Riforma fiscale 2023: arriva il sì della Camera
La Camera ha approvato il disegno di legge sulla riforma fiscale, ora al vaglio del Senato. Cosa cambierà? Quando entra in vigore la nuova riforma? Come si attua la legge delega? Scopri tutto ciò che c'è da sapere nella nostra guida aggiornata.
- Lo scorso 12 luglio la Camera ha approvato il disegno di legge delega per la riforma fiscale. Attualmente, il progetto è al vaglio del Senato.
- I principali obiettivi della riforma fiscale sono di rimodulare le imposte, intervenire al fine di facilitare le procedure, in particolare di accertamento, favorire la collaborazione tra amministrazione finanziaria e contribuente.
- La riforma fiscale avrà principalmente ad oggetto l’IRPEF, IRAP e IRES. Tuttavia, il legislatore ha anche disposto un intervento sui tributi locali.
Il disegno di legge delega per la riforma fiscale è stato approvato dalla Camera. Al Senato, invece, la disposizione è stata approvata solo nei primi 13 articoli dei 20 di cui è composto. Il dibattito si è acceso con alcune perplessità: nella pratica, ci sarà un aumento dei tempi necessari per l’entrata in vigore della riforma.
Nel presente articolo vogliamo analizzare quelle che sono i contenuti e gli obiettivi della riforma, indicando:
- le principali novità, soprattutto in tema di IRPEF, che subirà una seconda significativa modifica, dopo quella apportata dal precedente Governo di Mario Draghi;
- quelli che sono i punti salienti del disegno di legge delega, che, una volta approvato, dovrà essere attuato mediante decreti legislativi dal Governo Meloni.
- Riforma fiscale: cosa cambia?
- Quali sono i tempi della riforma fiscale?
- Qual è la struttura del disegno di legge delega sulla riforma fiscale?
- Analisi legge delega riforma fiscale
- Riforma fiscale: come cambiano l’IRPEF e le altre imposte
- Riforma Fiscale: tax expenditure
- Riforma fiscale: come cambia l’IVA
- Riforma fiscale: domande frequenti
Riforma fiscale: cosa cambia?
Il 12 luglio scorso, il Parlamento ha approvato il disegno di legge delega per la riforma fiscale, tanto atteso negli ultimi tempi, ma da almeno due anni invocato da maggioranza e opposizione. Il Governo Meloni approda dunque a questo risultato, dando, così, finalmente avvio all’iter che si concluderà con la riforma fiscale, presumibilmente il prossimo autunno, previo un ultimo passaggio a Montecitorio, per un definitivo via libera.
Tuttavia, al termine delle discussione e del passaggio alle camere, ci vorranno circa 24 mesi per i vari decreti attuativi della riforma fiscale. I tempi, dunque, sono considerevolmente più lunghi di quelli che ci si potrebbe aspettare. Cosa modifica? Quali sono le novità in materia tributaria?
Sicuramente, le questioni che saranno, in primo luogo, toccate dalla riforma fiscale riguardano l’IRPEF e l’IVA, nonché le relative procedure di riscossione e accertamento:
- per quanto riguarda l’IRPEF, il principale intervento avrà ad oggetto le aliquote, già ridotte da 5 a 4 dal Governo Draghi: presumibilmente diventeranno 3, avvicinando sempre più le fasce di reddito;
- ci sarà anche una parallela riorganizzazione delle tax expenditures;
- altra questione che sarà affrontata è il superamento dell’IRAP e la modifica dell’IRES.
Per quanto riguarda l’IVA si intende procedere ad una riorganizzazione generale e anche ad una possibile rateizzazione. Inoltre, la legge delega prevede anche che il Governo valuti un possibile superamento del superbollo auto. In merito agli adempimenti e alle procedure, molto è già stato fatto in Senato. Il Governo dovrà solo aggiungere delle precisazioni e limature a quanto già previsto.
L’obiettivo principale perseguito con la riforma, però, è quello di semplificare la disciplina fiscale e ridurre la pressione sui cittadini, oltre che garantire concretezza e confronto preventivo con l’amministrazione finanziaria.
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Quali sono i tempi della riforma fiscale?
Come dicevamo, il primo via libera alla riforma fiscale si è avuto con l’approvazione alla Camere il 12 luglio. Tuttavia, la legge delega ora è al vaglio del Senato. Quali sono le tempistiche?
Nella pratica, si ottenere l’ultimo via libera prima della pausa estiva. Tuttavia, la discussione sulla riduzione delle aliquote IRPEF si annuncia incandescente: ciò potrebbe far slittare tutto a settembre, allungando, così, i tempi di attuazione della riforma fiscale.
Riforma fiscale 2023 | Tempi |
Approvazione in Consiglio dei Ministri del DDL delega | 16 marzo 2023 |
Approvazione del testo da parte del Parlamento | Iter: – Camera: approvazione 12 luglio 2023 – Senato: lavori in corso per le modifiche che porteranno alla necessità di un nuovo passaggio alla Camera |
Approvazione dei decreti legislativi di modifica della normativa | Entro 24 mesi dall’entrata in vigore |
Approvazione di eventuali decreti legislativi correttivi | Entro 24 mesi dall’ultimo decreto legislativo approvato |
Qual è la struttura del disegno di legge delega sulla riforma fiscale?
Il disegno di legge delega sulla riforma fiscale prevede che il Governo debba intervenire con una serie di decreti legislativi entro 24 mesi, sui seguenti punti:
- la struttura dell’IRPEF;
- la revisione della tassazione d’impresa;
- la revisione dell’imposta sul valore aggiunto;
- il graduale superamento dell’IRAP;
- la razionalizzazione dell’imposta di registro, dell’imposta sulle successioni e donazioni, dell’imposta di bollo e degli altri tributi indiretti, diversi dall’IVA;
- la revisione delle disposizioni in materia di accise e delle altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi;
- il riordino delle disposizioni vigenti in tema di giochi pubblici, fermo restando il modello organizzativo dei giochi pubblici fondato sul regime concessorio e autorizzatorio;
- la revisione dell’attività di accertamento;
- la revisione del sistema nazionale della riscossione fiscale.
Il testo è composto da 20 articoli raggruppati in 5 titoli:
- Titolo I – I principi generali e i tempi di attuazione (artt. 1-4);
- Titolo II – I tributi, raggruppati in imposte sui redditi, IVA e IRAP (artt. 5-9), altri tributi indiretti (artt. 10-12), giochi (art. 13);
- Titolo III – I procedimenti e le sanzioni (artt. 14-18);
- Titolo IV – Testi unici e codici (art. 19);
- Titolo V – Disposizioni finanziarie (art. 20)
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Analisi legge delega riforma fiscale
Idealmente, il disegno di legge può essere diviso in quattro parti:
- una prima individua i principi, come chiarito dal Viceministro all’economia Maurizio Leo, e ha la stessa funzione delle preleggi;
- la seconda parte, invece, serve a rivedere i principali tributi, come IVA e IRAP, e per eliminare i contributi minori, che possono anche essere accorpati ad altri o semplificati. Questa parte manifesta anche l’interesse ad intervenire sui tributi locali, i tributi regionali, sul mondo delle dogane e delle tassa da gioco;
- la terza parte, ritenuta la più rilevante dal Viceministro, prevede interventi sui procedimenti dichiarativi, di accertamento e riscossione;
- la quarta parte, invece, svolge una funzione di razionalizzazione e organizzazione della disciplina esistente, al fine di raccogliere le norme in Testi unici.
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Riforma fiscale: come cambiano l’IRPEF e le altre imposte
La riforma fiscale in questione propone una radicale modifica della disciplina tributaria, quindi principalmente cercherà di incidere sull’IRPEF, ma intende intervenire su molteplici imposte.
Come affermato nei precedenti paragrafi, rispetto all’IRPEF, il Governo potrà decidere di ridurre le aliquote dalle attuali 4 a 3. Il numero delle stesse è stato già oggetto di modifiche e riduzione, dalle originarie 5.
I tre scaglioni previsti sarebbero:
- 23% per i redditi fino a 28 mila euro;
- 35% per i redditi oltre 28 mila e fino a 50 mila euro;
- 43% per i redditi oltre 50 mila euro.
Quando entrerà in vigore la modifica delle aliquote? L’obiettivo del Governo era quello di attuare le modifiche già a partire dal 2024. Tuttavia, l’allungamento dei tempi in Senato potrebbe far saltare questa prima data.
Riforma Fiscale: tax expenditure
Quindi, saranno nuovamente modificati gli scaglioni di reddito, ma a tal fine sarà necessario modificare le c.d. tax expenditure, cioè le spese fiscali che permettono ai cittadini di risparmiare.
Attualmente sono 626 e comportano una spesa di 165 miliardi: ci riferiamo a tal proposito a detrazioni e deduzioni, crediti di imposta e aliquote agevolate.
Si è anche molto discusso sul prevedere un tetto massimo ai benefici, variabile in base al reddito. Questa modifica non dovrebbe toccare le detrazioni relative alle spese sanitarie, quelle per l’istruzione e gli interessi passivi sui mutui per la prima casa.
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Riforma fiscale: come cambia l’IVA
Altra modifica interessante avrà ad oggetto l’IVA, ossia la c.d. imposta sul valore aggiunto, che viene pagata dal contribuente al momento in cui compie un acquisto o viene prestato un servizio.
La disciplina dell’IVA sarà modificata in considerazione di tre obiettivi principali:
- razionalizzazione delle aliquote;
- interventi sulle regole per il gruppo IVA;
- semplificazione e revisione delle regole relative a rimborsi e detrazioni.
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Riforma fiscale 2023: le altre modifiche
La riforma fiscale 2023 avrà inoltre ad oggetto altre imposte e tributi, anche degli enti locali. Tuttavia, si prevedono anche altre disposizioni interessanti, come per esempio:
- è allentato il divieto di vendita a distanza delle e-cig, cioè le sigarette elettroniche. Queste potranno però essere acquistate online solo da Paesi UE con consegna in tabaccheria e in negozio rivenditore di sigarette elettroniche;
- è stata prevista la possibilità di rateizzare l’acconto delle imposte di novembre e ridurre l’acconto per i lavoratori autonomi;
- si dispone un progressivo superamento dell’IRAP, con priorità rispetto alle società di persone e le associazioni non riconosciute, nonché qualsiasi altro soggetto giuridico che svolge attività di esercizio in forma associata di arti e professioni;
- è prevista una sovrimposta secondo le regole IRES e il superamento del superbollo;
- si procederà alla revisione della disciplina della residenza fiscale delle persone fisiche, con possibilità anche di intervenire sullo smartworking;
- detassazione tredicesima e straordinari per i dipendenti con reddito basso;
- riduzione IRES per le imprese caratterizzate dalla partecipazione dei dipendenti agli utili.
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Riforma fiscale: come cambiano accertamento e adempimento
Altro punto nevralgico della riforma fiscale è quello degli adempimenti. L’obiettivo è, infatti, di semplificare il più possibile il regime delle imposte. Si cercherà anche di favorire una collaborazione tra amministrazione finanziaria e contribuente.
Saranno introdotti strumenti per favorire l’adempimento spontaneo, come per esempio:
- il concordato preventivo biennale per i soggetti di minore dimensione;
- la cooperative compliance per i soggetti più grandi.
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Riforma fiscale: domande frequenti
La riforma fiscale dovrà essere attuata con decreti legge entro 24 mesi. Tuttavia, potrebbero allungarsi i tempi a causa dello stallo in Senato.
La riforma fiscale modifica nuovamente l’IRPEF: in particolare saranno ridotti gli scaglioni di reddito da 4 a 3.
La riforma fiscale ha previsto l’eliminazione dell’IRAP e una sostituzione con una sovraimposta IRES.
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