Sono stato denunciato per diffamazione
Cosa si rischia con la querela o la denuncia per diffamazione? Cosa succede dopo essere stati denunciati? Quando ci si può difendere con una controquerela? Scopriamolo insieme.
- La diffamazione è un reato previsto ai sensi dell’art. 595 cp.
- Affinché il reato si configuri e si possa rischiare di essere denunciati, dovranno verificarsi alcune condizioni.
- Si dovrà infatti parlare male alle spalle in un determinato contesto, con più di una persona, arrecando una lesione alla dignità della persona offesa.
Quante volte nella vita ti sei ritrovato ad avere a che fare con persone che parlano male alle spalle? C’è chi se n’è fatto una ragione, capendo che non si può piacere a tutti, e chi ancora ci rimane molto male.
Ci sono casi in cui il parlare male, l’offendere qualcuno non in sua presenza, potrebbe configurarsi nel reato di diffamazione: se scopri che la tua reputazione è stata lesa da qualcuno a parole pronunciate in tua assenza, puoi denunciare quel qualcuno per diffamazione.
Qualora ti ritrovassi nella situazione opposta, ovvero se sei stato querelato per diffamazione, potresti avere bisogno di supporto legale e di conoscere quali sono le ipotetiche conseguenze penali nei tuoi confronti.
Cosa rientra nella diffamazione?
Partiamo per prima cosa dalla definizione del reato di diffamazione, disciplinato dall’art. 595 cp: consiste nell’offendere la reputazione di un altro soggetto comunicando con più persone. Quindi, l’offesa non viene rivolta in modo diretto a chi la riceve.
Facciamo un esempio: una madre poco amorevole mette in giro con i suoi amici la voce che i figli la maltrattino. I figli vengono a sapere dagli amici di queste parole che, oltre a non essere vere, ledono la loro reputazione. La madre potrebbe essere querelata dai figli per diffamazione.
Gli esempi potrebbero essere infiniti e le conseguenze penali anche molto gravi: il reato di diffamazione è infatti punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a 1032 euro.
In aggiunta, qualora l’offesa consista nell’attribuzione di un fatto determinato, la pena aumenta e può essere pari a:
- la reclusione fino a 2 anni;
- la multa fino a 2.065 euro.
La diffamazione può essere perpetrata anche sui social network.
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Quando è diffamazione aggravata?
Si parla, invece, di diffamazione aggravata se la stessa viene realizzata:
- con la stampa;
- con qualsiasi altro mezzo di pubblicità.
In questa ipotesi, la diffamazione è punita con la reclusione da 6 mesi a 3 anni o con la multa non inferiore a 516 euro.
Le pene sono inoltre aumentate se l’offesa è recata a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, o ad una sua rappresentanza, o ad una Autorità costituita in collegio.
Si può ricevere una denuncia per diffamazione senza prove? In genere accade che si manifesti un caso di calunnia, ovvero che si incolpi un’altra persona di avere commesso un reato, come quello di diffamazione, anche se si è perfettamente consci della sua innocenza.
Quando la diffamazione non è reato? I casi in cui la diffamazione non è reato si verificano quando una persona riceve un’ingiuria, che è stata depenalizzata nel 2016. A questo proposito, potrebbe interessarti conoscere anche Che differenza c’è tra ingiuria e diffamazione.
Denuncia per diffamazione: come funziona
Dopo quanto arriva una denuncia per diffamazione? È possibile ottenere un risarcimento? Intanto è bene precisare che se si sparla di qualcuno soltanto con una persona, per esempio un familiare o un amico, non si sta commettendo un illecito.
La diffamazione avviene nel momento in cui si sta cercando di screditare la vittima in un determinato contesto, per esempio sul luogo di lavoro con tutti i colleghi, oppure con tutti i parenti.
In genere, la diffamazione viene realizzata con le parole, ma ciò non toglie che possano essere diffamatori anche un gesto, un disegno, una foto, e così via.
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Qualora si dovesse venire a conoscenza che qualcuno ha diffuso parole diffamatorie sul proprio conto, si avrà la possibilità di sporgere denuncia o querela entro 3 mesi di tempo. I tre mesi decorrono non da quando il fatto si è verificato, ma dal momento in cui è stato scoperto.
La querela, che potrà essere scritta oppure orale, potrà essere presentata direttamente dalla vittima alle Forze dell’Ordine, oppure da un avvocato con delega. Qualora avessi bisogno di un supporto, ti invitiamo a visionare la lista degli avvocati disponibili su deQuo, ai quali potrai rivolgerti direttamente online.
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Come funziona dopo una denuncia?
Quanto dura un indagine per diffamazione? Le indagini preliminari hanno una durata di 1 anno dall’annotazione sul registro delle notizie di reato, come previsto dalla riforma Cartabia.
Per i fatti di maggiore gravità, invece, quindi per la diffamazione a mezzo stampa o sui social, le indagini potrebbero durare fino a 1 anno e 6 mesi.
La Polizia sentirà la persona offesa e potrà convocare anche:
- il soggetto che è stato denunciato;
- i testimoni che hanno sentito le parole diffamanti.
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Nell’ipotesi in cui, al termine delle indagini, la diffamazione dovesse risultare fondata – a questo proposito, basta anche la sola dichiarazione della vittima, in quanto i testimoni non sono fondamentali – inizierà il processo:
- davanti al Giudice di Pace, per la diffamazione semplice;
- o in Tribunale, con il Giudice competente, per la diffamazione aggravata.
Chi è stato denunciato per diffamazione sarà avvisato in merito alla data dell’udienza tramite un decreto inviato dal PM. Avrà l’obbligo di farsi assistere da un avvocato: potrà sceglierne uno di fiducia, altrimenti ne riceverà uno d’ufficio.
La vittima potrà anche costituirsi parte civile per chiedere il risarcimento dei danni: anche in questa situazione, avrà bisogno del supporto di un avvocato.
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Come difendersi da una denuncia per diffamazione
Solitamente il processo per diffamazione termina con l’applicazione di una pena che non corrisponde quasi mai al carcere. Sono, infatti, in genere previsti:
- il pagamento di un multa, di importo stabilito dal giudice, nel rispetto del valore massimo indicato sul codice penale;
- misure alternative alla detenzione, come gli arresti domiciliari o i lavori di pubblica utilità.
In aggiunta, qualora si dovesse essere condannati alla reclusione, sarà sempre possibile richiedere la sospensione condizionale della pena.
Per concludere, ricordiamo infine che se si ricevesse una querela per diffamazione, ma le accuse fossero false, ci si potrà difendere con una controquerela per calunnia, passando così da reo a parte lesa.
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Denunciato per diffamazione – Domande frequenti
Il reato di diffamazione, disciplinato dall’art. 595 cp, prevede la reclusione fino a 1 anno o la multa fino a 1032 euro, ma potrebbero esserci delle circostanze aggravanti.
Nell’ipotesi in cui la denuncia fosse infondata, ci si potrebbe difendere con una controquerela.
Un commento detto alle spalle di un’altra persona è considerato diffamatorio quando è lesivo della sua dignità, perché rovina la sua immagine nel contesto in cui vive e/o lavora.
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