Ammonimento del questore: cos’è e qual è la sua funzione preventiva
Che cos'è l'ammonimento del Questore? Quando trova applicazione? Per quali reati si applica? È revocabile? Nel seguente articolo cercheremo di dare risposta a tutte le questioni relative a questa tipologia di intervento del questore.
- L’ammonimento del questore è un provvedimento amministrativo rilasciato dall’Autorità provinciale di pubblica sicurezza.
- Viene in genere adottato in caso di atti persecutori, maltrattamenti, violenze domestiche, cyberbullismo.
- Trattandosi di un atto amministrativo, può essere impugnato davanti al giudice amministrativo competente, affinché sia annullato. Non può invece essere ritirato dalla persona offesa.
L’ammonimento del questore è un provvedimento poco conosciuto, ma molto utile al fine di prevenire la violenza di genere (e non solo). Questa tematica, negli ultimi tempi, è stata molto discussa.
A tal proposito si rammenta che, proprio di recente, il Governo ha deciso di estendere l’uso del braccialetto elettronico, proprio con finalità di prevenzione a reati di violenza.
Tuttavia, l’ordinamento mette a disposizione anche altri rimedi in caso di violenza domestica, stalking, molestie e cyberbullismo. Proprio per questo motivo abbiamo realizzato una guida in cui illustriamo come funziona l’istituto dell’ammonimento del questore. In particolare, ti spiegheremo quando trova applicazione, quali sono i presupposti, i tempi, la durata e le conseguenze.
- Cos’è l’ammonimento del questore?
- Come funziona l’ammonimento del questore
- Ammonimento del questore e stalking
- Cosa succede dopo l’ammonimento del questore?
- Ammonimento del questore: per quali reati si può richiedere?
- L’ammonimento del questore in caso di violenza domestica
- L’ammonimento del questore in caso di cyberbullismo
- Ammonimento del questore: durata e revoca
Cos’è l’ammonimento del questore?
L’ammonimento del questore è un provvedimento che viene adottato per far fronte a specifiche condotte delittuose. Ha una funzione di prevenzione a fronte di queste condotte, che possono essere reati spia di future azioni ancora più gravose.
Si tratta di una misura cautelare che viene adottata necessariamente dal Questore o dal rappresentante delle forze dell’ordine locali. Serve ad evitare che il destinatario commetta un reato.
L’ammonimento del questore consiste in una comunicazione formale da parte del Questore stesso. La comunicazione serve come avvertimento: in pratica, il destinatario è messo in guardia, cioè si rende noto che le forze dell’ordine sono consapevoli del rischio di realizzazione di un reato.
In genere, è comunicata una copia scritta del provvedimento, come prassi. Si intima poi di interrompere eventuali atti di molestie, volti a turbare la serenità della persona offesa o perseguitata.
A questo proposito, leggi Misure cautelari: termini e presupposti
Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato
- +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
- Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
- Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere
Come funziona l’ammonimento del questore
La funzione dell’ammonimento del Questore è quella di garantire sia tutela per la persona offesa, sia quella di prevenire ulteriore condotte illecite.
La persona perseguitata ha due possibili scelte:
- querelare subito l’autore del reato;
- procedere prima con l’ammonimento del questore.
In questo secondo caso, non rischia neanche una denuncia per calunnia, giacché l’ammonimento non dà avvio ad un procedimento penale. Al fine di ottenere il provvedimento, la parte interessata deve presentare un’istanza documentata. Deve indicare le persone che hanno assistito ai fatti, di modo che possano rendere dichiarazioni all’autorità competente.
Inoltre, dovrà anche contenere un’esposizione chiara dei fatti e delle minacce o molestie ricevute. Infine, deve anche indicare elementi che costituiscano prova che sia stato integrato l’evento descritto dall’art. 612 bis c.p.
Come stabilito dall’art. 8 d.l. n. 11 del 23 febbraio 2009, l’istanza è trasmessa senza ritardo al questore. Quest’ultimo:
assunte se necessario informazioni dagli organi investigativi e sentite le persone informate dei fatti, ove ritenga fondata l’istanza, ammonisce oralmente il soggetto nei cui confronti è stato richiesto il provvedimento, invitandolo a tenere una condotta conforme alla legge e redigendo processo verbale. Copia del processo verbale è rilasciata al richiedente l’ammonimento e al soggetto ammonito. Il questore adotta i provvedimenti in materia di armi e munizioni.
Ammonimento del questore e stalking
Pur trattandosi di una misura di prevenzione, dunque, non è necessario che sia provato il reato. Sono sufficienti elementi indiziari che facciano ritenere ragionevolmente ammissibile che il soggetto abbia assunto un atteggiamento persecutorio che abbia ingenerato uno degli eventi citati.
Sul punto, ha affermato la giurisprudenza:
Il procedimento amministrativo di cui all’art. 8, d.l. n. 11/2009 si muove su un piano diverso (preventivo e cautelare) da quello del procedimento penale per il reato di cui all’art. 612 bis c.p. e, conseguentemente, il provvedimento conclusivo (decreto di ammonimento) presuppone non l’acquisizione di prove tali da poter resistere in un giudizio penale avente ad oggetto un’imputazione per il reato di atti persecutori, bensì la sussistenza di elementi dai quali sia possibile desumere un comportamento persecutorio o gravemente minaccioso che possa degenerare e preludere a condotte costituenti reato.
Puoi approfondire la questione leggendo: Reato di stalking: cos’è e guida su come difendersi dagli stalker
Cosa succede dopo l’ammonimento del questore?
All’ammonimento del questore seguono una serie di conseguenze. In particolare, ricordiamo le seguenti:
- se il soggetto è ammonito, può subire una condanna in un processo: in questo caso la pena è aumentata a causa dell’ammonimento;
- può essere sospesa o revocata la licenza per il porto d’armi. Uno dei requisiti del porto d’armi, infatti, è la buona condotta, che viene meno in caso di ammonimento;
- il reato diventa perseguibile d’ufficio se seguono altri comportamenti e atti persecutori. In questo caso, il reato non è più procedibile a querela della persona offesa, ma chiunque può denunciare il fatto.
LEGGI ANCHE: Cosa vuol dire reati perseguibili d’ufficio?
Ammonimento del questore: per quali reati si può richiedere?
L’ammonimento del questore è posto in essere ove ricorrano alcuni reati. Il primo, nonché il principale, tra i reati che vengono sanzionati con l’ammonimento del questore è quello di stalking, ossia il reato di atti persecutori, di cui all’art. 612 bis c.p.
La norma sanziona la condotta di chi pone in essere atti reiterati di molestie e minacce contro una determinata persona. È un reato di evento, cioè deve verificarsi un perdurante e grave stato di ansia o di paura, tale da:
- ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva;
- costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita.
Tra gli altri reati che comportano l’ammonimento del Questore c’è anche quello di maltrattamenti in famiglia. Questo è disciplinato dall’art. 572 c.p., il quale prevede la condotta di chi maltratta un membro della famiglia o un convivente oppure una persona affidata alla sua autorità per ragioni di cura o istruzione o professionali.
Si differenzia dal reato precedente perché ha carattere abituale, cioè sono compiuti più atti, che singolarmente non costituiscono necessariamente reato, ripetuti omogeneamente nel tempo.
Tra gli altri reati per i quali è ammesso l’ammonimento del questore vi sono:
- molestie;
- violenza domestica, cioè qualsiasi tipologia di reato, differente dai maltrattamenti in famiglia o atti persecutori, realizzato nell’ambito del rapporto di convivenza familiare, connotato da carattere violento;
- cyberbullismo, ossia molestie o diffamazione online.
Per quali condotte si viene ammoniti?
Il destinatario viene ammonito a non porre in essere ulteriori tipiche condotte di violenza domestica o stalking. In via esemplificativa, rientrano in queste condotte:
- telefonate e lettere anonime;
- SMS e mail;
- invio di fiori;
- comportamenti volti a controllare la propria vittima.
Appartengono a quest’ultima categoria:
- pedinamenti;
- appostamenti;
- sorveglianza sotto casa;
- violazione di domicilio;
- minacce di violenza;
- aggressioni;
- omicidio o tentato omicidio.
L’ammonimento del questore in caso di violenza domestica
I presupposti per l’applicazione dell’ammonimento per condotte di violenza domestica sono previsti dall’art. 3 del DL n. 93 del 2013.
In particolare, la norma prevede che:
il questore, anche in assenza di querela, può procedere, assunte le informazioni necessarie da parte degli organi investigativi e sentite le persone informate dei fatti, all’ammonimento dell’autore del fatto. Ai fini del presente articolo si intendono per violenza domestica di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica che si verificano all’interno della famiglia o del nucleo familiare indipendentemente dal fatto che l’autore di tali atti condivida o abbia condiviso la stessa residenza con la vittima.
L’istanza di ammonimento deve essere presentata al questore. Il provvedimento contiene un ammonimento al destinatario, nel quale sono indicate puntualmente le condotte che non dovranno essere reiterate.
Puoi approfondire l’argomento leggendo anche: Violenza psicologica in famiglia, sul lavoro, sui figli: quando è reato e come denunciare
L’ammonimento del questore in caso di cyberbullismo
La legge 71 del 2017 ha previsto l’adozione del provvedimento di ammonimento del questore anche per tutelare i minori contro il fenomeno del cyberbullismo.
In questo caso, il provvedimento del Questore può essere richiesto quando:
- non si ravvisino reati perseguibili d’ufficio;
- non sia stata formalizzata querela o presentata denuncia per le condotte di ingiuria (reato depenalizzato), diffamazione, minaccia o trattamento illecito dei dati personali commessi mediante la rete Internet nei confronti di altro minorenne.
È necessario provvedere a formalizzare l’istanza all’autorità provinciale di Pubblica Sicurezza. Si tratta di un’istanza di ammonimento, esercitata contro il minore ultraquattordicenne autore della condotta molesta. L’istanza deve contenere gli stessi elementi che abbiamo elencato nel caso dell’istanza per ammonimento in caso di stalking, quindi, in primo luogo, descrizione dei fatti, soggetti coinvolti ed indizi rilevanti.
Laddove l’istanza risulti fondata, il Questore convocherà il minore responsabile insieme ad almeno un genitore o ad altra persona esercente la potestà genitoriale. In tal sede, egli procederà ad ammonire il minore oralmente. Lo inviterà poi a tenere una condotta conforme alla legge con specifiche prescrizioni, differenti in base al caso di specie.
La legge non prevede un termine di durata massima dell’ammonimento, ma specifica che i relativi effetti cesseranno al compimento della maggiore età. Il provvedimento può essere oggetto di impugnazione davanti al giudice amministrativo.
Ammonimento del questore: durata e revoca
L’ammonimento del questore può durare fin quando non viene revocato. Questo è, infatti, un provvedimento amministrativo e, in quanto tale, può essere impugnato davanti al Tar, cioè al giudice amministrativo.
Tuttavia, non è sempre ammessa la revoca: questa ha uno specifico presupposto. Infatti, il provvedimento non è revocabile se la persona offesa ha presentato querela nel termine di:
- 6 mesi, per lo stalking;
- 3 mesi per gli altri reati.
Solo se non è presentata querela, l’ammonimento può essere soggetto ad annullamento. L’ammonimento resta, se non viene revocato, agli atti dell’autorità di pubblica sicurezza. Non incide sulla fedina penale.
Ammonimento del questore: competenza territoriale
L’ammonimento del questore è di competenza dell’Autorità provinciale di pubblica sicurezza, cioè il questore, del luogo dove sono stati compiuti gli atti o siano ascrivibili gli elementi indiziari che comprovano gli atti persecutori.
Ammonimento del questore – domande frequenti
La legge non prevede una durata specifica dell’ammonimento del questore. Esso, se non è revocato, resta agli atti dell’autorità di pubblica sicurezza.
L’ammonimento del questore non può essere revocato dalla persona che presenta l’istanza, ma può essere oggetto di impugnazione.
L’ammonimento del questore comporta che il reato è procedibile d’ufficio e può essere ritirato il porto d’armi.
L’ammonimento del questore è una forma di tutela per le vittime di stalking che ha una funzione preventiva.
Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato
- +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
- Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
- Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere