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Ricorso CEDU: cos’è, termine, tempi e costi

Come funziona il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo? Ecco qualche informazione utile e come compilare il formulario CEDU, senza commettere errori.

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  • Il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo (Corte Edu) prevede il rispetto di specifici presupposti e di un termine di 4 mesi.
  • Spesso, i ricorsi CEDU sono considerati inammissibili perché il relativo formulario non viene compilato correttamente.
  • Il supporto di un avvocato specializzato potrebbe servire ad evitare gli errori più comuni e a rendere il ricorso più efficace.

Il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo (Corte Edu), che ha sede a Strasburgo, può essere presentato in caso di violazioni della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (CEDU). 

Qualora ritengano di aver subito una violazione dei diritti fondamentali sanciti dalla Convenzione, possono appellarsi a questo organismo di giustizia internazionale – che non è un’istituzione dell’Unione europea:

  • i singoli cittadini, quindi le persone fisiche, oppure le organizzazioni e società, ovvero le persone giuridiche, per presentare un ricorso individuale;
  • gli Stati.

Molto spesso capita che i ricorsi non siano esaminati dalla Corte perché considerati inammissibili. Ciò succede, in genere, perché non si rispettano i requisiti richiesti, il formulario CEDU non è stato compilato correttamente, quindi risulta incompleto, oppure in caso di ricorso tardivo, ovvero non presentato entro i termini stabiliti dalla legge. 

Per aiutarti a presentare un ricorso CEDU in modo corretto e non rischiare che lo stesso possa essere rigettato, abbiamo pensato a una guida in cui esamineremo:

  1. quali sono i presupposti per presentare il ricorso;
  2. chi può presentarlo e in che modo;
  3. qual è il termine tassativo da non superare;
  4. cos’è il formulario CEDU e come si compila;
  5. cosa succede dopo aver inviato il ricorso;
  6. quali sono i tempi procedimento;
  7. la possibilità di impugnare la decisione della Corte;
  8. i costi della procedura;
  9. l’eventuale presenza di un avvocato;
  10. gli errori più comuni da evitare.

1. Ricorso CEDU: presupposti

I ricorsi sono ammissibili, quindi vengono esaminati dalla Corte Edu, soltanto se rispettano specifici requisiti. In primo luogo, come specificato, devono riguardare una o più violazioni dei diritti garantiti dalla Convenzione e dai suoi Protocolli. 

Il ricorso CEDU può essere presentato solo verso uno degli Stati che hanno firmato la Convenzione: al momento, si tratta di 46 Paesi in totale. Non sono ammessi ricorsi contro singoli individui, oppure organismi privati. Non è invece richiesta la cittadinanza in uno di questi Stati. 

Le doglianze indicate nel ricorso devono, inoltre, prima essere state presentate dinanzi agli organi giurisdizionali nazionali – quindi il tribunale civile, penale o amministrativo, per primo, seguito dalla Corte di Appello e dal ricorso in Cassazione o presso il Consiglio di Stato. Il presupposto da rispettare è, dunque, l’aver esaurito le vie interne di ricorso: la Corte europea può intervenire soltanto per quelle sentenze che in Italia non sono più impugnabili

Si deve altresì:

  • possedere lo status di vittima, quindi aver subito personalmente e direttamente la violazione contestata (salvo che i genitori che esercitano la responsabilità genitoriale sui figli minori possono agire per conto loro);
  • aver subito un grave pregiudizio

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2. Chi può presentare il ricorso CEDU

Il ricorso CEDU può essere:

  • individuale, cioè presentato da una persona fisica o una persona giuridica;
  • interstatale, ovvero presentato da uno Stato contro un altro Stato. 

Concentrandoci in particolare sui ricorsi individuali, questi possono essere presentati solo per atti che sono stati emessi dalle autorità pubbliche nazionali – quindi sentenze, leggi, atti amministrativi – mentre non si può fare ricorso alla Corte di Strasburgo per gli atti delle istituzioni europee (tipo le direttive). 

Esempio di ricorso CEDU

Tra i diritti che possono essere violati e per i quali è possibile fare ricorso CEDU, ci sono:

  • il diritto alla vita;
  • il diritto alla libertà – di pensiero, coscienza, espressione, religione, riunione e associazione;
  • il diritto alla sicurezza;
  • il diritto a un equo processo;
  • il diritto di sposarsi

Quindi, tutti quei casi in cui sia violato il divieto di tortura, quello di schiavitù e ai lavori forzati, quello di discriminazione o il divieto di abuso del diritto.

Scopri di più su Avvocato specializzato in ricorsi INPS: a quale professionista affidarsi?

Come si invia il ricorso CEDU? 

Il ricorso CEDU può essere presentato unicamente tramite posta, inviando il relativo formulario e gli allegati richiesti tramite raccomandata A/R al seguente indirizzo:

Madame la Greffière de la Cour européenne des droits de l’homme Conseil de l’Europe 67075 Strasbourg Cedex FRANCE.

È estremamente importante rispettare i termini, altrimenti il ricorso rischia di essere rigettato. 

Quali sono le lingue ammesse?

Le lingue ufficiali con le quali rivolgersi alla Corte europea sono il francese e l’inglese. Tuttavia, quando si presenta il ricorso, sono ammesse tutte le lingue degli Stati che hanno ratificato la Convenzione – quindi, anche l’italiano

Nella prima fase della procedura, la Corte potrebbe rispondere in italiano, ma le comunicazioni successive, quindi di ulteriori osservazioni, sono in inglese o in francese, ragion per cui bisognerà rispondere in queste lingue – pertanto, conoscerle. 

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3. Ricorso CEDU: termini

Fino al 31 gennaio 2022, il termine da rispettare per la presentazione del ricorso CEDU era di 6 mesi, con decorrenza a partire dalla decisione interna definitiva. A partire dal 1° febbraio 2022, dopo la ratifica del Protocollo n. 15, è stato invece introdotto un nuovo termine di 4 mesi

Tale termine solitamente decorre dal momento in cui viene depositata in Cancelleria la sentenza:

  • della Corte di Cassazione;
  • o del Consiglio di Stato. 

Non è prevista la sospensione feriale del termine, quindi la scadenza è fissata all’ultimo giorno dei 4 mesi, anche se si tratta di una domenica o di un giorno festivo. 

LEGGI ANCHE Come fare ricorso al TAR

4. Formulario ricorso CEDU: come si compila

Il formulario del ricorso CEDU deve essere compilato correttamente in ogni sua parte, pena la non ammissibilità della richiesta. Il ricorrente deve essere in grado di dimostrare la violazione riscontrata da un punto di vista fattuale e giuridico.

In pratica, non ci si deve lamentare in modo generico di aver patito un danno ingiusto o una decisione errata, ma evidenziare di avere subito un danno importante derivante da una violazione dei diritti della Convenzione. Un ricorso può essere più efficace, per esempio, se presenta le citazioni di casi giurisprudenziali simili al proprio. 

Nella tabella che segue, abbiamo riassunto le varie sezioni del formulario CEDU.

SezioneCosa contiene
A. Ricorrente (può essere un soggetto privato oppure un’organizzazione)Soggetto privato: si devono inserire nome, cognome, data di nascita, luogo di nascita, nazionalità, indirizzo, telefono (con prefisso internazionale), email, sesso

Organizzazione: si devono inserire nome, numero di registrazione, attività, sede, telefono (con prefisso internazionale), email
B. Stato contro il quale il ricorso è direttoÈ possibile segnare anche più di uno Stato
C. Rappresentante di un privatoIl privato può scegliere di farsi rappresentare da un avvocato o da un altro privato (es. amico, parente, responsabile legale)

Dato che il rappresentante del ricorrente deve essere autorizzato, si deve compilare la sezione C.3. – Procura, con la firma del ricorrente e del rappresentante
D. Rappresentante di un’organizzazioneAnche l’organizzazione può essere rappresentata da una persona autorizzata ad agire in suo nome e per suo conto o da un avvocato. Devono quindi essere presenti le firme di entrambi (ricorrente e rappresentante)
Oggetto del ricorso
E. Esposizione dei fatti
Devono essere inserite tutte le informazioni relative ai fatti, alle doglianze e al rispetto della regola dell’esaurimento delle vie di ricorso interne e del rispetto del termine di 4 mesi
F. Esposizione delle violazioni lamentate Si devono inserire gli articoli della Conversione e/o dei Protocolli violati e le relative argomentazioni a sostegno
G. Rispetto dei criteri di ricevibilità di cui all’articolo 35 comma 1 della ConvenzioneAl fine di dimostrare il rispetto del termine di 4 mesi, si devono indicare i ricorsi esperiti e la data della decisione interna definitiva
H. Informazioni relative alle altre istanza internazionali investite dalla causaIl ricorrente deve specificare se ha già sottoposto una delle doglianze sollevate a un’altra istanza internazionale di inchiesta o risoluzione
I. Elenco dei documenti allegatiGli allegati devono essere classificati in ordine cronologico e per procedimento, le pagine numerate in ordine consecutivo. Non devono essere né spillati, né rilegati o uniti con nastro adesivo. 

Si possono eventualmente indicare altre osservazioni relative al ricorso (sezione Altre osservazioni)

Nelle ultime due sezioni, deve essere presente:

  • la data di sottoscrizione del formulario;
  • la firma, del ricorrente o del suo rappresentante;
  • la designazione dell’indirizzo (che deve essere solo uno qualora vi fossero più ricorrenti o rappresentanti) al quale la Corte invierà la relativa corrispondenza. 

Non sono ammessi i ricorsi anonimi, a meno che non vengano esplicitate le motivazioni e la Corte ne abbia validato la possibilità.

Approfondisci leggendo anche Avvocato d’affari internazionali: chi è e di cosa si occupa

Formulario di ricorso CEDU: scarica il modello

5. Cosa succede dopo aver inviato il ricorso

La Corte riceve migliaia di lettere di ricorso al giorno. Di conseguenza, non è il caso di chiamarla per verificare l’effettiva ricezione – per quello, basta infatti inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno.

La procedura che segue è la seguente:

  • il ricorso viene inviato dall’ufficio centrale alla divisione giuridica competente per lo Stato verso il quale è stato presentato;
  • si attribuisce un numero al ricorso e lo stesso viene esaminato da un giurista;
  • nel momento in cui la Corte è in possesso di tutte le informazioni necessarie, il ricorso viene esaminato da una delle formazioni giudiziarie della Corte: il Giudice unico, il Comitato o la Camera. 
Formazioni giudiziarie CEDUCosa fa
Giudice unicoIl ricorso viene esaminato dal giudice unico in caso di inammissibilità: viene quindi archiviato, con la relativa distruzione del fascicolo
ComitatoComposto da 3 giudici, esamina un caso ripetitivo, ovvero riguardante questioni sulle quali la Corte si è già pronunciata
CameraComposta da 7 giudici, esamina i ricorsi non ripetitivi
Grande CameraComposta da 17 giudici, viene interpellata dalla Camera nei casi in cui bisogna risolvere una questione rilevante relativa all’interpretazione della Convenzione o in presenza di un conflitto di giurisprudenza

Cosa si può allegare al ricorso CEDU?

Tra i documenti che è possibile allegare al ricorso CEDU, ci sono:

  • le sentenze;
  • le ordinanze;
  • i decreti;
  • altri documenti dai quali si provi l’esaurimento delle vie interne di ricorso;
  • referti medici, testimonianze scritte, relazioni di notifica. 

LEGGI ANCHE Cos’è il ricorso, come funziona e quali sono le varie tipologie

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6. Quanto dura il procedimento

Non esiste una durata media del procedimento di ricorso alla Corte Edu, poiché ogni caso è diverso. In generale, la Corte tende a dare priorità ai casi più urgenti o che mettano in evidenza problemi più gravi, che vengono trattati in modo più celere. 

Al termine dell’esame del ricorso, la Corte può stabilire che:

  • c’è stata un’effettiva violazione della Convenzione e prevedere un indennizzo per il ricorrente. Non può, comunque, annullare la decisione presa da un’autorità nazionale;
  • non ci sia stata nessuna violazione

Dal momento in cui il ricorso viene considerato ammissibile e vi si attribuisce un numero, è possibile monitorare lo stato della procedura inserendo tale numero di registro a questo link Stato ricorso CEDU, oppure scaricando l’app della Corte Edu

7. Il ricorso CEDU può essere impugnato?

In merito alla possibilità di impugnazione della decisione della Corte Edu, bisogna distinguere alcuni casi:

  • le decisioni prese dal Comitato sono definitive e non si possono impugnare;
  • le sentenze della Camera diventano definitive dopo 3 mesi. In questo lasso di tempo, il ricorrente o lo Stato possono chiedere che il ricorso venga riesaminato dalla Grande Camera

Le richieste di riesame alla Grande Camera sono comunque eccezionali e non possono essere impugnate

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8. Ricorso CEDU: costi

Il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo è gratuito. L’unico costo da sostenere è quello relativo all’invio di formulario e allegati via posta. 

Ti consigliamo di leggere anche Decreto ingiuntivo europeo: guida al procedimento di ingiunzione

9. Avvocato per ricorso CEDU

Se hai intenzione di presentare un ricorso CEDU, rivolgerti a un avvocato specializzato in ricorsi alla Corte europea dei diritti dell’uomo, come un avvocato internazionale, è un’ottima scelta, per diversi motivi. 

In primo luogo, la lingua: sebbene all’inizio può scrivere alla Corte in italiano, in un secondo momento le comunicazioni saranno in inglese o in francese. Scegliere un avvocato che conosca perfettamente queste lingue ti aiuterà a interpretare correttamente le richieste della Corte e a rispondere adeguatamente. 

L’avvocato esperto in ricorsi CEDU può aiutarti inoltre a:

  • individuare l’effettiva presenza dei presupposti che ti permettono di fare ricorso;
  • rispettare la scadenza dei 4 mesi;
  • compilare senza errori il formulario CEDU;
  • presentare una specifica richiesta di risarcimento patrimoniale e/o morale, quantificando il rimborso richiesto;
  • allegare i documenti necessari. 

Il costo dell’avvocato dipende da numerosi fattori – per esempio, se lavora in uno studio internazionale potrebbe chiederti un compenso più alto. Per questo, per scegliere al meglio ti consigliamo di richiedere sempre un preventivo scritto a più avvocati

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10. Errori ricorrenti da evitare

Tra gli errori più comuni che vengono commessi quando si presenta un ricorso CEDU, ci sono:

  • compilare in modo parziale il formulario;
  • impostare il ricorso come se si trattasse di un ricorso presentato alla Corte di Cassazione;
  • non rispettare le tempistiche;
  • non allegare i documenti richiesti;
  • non rispettare il presupposto dell’esaurimento delle vie interne di ricorso. 

Evitare questi errori banali può diventare più semplice se si riesce a individuare, attraverso un’analisi comparativa, un buon avvocato per ricorsi CEDU

A questo proposito, ti invitiamo a leggere Come trovare un buon avvocato

Ricorso CEDU – Domande frequenti

Quando il ricorso CEDU è inammissibile?

Ci sono diverse ipotesi di inammissibilità del ricorso CEDU: una tra queste è, per esempio, la presenza di vizi formali nella compilazione del formulario. 

Quali sono i termini per presentare un ricorso CEDU?

Il nuovo termine per presentare il ricorso CEDU è di 4 mesi, e non di 6 mesi come si legge ancora in molti articoli online. 

Il ricorso CEDU può essere impugnato?

In alcuni casi, è possibile chiedere un riesame da parte della Grande Camera: per saperne di più, leggi la nostra guida completa sul ricorso CEDU

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Maria Saia
Esperta di diritti delle donne
Ha respirato per più di 20 anni la stessa aria di Falcone e Borsellino e ne condivide, ancora oggi, il sogno utopico di un mondo senza mafie e ingiustizie. Non a caso, “È la giustizia, non la carità, che manca nel mondo” è una delle sue citazioni preferite. Su deQuo, scrive di bonus e agevolazioni statali e di diritti della persona - in particolare, di diritti delle donne.
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