Liti fra vicini di casa: quando denunciare
Invece di cambiare casa per colpa dei vicini, ci sono alcune cose che si possono fare dal punto di vista legale nel caso di una lite con un vicino di casa: vediamo quali sono.
- Un vicino di casa molesto, irrispettoso o particolarmente rumoroso potrebbe diventare un problema.
- Ci sono diversi casi in cui i dispetti o le mancanze del vicino, come per esempio un rumore eccessivo prodotto durante gli orari di riposo, potrebbero anche sfociare in una denuncia.
- Conoscere quali sono i propri diritti per difendersi nel caso di lite con un vicino di casa diventa allora indispensabile per sapere in anticipo a chi rivolgersi.
Chi abita in una casa indipendente, ha la fortuna di poter vivere in tranquillità e di non dover mai affrontare certe questioni, tipiche invece della vita condominiale – molto comuni specialmente per chi abita in città.
Chi invece si ritrova a dover avere a che fare, per forza di cose, con dei vicini di casa potrebbe prima o poi ritrovarsi a vivere delle situazioni fastidiose che, nel peggiore dei casi, i diverbi verbali potrebbero trasformarsi in vere e proprie liti.
Cosa fare se il vicino di casa urla, quindi qualora i rumori prodotti dai vicini dovessero diventare molesti? Cosa si consiglia di fare in circostanze simili? Quali sono i casi in cui ci si dovrebbe rivolgere alle autorità denunciando i vicini? Ecco tutto quello che è bene conoscere sui propri diritti rispetto al vicinato e su come comportarsi qualora i rapporti con i vicini di casa dovessero degenerare.
Liti tra i vicini di casa: lo stalking condominiale
Come i parenti, anche i vicini di casa non sono tutti uguali: ci sono casi nei quali si riesce a instaurare un rapporto pacifico e, nella migliore delle ipotesi, anche di amicizia. Nelle situazioni peggiori, invece, i vicini di casa potrebbero essere problematici.
Dalle minacce al danneggiamento volontario, per esempio della propria auto parcheggiata nel vialetto davanti il condominio in cui si abita, fino ai rumori molesti nelle ore dedicate al riposo.
Uno dei casi più gravi nel rapporto con i vicini di casa è quello in cui si presenti un comportamento molesto rientrante nella fattispecie dello stalking. Un vicino di casa può trasformarsi in quello che per legge è uno stalker?
La risposta è affermativa. Si tratta del caso in cui i comportamenti minacciosi e molesti ricevuti dal vicino siano reiterati e provochino la modifica delle proprie abitudini di vita, derivante dall’alterazione del proprio stato mentale.
In particolare, lo stalking ha luogo quando le azioni subite generano anche:
- uno stato di ansia e paura costante;
- un fondato timore per la propria incolumità e per quella di un proprio congiunto.
A questo proposito, ti invitiamo a leggere la nostra guida sullo stalking condominiale
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Liti tra vicini di casa: l’ammonimento al Questore
Quando lo stalking viene commesso da un proprio familiare, la legge ha previsto uno strumento che dovrebbe rappresentare una strada veloce per la risoluzione delle controversie: l’ammonimento verbale da parte del questore.
Tale provvedimento precede un’eventuale querela per il reato di stalking. Il questore al quale si presenta l’esposto, in pratica, indaga sui fatti interrogando le parti e, qualora rilevi una condotta di stalking effettiva, procede con l’ammonizione verbale dell’autore del reato. Quest’ultimo viene invitato ad avere un comportamento corretto e conforme alla legge.
Leggi anche Cos’è il reato di atti persecutori, art. 612 bis codice penale
Tuttavia, nel caso di una lite con il vicino, l’ammonimento al questore rappresenta un provvedimento sproporzionato rispetto agli illeciti che di solito avvengono in un contesto similare. Fermo restando che potrebbe verificarsi una situazione come quella descritta, ovvero di diventare oggetto di stalking da parte dei vicini di casa, nella maggior parte dei casi le liti consistono in forme di intolleranza più lievi.
Ad ogni modo, per cercare di individuare i casi nei quali un vicino potrebbe aver commesso un reato nei nostri confronti, quindi quando bisogna rivolgersi a un’autorità giudiziaria, invitiamo a leggere le nostre guide sul:
Restando in ambito condominiale, un altro caso che si verifica con una certa frequenza è la presenza di un vicino particolarmente rumoroso, in particolare negli orari destinati al riposo, o con un cane che abbaia di continuo.
Per sapere di più su questi argomenti, scopri di più nel nostro approfondimento sul disturbo della quiete pubblica e su quando un rumore è considerato molesto.
Ti invitiamo inoltre a trovare maggiori informazioni su come comportarti in occasioni simili a quelle citate, leggendo anche:
- Quali sono le ore di silenzio in condominio?
- Cosa fare in caso di feste condominiali rumorose
- Come trovare assistenza legale in condominio
Liti tra vicini: a chi rivolgersi
Ci sono casi limite nei quali risolvere i propri problemi con i vicini in modo pacifico e con lo strumento del dialogo diventa praticamente impossibile. Sarà allora necessario rivolgersi alle Autorità competenti.
In alcuni casi e in presenza di illeciti, basterà il supporto delle Forze di polizia, presentando una querela contro l’autore del reato. In altri si potrà cercare un avvocato e farsi aiutare tramite una lettera di diffida, al fine di incitare il vicino a interrompere il suo comportamento scorretto.
A questo proposito, se fossi alla ricerca di un avvocato e di sostegno per la risoluzione di un conflitto ostico con uno dei tuoi vicini, ti suggeriamo di rivolgerti a uno degli avvocati specializzati presenti su deQuo, ai quali potrai inviare una richiesta di preventivo gratuito, oppure una richiesta di consulenza legale diretta.
Ci sono poi ulteriori casistiche nelle quali sarà necessario rivolgersi:
- al Giudice di Pace;
- al Tribunale competente.
Liti tra vicini tra villette
I problemi con i vicini potrebbero verificarsi, infine, anche nel caso in cui si avesse una casa indipendente: immaginate per esempio un complesso di villette a schiera in cui non è presente un amministratore di condominio. Cosa fare in caso di screzi con il vicinato? In assenza di un regolamento condominiale, come ci si difende dalla mancanza di educazione e di mancato rispetto delle regole del vivere civile?
Il primo passo è sicuramente rappresentato da un tentativo pacifico di risoluzione della controversia: parlare e chiedere con gentilezza in molti casi aiuta. Purtroppo ce ne sono altri in cui, invece, è necessario ricorrere alle vie legali, rivolgendosi alla giustizia.
Facciamo qualche esempio. Supponiamo che ci sia un terreno che separi le due ville. Il vicino di casa passa le sue giornate a innaffiare le sue piante, creando però dei problemi alle vostre che, essendo piante grasse, avrebbero bisogno di pochissima acqua.
Tutti i tentativi di risolvere la questione con degli inviti pacati a trovare metodi alternativi di irrigare il proprio terreno non solo non sono andati a buon fine, ma si sono trasformati in scuse, per il vicino, per dare libero sfogo alle sue frustrazioni e litigare.
Quello che si può fare, a questo punto, è rivolgersi al Giudice di Pace, che può occuparsi di tutti quei problemi relativi all’utilizzo delle parti comuni, fermo restando che il vicino dovrà comunque commettere un atto illecito per potere arrivare a sporgere denuncia nei suoi confronti.
Altri esempi di problematiche nelle parti comuni, delle quali potrebbe occuparsi il Giudice di pace, sono:
- sprechi di energia elettrica in presenza di un contatore comune;
- mancanza di rispetto delle distanze tra siepi e alberi.
Potrebbero poi verificarsi anche violazioni di norme edilizie e urbanistiche: in questo caso, la competenza non sarebbe più del Giudice di Pace, ma diventerebbe del Tribunale. In presenza di illeciti che violino le norme del Codice penale, ci si potrà invece rivolgere, con una querela, all’autorità giudiziaria.
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Liti tra vicini di casa – Domande frequenti
Ci sono varie casistiche possono verificarsi in caso di vicini di casa molesti: scopri cosa è possibile fare a seconda dei casi.
Quando i rumori prodotti dai vicini diventano molesti e recano disturbo a tutto il condominio, ci si potrebbe rivolgere a Polizia o Carabinieri per il reato di disturbo della quiete pubblica.
Un rumore, come gli schiamazzi notturni prodotti da un vicino di casa, sono molesti quando si verificano durante le ore destinate al riposo e alla quiete e superano i 3,5 decibel.
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