio anagrafe del Comune in cui si è trasferito, scegliendo di:

  1. recarsi fisicamente allo sportello;
  2. inviare la comunicazione via email;
  3. spedire una raccomandata;
  4. mandare un fax.

LEGGI ANCHE Violazione di domicilio: pena, risarcimento danni e come fare denuncia

Quali sono i documenti necessari per il cambio di residenza

Il cambio di residenza presuppone l’invio del modulo di dichiarazione di residenza, che deve essere debitamente compilato e accompagnato dalla copia di un documento di identità in corso di validità. Il modulo può essere scaricato da internet – di solito è presente sul sito del Comune di residenza – oppure reperito presso gli uffici comunali di relazioni con il pubblico. 

Se decidi di inviare la richiesta via email, devi:

  • sottoscrivere il modulo tramite firma digitale;
  • essere identificato tramite la carta d’identità elettronica, oppure tramite la carta nazionale dei servizi;
  • inviare tramite PEC la dichiarazione di residenza e tramite posta elettronica non certificata la copia della dichiarazione con firma autografa e quella del documento d’identità del dichiarante. 

Tra i documenti richiesti, ci sono anche la copia di:

  • codice fiscale;
  • contratto di locazione o di acquisto di una nuova casa;
  • patente di guida;
  • libretto di motocicli e autoveicoli; considerato che la comunicazione del cambio di residenza deve essere inviata anche presso la Motorizzazione Civile, in Comune si compilerà un modulo che sarà utilizzato per l’aggiornamento della patente e del libretto di circolazione. 

Entro due giorni dall’invio della richiesta, l’ufficiale dell’anagrafe effettua il cambio della residenza e lo registra sull’apposito registro.

Potresti essere interessato anche a Residenza senza fissa dimora: requisiti e come si richiede

come funziona il cambio di residenza

Controlli cambio residenza

La polizia municipale può effettuare appositi controlli nei 45 giorni successivi (in alcuni casi, anche fino a 75 giorni dopo) alla presentazione dell’istanza. 

Nel caso in cui dovessero risultare delle difformità rispetto a quanto dichiarato:

  • sarebbe ripristinata la posizione anagrafica precedente;
  • si potrebbe essere puniti per dichiarazioni mendaci, nello specifico con la pena della reclusione da un minimo di 3 mesi a un massimo di 2 anni per dichiarazione di falsa residenza all’Ufficio Anagrafe

I cittadini stranieri residenti in Italia possono procedere con la richiesta di cambio di residenza, ma devono allegare alla domanda anche un regolare permesso di soggiorno

Potresti essere interessato anche a Residenza come ospite: come funziona e quanto dura

Cambio di residenza – Domande frequenti 

Quanto tempo ci vuole per il cambio di residenza?

In genere, la richiesta di cambio di residenza viene registrata entro due giorni dall’ufficio anagrafe del nuovo Comune in cui si andrà a vivere. 

Cosa devo fare dopo aver cambiato residenza?

Se il cambio di indirizzo rappresenta un cambio di residenza si deve inviare un’istanza all’ufficio anagrafe del nuovo Comune di residenza. 

Qual è la differenza tra residenza e domicilio?

La residenza è, per legge, il luogo in cui il cittadino stabilisce la propria dimora in modo stabile: scopri in cosa consista il domicilio.

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Maria Saia
Esperta di diritti delle donne
Ha respirato per più di 20 anni la stessa aria di Falcone e Borsellino e ne condivide, ancora oggi, il sogno utopico di un mondo senza mafie e ingiustizie. Non a caso, “È la giustizia, non la carità, che manca nel mondo” è una delle sue citazioni preferite. Su deQuo, scrive di bonus e agevolazioni statali e di diritti della persona - in particolare, di diritti delle donne.
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